Le cantine sociali stanno fallendo e l’assessore Edy Bandiera va a fare passerella al Vinitaly di Verona!

9 aprile 2019

Quando la crisi di un settore rischia di provocare il fallimento di tante cantine sociali e la protesta tanti agricoltori stanchi di vendere la propria uva da vino a prezzi stracciati, il Governo regionale dovrebbe intervenire per proporre soluzioni. E che fa invece l’assessore di Forza Italia all’Agricoltura della Regione siciliana, Bandiera? Va al Vinitaly di Verona a fare passerella! Lo raccomandiamo agli agricoltori siciliani: alle elezioni europee votare Forza Italia e la vita vi sorriderà…

Con molta probabilità noi non siamo in grado di capire i misteri del vino siciliano e la gioia dei rappresentanti della Regione siciliana e delle 147 aziende vinicole dell’Isola che, in queste ore, sono in festa al Vinitaly di Verona. Perché non siamo in grado di capire? Perché da quello che sappiamo, il mondo del vino siciliano ha ben poco da festeggiare.

Forse hanno motivo di festeggiare alcune delle aziende private della nostra Isola che la Regione siciliana sostiene ininterrottamente con i fondi europei dalla fine degli anni ’90 del secolo passato. Ma non ci sembra proprio che il mondo del vino siciliano nel suo complesso abbia particolari motivi per festeggiare: anzi!

In un recente comunicato la CIA siciliana ha fatto sapere che “nelle cantine dell’Isola in questo momento c’è oltre un milione di ettolitri di vino comune – una volta identificato dalla normativa come ‘vino da tavola’ – mentre il prezzo, ad esempio dei bianchi, è sotto i 2 euro per ettogrado, circa 20 centesimi al litro. Lo scorso anno – leggiamo sempre nel comunicato della Confederazione Italiana Agricoltori della Sicilia – veniva invece venduto a 40-45 centesimi, prezzo sempre inferiore rispetto alla media dell’Ismea (54 centesimi). Stessa sorte per i mosti concentrati (MCR), utilizzati per elevare il grado alcolico: sono sempre meno quelli che partono dall’Isola alla volta di quelle regioni dove, per condizioni climatiche, è difficile arrivare alla gradazione alcolica minima prevista dalla legge” (QUI UN ARTICOLO PER ESTESO).

Molte Cantine sociali siciliane sono sull’orlo del fallimento, non potendo pagare i prestiti e le anticipazioni.

Non se la passano meglio i produttori di uva da vino che non vinificano il proprio prodotto. Questi vendono l’uva a chi vinifica: o alle Cantine sociali, o alle aziende private. Ma, in entrambi i casi, l’uva da tavola siciliana – come il grano duro e come buona parte dell’ortofrutta – ha un prezzo stracciato. Così tanti agricoltori vorrebbero disfarsi dei propri vigneti, vendendo i diritti di reimpianto ad agricoltori di altre Regioni italiane meglio organizzate della Regione siciliana: Regione siciliana che, in materia di politiche agricole è un disastro totale!

Intanto, in queste ore, assistiamo al valzer delle contraddizioni: sui giornali leggiamo che la Sicilia “è la regione più vitata d’Italia con oltre 97mila ettari, seguita dal Veneto con poco più di 94mila e dalla Puglia con 88mila”.

Peccato che tanti proprietari di questi 97 mila ettari di superficie coltivati a vite da vino vorrebbero sbaraccare tutto perché, con i prezzi bassi del prodotto, non hanno dove andare! Ma di questi problemi al Vinitaly non si parla: lì si va per fare passerelle e sceneggiate.

Come la passerella dell’attuale assessore all’Agricoltura della Regione siciliana, Edy Bandiera, un pubblico amministratore ‘efficientissimo’ che ha bloccato le navi cariche di grano duro canadese che arrivano in Sicilia (o quasi); che sta conducendo una battaglia per non inquinare con il grano tenero Manitoba – sempre canadese – la tradizione dei dolci siciliani; che controlla pomodori e passata di pomodoro che arrivano dalla Cina con rigorosissime analisi sui residui di pesticidi; che fa la stessa cosa con l’ortofrutta che arriva in Sicilia da chissà dove…

Ovviamente scherziamo. Questo è quello che dovrebbe fare un assessore all’Agricoltura della Regione siciliana, contestando tutte – ma proprio tutte – le politiche agricole dell’Unione Europea dell’euro di massoni e ‘predoni’. A cominciare dallo zuccheraggio dei vini!

Già, lo zuccheraggio dei vini. Oggi Francia, Germania, ma anche alcune Regioni del Nord Italia aggiungono lo zucchero, visto che le uve che producono sono ‘cucuzze’ con gli acini. Lo possono fare? Sì, lo vuole l’Unione Europea dell’euro!

E mentre la vera uva da vino, maturata al sole della Sicilia, viene svenduta, la Francia e la Germania – le padrone della ‘Grande Unione Europea dell’euro’ – hanno fatto approvare leggi europee che hanno legalizzato lo zuccheraggio dei vini!

E il bello sapete qual è? Che alcuni partiti politici italiani che hanno consentito questo ed altro in agricoltura chiederanno il voto agli agricoltori siciliani e, in generale, del Sud Italia. Insomma: sostenete i vostri ‘persecutori’, mandateli al Parlamento europeo perché se lo meritano…

Il PD e Forza Italia, ad esempio, nella legislatura del Parlamento europeo che si sta per concludere, hanno contribuito ad affossare l’agricoltura siciliana in particolare e meridionale in generale.

Ma i volti di questi soggetti campeggiano già nei manifesti elettorali che già inondano piccole e grandi città della Sicilia: votare Forza Italia e votate per la ‘sinistra’ (il simbolo del PD, almeno in questa fase, sembra sparito).

Ci raccomandiamo espressamente con gli agricoltori siciliani: alle elezioni europee votare PD e Forza Italia, due marchi, due garanzie…

Foto tratta da nuovosud.it      

 

 

 

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