Ex Sportellisti, dall’1 Maggio al via sit in permanente a Palermo

17 aprile 2019

Sono stati licenziati da una Regione siciliana che, piuttosto che creare lavoro, lo toglie. Da cinque anni aspettano una soluzione: “Cinque anni di promesse e tavoli, cinque viaggi a Roma con altrettanti tavoli, che si giunga ad una concreta a fattiva soluzione”. Insomma, si torna in piazza a manifestare  

“Gli Ex Sportellisti Liberi, annunciano a partire dal 1° Maggio alle ore 9.00, un sit in permanente a Palermo, in via Trinacria, sede dell’assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro”.

Si apre così un comunicato degli Ex Sportellisti Liberi, associazione alla quale fanno capo tanti dipendenti degli ormai ex Sportelli Multifunzionali. Sono i lavoratori che operavano nel settore delle politiche del lavoro sbaraccate dai governi regionali che i posti di lavoro, al limite, se li dividono spartendosi i posti da assegnare ai…

Dopo un paio di viaggi a Roma – che non hanno sortito gli effetti sperati, gli ex sportellisti tornano in piazza.

“Iniziano il Primo maggio – leggiamo nel comunicato – per ricordare che, ormai da cinque anni, la loro è la sola ‘Festa del pane negato’. Nessun provvedimento che possa solo lontanamente far presagire una soluzione definitiva, finora, è stato messo in atto con chiarezza, se non le solite manfrine in politichese tra luci e ombre. La loro professionalità, riconosciuta persino dal sottosegretario al Lavoro in risposta ad una interrogazione alla Camera dei Deputati, già sperimentata e spesa dentro i Centri per l’impiego, sembra non essere debitamente tenuta in conto”.

“Lavoratori – prosegue il comunicato – che hanno servito la pubblica amministrazione per circa quindici anni, fino a quando una cieca e insipiente politica li ha scaricati. Lavoratori, a suo tempo, opportunamente riqualificati, in tema di politiche attive del lavoro, con risorse pubbliche. Uno spreco di capitale umano a vantaggio di nuovo precariato. Nessuna idea o soluzione su come agevolare il reintegro dei cosiddetti ‘ex sportellisti’ nell’ottica d’implementazione dei centri per l’impiego”.

“A Palermo – si legge sempre nel comunicato – è stato detto che mancavano gli strumenti economici, a Roma è stato detto che sarebbe assurdo qualificare altri lavoratori se già esistono. Adesso ci sono leggi e strumenti, dunque per chi manca? Cosa aspettano a dare le dovute risposte alle promesse e, ancor prima delle promesse, ad applicare le innumerevoli leggi a tutela?”.

“Si parla di donne e uomini che lottano da cinque anni – si legge ancora nel comunicato – madri e padri con una media di cinquant’anni che si sono ritrovati poveri da un giorno all’altro, si parla di PRECARI MORALI che non hanno nulla in meno degli altri precari, con l’aggravante che, rispetto a loro, non portano un pezzo di pane a casa”.

A questo punto il comunicato ‘accende’ un po’ i toni:

“Ex lavoratori che, ricordano, sono stati scaricati dai politici e politicanti, che sono stanchi e nauseati di essere ricordati solo nelle innumerevoli campagne elettorali che si sono susseguite nel tempo. Cinque anni di promesse e tavoli, cinque viaggi a Roma con altrettanti tavoli, che si giunga ad una concreta a fattiva soluzione. Lavoratori che hanno il diritto ad una parola chiara e definitiva da parte di chi ha in mano la loro sorte, continuare con i soliti balletti è disdicevole. Una parola chiara e definita è il minimo che la correttezza impone nei confronti di chi vive il quotidiano dovendosi inventare qualcosa per non far morire le proprie famiglie”.

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