Invitiamo Greta a Palermo per parlare del Tram senza Valutazioni di impatto ambientale/ MATTINALE 245

20 aprile 2019

Noi riteniamo importante, se non rivoluzionario, che la piccola Greta stia coinvolgendo milioni di ragazzi in tutto il mondo a tutela dell’ambiente. Ed è per questo che ci piacerebbe invitarla a Palermo per farle sapere che un’amministrazione comunale di ‘sinistra’ vorrebbe realizzare il Tram senza controlli ambientali. Il Tram che passa da una zona a rischio idrogeologico R4 e il TAR Sicilia che ha respinto la richiesta di sospensiva…

Premesso che non facciamo parte della schiera di dubbiosi che criticano Greta Thumberg sulla base di considerazioni oziose e capziose. Al contrario, consideriamo molto importante il fatto che, nel mondo, milioni di ragazzi si stiano mobilitando contro la dabbenaggine umana e, perché no?, contro la logica del profitto che sta portando il Pianeta Terra alla rovina tra inquinamento, scioglimento dei ghiacci, desertificazione e manifestazioni climatiche estreme.

Chi pensa che dietro Greta ci siano chissà quali interessi per parlare di argomenti che non danno fastidio al potere economico che oggi domina il mondo – ci riferiamo al liberismo e alle multinazionali – non ha capito niente: perché il mondo immaginato da questa ragazza si pone in antitesi totale con il modello di sviluppo del liberismo e delle multinazionali.

Ciò posto, vorremmo lanciare una proposta: invitare Greta a Palermo per farle vedere cos’hanno combinato e cosa vorrebbero combinare ancora gli ‘appaltisti’ del Tram.

Il 20 settembre dello scorso anno abbiamo scritto un articolo nel quale si racconta che una parte delle strada ferrata dei primi 15 Km di Tram realizzati a Palermo passa da una zona che era stata classificata come “area a rischio molto elevato” (QUI IL NOSTRO ARTICOLO).

Attenzione: questa classificazione non ce la siamo inventata noi. Il tratto di strada – dove attualmente passa il Tram – è stata classificata “ad alto rischio ambientale” da Piano di assetto idrogeologico (Pai) della Sicilia.

Per essere precisi, è il tratto di strada che collega via Leonardo da Vinci a viale Michelangelo (notare come la ‘scienza ingegneristica’ del Comune di Palermo celebra due grandi nomi della cultura italiana: col Tram che percorre una zona R4 a rischio molto elevato descritta come segue: “Quando sono possibili la perdita di vite umane o lesioni gravi alle persone, danni gravi agli edifici, alle infrastrutture e al patrimonio ambientale, la distruzione delle attività socioeconomiche”).

Quando abbiamo scritto l’articolo ci siamo chiesti se le notizie in nostro possesso fossero superate. Di fatto, un invito agli uffici della Regione siciliana e del Comune di Palermo a verificare come stanno le cose: magari questa zona era stata classificata come R4 e, successivamente, con opportuni interventi, sarebbe stata riclassificata dopo opportuni interventi che hanno eliminato gli elementi di rischio.

Non avendo ricevuto alcuna comunicazione nutriamo il presocratico dubbio che il tratto di strada che collega via Leonardo da Vinci con viale Michelangelo sia ancora classificato come R4.

Dopo di che, per Palermo, è arrivato il progetto di sette nuove tratte di Tram senza controlli ambientali: senza Valutazione di impatto ambientale (Via) e senza Valutazione ambientale strategica (Vas).

Prima domanda: sono state effettuate Via e Vas per i 15 km di Tram già realizzati a Palermo? E se sì, se sono state effettuate, che ci fa il Tram in una zona R4? E se non sono state effettuate come mai – e scusate il gioco di parole – non sono state effettuate?

Sui nuovi progetti per sette nuove tratte di Tram è stato presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Sicilia (QUI IL NOSTRO ARTICOLO). Ricorso con tanto di richiesta di sospensiva del provvedimento amministrativo adottato dal Comune di Palermo: sospensiva che è stata respinta dai giudici del TAR Sicilia: cosa, questa, che ci ha colpito ma non stupito: perché con quello che abbiamo visto con la Giustizia amministrativa della Sicilia, beh, ormai lo stupore è superato…

Ora attendiamo che i giudici del TAR entrino nel merito di questa storia. Nel frattempo ci piacerebbe coinvolgere Greta a Palermo, giusto per farle sapere – e per farlo sapere al mondo – che nel capoluogo siciliano l’amministrazione comunale, invece di acquistare, subito, 500 bus elettrici che risolverebbero i problemi di mobilità degli abitanti in tutta la città (periferie comprese), vorrebbe realizzare sette tratte di Tram senza controlli ambientali! (QUI LA NOSTRA INTERVISTA AL LEADER DEI VERDI SICILIANI, CARMELO SARDEGNA, CHE AFFRONTA QUESTO E ALTRI TEMI).

Perché vogliamo coinvolgere Greta? Perché anche quello che il PD renziano che governa Palermo vuole fare è molto discutibile. Noi non siamo d’accordo sul Tram, ma passi pure il Tram: ma perché le sette tratte di Tram debbono essere realizzate senza Valutazione di impatto ambientale e senza Valutazione ambientale strategica?

Una domanda, infine, a Corradino Mineo, candidato alle elezioni europee nella lista della Sinistra. Si tratta di un candidato siciliano che conosce bene la Sicilia. Perché lo stiamo interpellando?

Perché abbiamo letto un comunicato in cui Sinistra Comune fa sapere che sosterrà Mineo (COME POTETE LEGGERE QUI).

Sinistra Comune, per la cronaca, è una formazione politica che a Palermo sostiene la Giunta comunale a ‘trazione’ PD del sindaco Leoluca Orlando. Sostiene e, da qualche settimana, ha piazzato un proprio esponente – Giusto Catania – nella Giunta orlando-PD.

Orbene: siccome non abbiamo ancora letto un comunicato di Sinistra Comune in cui si invita l’amministrazione comunale ad effettuare Via e Vas prima di avviare i lavori delle sette nuove tratte di Tram, chiediamo a Corradino Mineo non se è d’accordo sul Tram o sui bus elettrici, ma se è d’accordo sul fatto che i lavori delle sette tratte di Tram debbano iniziare con o senza le preventive Valutazioni ambientali.

(Magari ci dice pure cosa ne pensa del Tram in via Libertà).

P.s.

Della formazione politica di Sinistra Comune fanno parte anche i ‘compagni’ di Rifondazione Comunista di Palermo. Ora, passi il fatto che, nel capoluogo siciliano, i ‘compagni’ di Rifondazione stiano provando a rifondare il comunismo con Leoluca Orlando e con Davide Faraone: ognuno si sceglie i compagni di strada che più gli aggradano.

Ma gli chiediamo: il comunismo lo vogliono ‘rifondare’ con o senza Valutazione di impatto ambientale e Valutazione ambientale strategica? In parole ancora più semplici: vengono prima gli appalti o i valori?

La risposta non la devono dare a noi su Facebook: la devono dare, con un comunicato stampa ufficiale, ai cittadini di Palermo.   

 

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