Da Roma 100 milioni di euro per le ex Province siciliane: sbagliato tenerle ancora in piedi!

8 aprile 2019

I grillini – e in particolare il sottosegretario all’Economia, Alessio Villarosa – hanno commesso un errore politico gravissimo trovando 100 milioni di euro che lasceranno in vita le nove ex Province siciliane che, invece, meritano di fallire. In questo articolo proveremo a spiegare perché i grillini, in Sicilia, non riescono a farne una giusta

L’abbiamo scritto più volte e lo ribadiamo ancora una volta: è un grave errore politico tenere ancora in piedi le ex Province siciliane. A distruggere questi enti intermedi è stato il passato Governo nazionale di centrosinistra in combutta con il passato Governo regionale di centrosinistra. E quando questo avveniva i primi a non dire nulla erano proprio gli esponenti di centrosinistra (e anche di centrodestra). Ed è in quel ‘brodo’ di vecchia e malapolitica che le ex Province siciliane avrebbero dovuto affondare. 

Invece il Governo nazionale – e in particolare i grillini, che in Sicilia non riescono a farne una giusta – hanno trovato 100 milioni di euro prendendoli dal Fondo di Sviluppo e Coesione, soldi che dovrebbero servire per gli investimenti.

L’errore politico commesso dai grillini – e in particolare dal sottosegretario all’Economia, Alessio Villarosa – ha almeno tre facce.

La prima è l’irriconoscenza. E di questa si è fatto paladino il sindaco di Messina – che è anche sindaco della città Metropolitana di Messina – Cateno De Luca, che ha attaccato il Governo nazionale accusandolo di aver preso questi soldi da fondi che sono già del Sud.

Quello che dice De Luca è vero. Ma il ‘doppio’ sindaco di Messina, nella passata legislatura, non era parlamentare e si è perso passaggi che, evidentemente, non ha ancora ricostruito.

Evidentemente il sindaco De Luca non sa chi ha portato le ex Province all’attuale condizione finanziaria: non sa che la responsabilità è del Governo Renzi e del Governo Gentiloni, che hanno massacrato, sotto il profilo finanziario, le ex Province siciliane.

L’attuale Governo nazionale ha ereditato l’attuale situazione. Sta provando a dare qualche soluzione, ma si prende i pesci in faccia. E gli sta bene!

De Luca ha ragione quando dice che i 100 milioni di euro sono già fondi del Sud destinati agli investimenti. Ma a quanto pare non sa che il Governo Renzi  ha utilizzato una buona parte di fondi per gli investimenti destinati al Sud per finanziare le imprese del Centro Nord Italia. Questo è avvenuto con i fondi PAC.

E quando questo è avvenuto né il PD siciliano, né Forza Italia siciliana e nazionale hanno trovato qualcosa da dire. Dopo di che il sindaco De Luca, che alle prossime elezioni europee farà votare per Forza Italia, attacca i grillini che hanno trovato 100 milioni di euro per fare sopravvivere anche l’ex Provincia di Messina trasformata nominalmente in una grottesca città Metropolitana!

I grillini, ancora una volta, hanno dimostrato di essere ingenui, perché i 100 milioni che hanno trovato per fare sopravvivere le ex Province siciliane serviranno per fare perdere voti al Movimento 5 Stelle!

Per carità: come spiega da tre anni – da tre anni, sindaco De Luca! – il vice presidente dell’ANCI Sicilia, Paolo Amenta, per far funzionare le ex Province siciliane servono circa 500 milioni di euro all’anno.

La Regione siciliana ci sta mettendo 111 milioni di euro; il Governo nazionale, come già accennato, 100 milioni di euro. Ebbene, con 211 milioni di euro le ex Province siciliane pagheranno una parte dei debiti (non tutti) e distribuiranno gli stipendi ai circa 6 mila dipendenti che, in buona parte, avrebbero già dovuto essere trasferiti in altri enti dello Stato, così come prevede la sgangherata legge nazionale Delrio, recepita da un ancora più sgangherato Parlamento siciliano nella passata legislatura grazie a una gestione politicamente antisiciliana della presidenza dell’Assemblea regionale siciliana.

I grillini, con il sottosegretario Villarosa in testa, non solo vengono presi a pesci in faccia da chi ha la responsabilità politica della pesantissima crisi finanziaria delle ex Province siciliane, ma lasciano in vita enti che garantiranno in buona parte la sopravvivenza di se stessi e, in qualche parti, clientele da utilizzare contro i grillini. E questo è il secondo, tragico errore dei grillini: un gravissimo errore di ‘sintassi politica’.

L’unica cosa che le ex Province non faranno, infatti, è erogare i servizi ai cittadini, perché le risorse finanziarie non ci saranno. E anche di questo la responsabilità verrà ascritta ai grillini, perché quelli che nella passata legislatura hanno mandato in default non dichiarato le ex Province siciliane – il centrosinistra al Governo e il centrodestra in finta opposizione – diranno adesso che la responsabilità è dei grillini che non hanno erogato tutt’e 500 milioni di euro!

C’è, infine, una terza responsabilità politica dei grillini, che forse è la più grave di tutte: tenere in piedi le ex Province siciliane che sono state ‘riformate’ dal precedente Governo regionale di centrosinistra e dalla maggioranza parlamentare, sempre di centrosinistra, calpestando lo Statuto siciliano.

Le Province siciliane andavano fatte fallire soprattutto per questo: per farle ripartire, applicando lo Statuto autonomistico siciliano, con veri Liberi Consorzi di Comuni, senza le grottesche e inutili città metropolitane che il nostro Statuto, grazie a Dio, non prevede!

 

 

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