25 aprile tricolorato? Noi Siciliani non abbiamo nulla da festeggiare. Semmai ricordiamo Antonio Canepa

25 aprile 2019

Il compagno Antonio Canepa fu l’unico vero capo della Resistenza antifascista e anticolonialista della Sicilia. Oggi abbiamo davanti ai nostri occhi solo un’Isola contesa, giocata come carta geopolitica da ROMAFIA CAPITALE nella sua relazione strategica con l’Amico amerikano. Un’Isola del Tesoro ridotta a Paese di Poveri costretti all’emigrazione di massa. Un’Isola OSTAGGIO avviata alla deriva nelle Tempeste del Secolo XXI

di Mario Di Mauro
di TerraeliberAzione

In quella Sicilia in Rivolta per la sua sacrosanta Indipendenza, il COMPAGNO ANTONIO CANEPA FU L’UNICO VERO CAPO della RESISTENZA ANTI-FASCISTA (come capo politico-militare del micidiale “Gruppo Etna” e poi “comandante TOLU’ di Giustizia e Libertà” in missione al Nord). IL COMPAGNO ANTONIO CANEPA FU UN VERO CAPO della RESISTENZA SICILIANA ANTI-COLONIALISTA (E’ IL COMANDANTE MARIO TURRI dell’EVIS).

25 APRILE TRICOLORATO? NOI SICILIANI COSCIENTI NON ABBIAMO NULLA DA “FESTEGGIARE” nel CARNEVALE TRICOLORATO di questo “STATO ALLO SBANDO”. E ci dispiace. ONORE A CANEPA E AI VERI PARTIGIANI SICILIANI! Abbiamo perso, ma perdere anche sulla Memoria ci pare troppo. PUNTU

La seconda Guerra Mondiale (1939-1945). Ripuliti i fatti dalle ideologie, purificata la nostra stessa Memoria, quello che resta della seconda GUERRA MONDIALE è uno scontro micidiale tra Potenze concorrenti, che si risolse nella divisione del Mondo in due, dell’Europa in due, della Germania in due, di Berlino in due. E nella lunga ritirata dei vecchi imperi coloniali europei…”vincitori”, scatenata dall’indipendenza dell’India e, soprattutto, dalla fondazione della Repubblica Popolare Cinese di Mao.

Nel luglio del 1943 – con l’Operazione Husky – gli “Alleati” (sostenuti da una efficace Resistenza contro il nazifascismo) occupano la Sicilia. E’ la fine di un Regime ma, come vedremo, non è quello per cui combatterono i Partigiani siciliani.

Il 24 ottobre 1943, ben oltre la temporanea A.M.G.O.T. (il Governo militare dei Territori Occupati) era nata anche la SICILY REGION 1 di Washington nel Mediterraneo, che permane come un “non detto” sotto un Cielo popolato di aerei stranieri, droni assassini, santi che non funzionano e G7 in gita turistica. Questa Sicilia è un’Isola contesa, giocata come carta geopolitica da ROMAFIA CAPITALE nella sua relazione strategica con l’Amico amerikano. Un’Isola del Tesoro ridotta a Paese di Poveri costretti all’emigrazione di massa. Un’Isola OSTAGGIO avviata alla deriva nelle Tempeste del Secolo XXI.

Nei cruciali primi anni Quaranta del Novecento, tra i pochi intellettuali che compresero lucidamente la Questione Siciliana nella sua essenza di problema irrisolto dell’Autodeterminazione di un Popolo, spicca un già celebre giovane studioso, peraltro docente di storia delle Relazioni e dei Trattati internazionali all’Università di Catania. Era un trentenne coltissimo, poliglotta e molto metodico: Antonio Canepa.

In quella Sicilia in Rivolta per la sua sacrosanta Indipendenza, il COMPAGNO ANTONIO CANEPA FU L’UNICO VERO CAPO della RESISTENZA ANTI-FASCISTA (come capo politico-militare del micidiale “Gruppo Etna” e poi “comandante TOLU’ di Giustizia e Libertà” in missione al Nord). IL COMPAGNO ANTONIO CANEPA FU UN VERO CAPO della RESISTENZA SICILIANA ANTI-COLONIALISTA (E’ IL COMANDANTE MARIO TURRI dell’EVIS).

Venne assassinato, in un agguato, a Randazzo. Era il 17 giugno del 1945. Il suo cadavere venne occultato dal Segreto di Stato per un decennio. La sua Memoria è tuttora oggetto di mascariamenti e depistaggi.

LA VERITA’ (OCCULTATA) SU CANEPA E’ LO SCANDALO PIU’ INAUDITO della STORIA SICILIANA degli ULTIMI 70 ANNI. L’EVIS NON ERA UN “ESERCITO” PER VINCERE UNA “GUERRA”. L’EVIS fu un “PARTITO ARMATO” PER VINCERE UNA PACE PIU’ GIUSTA, sul Cammino di una RiEvoluzione Socialista della Realtà Siciliana. Il “campo militare” dell’EVIS, a Cesarò, aveva anche la segnaletica stradale!

L’EVIS – oltre ogni ragionevole dubbio – E’ LA CONTINUAZIONE, anche fisica, della RESISTENZA ANTIFASCISTA nell’ISOLA. QUELLA VERA. L’UNICA che abbia avuto un ruolo politico-militare. La rete partigiana di Canepa era radicata in profondità nell’Università di Catania…e contava anche sul gruppo trotskjsta “SICILIA ROSSA”, che uscì dalla clandestinità il PRIMO MAGGIO 1945.

L’EVIS – che nasce e muore con Canepa – non ebbe mai alcun “rapporto” con BANDE e BANDITI. Semmai ebbero scontri col banditismo. In uno di questi cadde il giovane Francesco Ilardi (sepolto poi al Sacrario di Catania, insieme al Comandante e ai suoi compagni). L’EVIS era formato in prevalenza da giovani studenti, artigiani e contadini. E si chiamavano “compagni”. Punto.

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