Sul Titanic

Il Movimento 5 Stelle ha scelto i nomi dei due eurodeputati siciliani: Ignazio Corrao e Dino Giarrusso

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Le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo debbono ancora essere celebrate. Ma a giudicare da quello che è avvenuto con le cosiddette ‘Parlamentarie’, considerato che nella circoscrizione Sicilia-Sardegna i grillini dovrebbero eleggere due eurodeputati, i nomi, a meno di colpi di scena dovrebbero essere quelli di Ignazio Corrao e Dino Girrusso

Più che ‘Parlamentarie’ le primarie del Movimento 5 Stelle in Sicilia, in vista delle elezioni europee di maggio, sono sembrate una mezza ‘minestra riscaldata’ da Prima Repubblica. Tra esclusioni e polemiche i più votati – ma guarda un po’ che combinazione! – sono i due candidati partiti alla vigilia con i ‘favori del pronostico’: l’europarlamentare uscente, Ignazio Corrao e l’ex ‘Iena’ Dino Giarrusso.

Il primo – Ignazio Corrao – è stato il più votato: 2.839 voti; Giarrusso si è piazzato al secondo posto con 2.491 voti. Previsioni rispettate.

Al terzo posto è arrivata Flavia Di Pietro con 1312 preferenze. Al quarto posto un’altra donna, Matilde Montaudo con 1254 voti.

Al quinto posto spunta il primo sardo: Donato Forcillo, di Cagliari, con 866 voti; seguito da Antonio Brunetto con 743 voti; quindi Antonella Corrado (alla quale hanno fatto le ‘pulci’ a proposito del titolo di studio con 741 voti); chiude l’ottava classificata: la sarda Anna Sulis con 720 voti.

Come nei partiti politici tradizionali il capolista è prerogativa del leader: in questo caso del ‘capo’ politico dei grillini, Luigi Di Maio.

La composizione delle liste prevede l’alternanza uomo donna. Ma gli elettori non sono obbligati – e ci mancherebbe! – a votare un uomo e una donna: possono anche esprimere una sola preferenza, dando il voto o a un uomo o a una donna.

Questo porterebbe a pensare che gli eletti – considerato che nella circoscrizione Sicilia-Sardegna il Movimento 5 Stelle dovrebbe eleggere due eurodeputati – dovrebbero essere Corrao e Giarrusso.

Insomma, anche in questo passaggio di ‘innovazione’, rispetto ai metodi ‘baronali’ della vecchia politica, se ne vedono pochi.

C’entrano le esclusioni ‘eccellenti’ (Marco Trapanese e Clementina Iuppa) con il finale un po’ (o forse un po’ troppo) ‘piatto’ di queste ‘Parlamentarie’ grilline?

La spiegazione è che il Movimento – che oggettivamente è sempre preso di mira da TV e giornali – appena spunta qualcosa mette subito fuori i soggetti anche sfiorati da dubbi. Il problema è che questo metodo (una sorta di ‘Inquisizione della prevenzione’) alimenta altri dubbi…

Foto tratta da ombradiunsorriso.wordpress.com   

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