Gianfranco Miccichè, ovvero la pretesa di essere ciò che non si è

27 aprile 2019

Ecco a noi l’Autonomia siciliana e il Parlamento dell’Isola rappresentati da un personaggio che definisce “cog…ni” due vice Presidenti del Consiglio. Il tutto con naturalezza, con il sorriso. Che ‘stile impeccabile’! Che linguaggio ‘aulico’! Questo è il senso delle istituzioni che il presidente dell’Assemblea regionale siciliana trasmette ai siciliani. Sì, soprattutto i giovani della nostra Isola hanno molto da imparare… 

“La volgarità consiste nel pretendere di essere ciò che non siamo”, ci ricorda lo scrittore Nicolás Gómez Dávila. Così la vecchia politica siciliana – centrodestra e centrosinistra – hanno deciso di ‘incoronare’ Gianfranco Miccichè presidente del Parlamento siciliano. La frase che oggi Miccichè ha pronunciato sul Ministro degli Interni, Matteo Salvini, e sul Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio – “… i cog… camminano sempre in coppia” – dà la misura del livello in cui è scivolata la politica siciliana: con un personaggio che pretende di essere ciò che non è e di fare ciò che non è in grado di fare.

Noi non siamo ‘parrucconi’: ma c’è un livello al quale chi rappresenta le istituzioni non deve nemmeno avvicinarsi: Miccichè, invece, non si è avvicinato: è andato al di là di questo livello, scendendo, scendendo, scendendo…

“In #Sicilia – si legge nel comunicato ufficiale del presidente del Parlamento siciliano – sono arrivati insieme Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Il primo dice che ci libererà dalla mafia. Mischino, non lo sa che dalla mafia noi siciliani ci stiamo liberando da soli, dopo decenni di lotte e a caro prezzo. L’altro continua a parlare di Reddito di cittadinanza senza rendersi conto che la sua bufala è già stata sgamata: sono migliaia i ragazzi che, dopo avere sognato i 700 euro promessi, si sono visti arrivare 50 euro. E intanto prova a togliere la pensione a dei vecchietti ultra ottantenni che hanno avuto il solo torto di avere servito lo Stato senza rubare – perché a quelli che hanno rubato la pensione non serve mica… Dopo aver fregato i ragazzi, la pensione ai vecchietti, Di Maio vuole passare a rubare anche le caramelle ai bambini? In realtà una cosa buona l’hanno fatta: grazie a Salvini e Di Maio insieme in Sicilia ho finalmente capito il senso del detto ‘i coglioni camminano sempre in coppia’”.

Questo signore, pensate un po’, è stato eletto presidente dell’Assemblea regionale siciliana, la più alta carica istituzionale della Sicilia. E poiché i voti del centrodestra non bastavano per eleggerlo, sono intervenuti in ‘soccorso’ alcuni deputati del PD: partito al quale dobbiamo l’elezione di Miccichè a presidente del Parlamento siciliano.

Questo è il Parlamento siciliano con Gianfranco Miccichè presidente. Questa è la Sicilia governata dal centrodestra, che ha eletto Miccichè presidente dell’Ars con i voti del centrosinistra.

I tanti ragazzi che vanno sulla rete e leggono le parole con le quali Miccichè apostrofa i due vice Presidenti del Consiglio del nostro Paese cosa penseranno? I Siciliani si sentono rappresentati da personaggi del genere?

Foto tratta da corrieretneo.it 

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