A Catania grano conservato tra topi e piccioni (morti). Il pane facciamolo in casa!/ MATTINALE 327

2 aprile 2019

Pensate un po’: un controllo sul grano duro conservato (male) ci ha aperto un mondo: grano conservato con topi e piccioni morti! Ribadiamo il consiglio: il pane e i dolci prepariamoli in casa con la farina acquistata presso negozi o aziende agricole di fiducia. In allegato trovate due articoli in cui vi diciamo come fare. Il discorso vale per noi in Sicilia e per tutta l’Italia!

Non conosciamo la provenienza del grano duro conservato – male – in provincia di Catania. Ma sappiamo che di grano duro ce n’era tanto: oltre 900 tonnellate trovato in cattivo stato di conservazione in presenza di topi e piccioni morti!

La notizia la leggiamo su NEWS AGE AGRO, agenzia di stampa alimentare: notizia che ci racconta di una doppia scoperta avvenuta ad Avellino e Catania:

“Tonnellate di grano duro e legumi stoccati in luoghi senza autorizzazione e in cattivo stato di conservazione, fra topi e piccioni morti. E’ il bilancio di una serie di controlli dei Carabinieri della Tutela Agroalimentare, in collaborazione con personale dell’Asl di Avellino, Benevento e militari dell’Arma territoriale, dopo un’ispezione in 12 aziende operanti nel commercio all’ingrosso di prodotti cerealicoli. I carabinieri hanno contestato illeciti per diverse migliaia di euro. Nell’operazione sono stati sequestrati:

in provincia di Benevento, 100 tonnellate di grano duro, stoccate in una struttura priva della prevista registrazione dell’Asl;
in provincia di Catania, oltre 937 tonnellate di grano duro in cattivo stato di conservazione detenuto all’interno di locali ove sono stati trovati ratti e piccioni morti;
in provincia di Avellino, 1,25 tonnellate di legumi vari stoccati in una struttura priva della prevista registrazione dell’Asl”.

Ribadiamo: non conosciamo la provenienza di questo grano duro ritrovato ad Avellino e Catania: ma sarebbe interessante capire se si tratta di grano duro del Sud Italia o di grano duro estero.

Lo stesso discorso vale per le lenticchie, se non altro perché, da qualche tempo a questa parte, i centri commerciali sono pieni di lenticchie provenienti dal Canada: e dal Canada arriva anche il grano duro.

Grano duro e lenticchie canadesi che hanno raggiunto la maturazione con il glifosato.

Tornando al grano duro sequestrato a Catania, va detto che 937 tonnellate sono veramente tante: tantissime. Il sequestro avvenuto ci deve fare riflettere: che cosa portiamo, oggi, sulle nostre tavole? In questo caso il problema non riguarda la pasta: la pasta, in Sicilia – a parte i pastifici siciliani che sono artigianali – arriva già confezionata. E sappiamo tutti che tipo di pasta industriale si produce in Italia (chi legge questo blog sa di cosa parliamo).

In questo caso il problema riguarda altri derivati del grano: pane, in primo luogo, ma anche farine, biscotti e dolci in generale.

Da dove arriva il grano con il quale viene preparato il pane in Sicilia? E con quale grano vengono preparati i dolci?

I controlli effettuati a Catania – da quello che abbiamo capito – non sono stati effettuati quando il grano duro è arrivato nella nostra Isola: si tratta di controlli successivi.

Non sarebbe il caso di far conoscere ai siciliani l’origine di queste oltre 900 tonnellate di grano duro sequestrate? Il Governo regionale di Nello Musumeci – sempre così ‘attento’ ai problemi dell’agricoltura siciliana – è in grado di fornire ai siciliani queste notizie?

Poco meno di un anno fa abbiamo scritto un paio di articoli consigliando ai siciliani di prepararsi il pane in casa:

“Prendiamone atto: i controlli sulle navi cariche di grano duro che arrivano nei nostri porti non ci sono. In questo articolo vi diciamo chi sono i responsabili dei mancati controlli in Sicilia. Ma vi diciamo anche cosa fare – e questo vale per tutta l’Italia – per mangiare il pane che non contiene contaminanti. Pane che dobbiamo preparare noi in casa, come si faceva una volta” (QUI IL NOSTRO ARTICOLO).

Alla luce di quello che è stato scoperto a Catania – e questo vale anche per noi – rinnoviamo il nostro invito: il pane prepariamolo in casa. E prepariamolo in casa con il lievito madre (COME POTETE LEGGERE QUI).

E lo stesso discorso vale per i dolci: prepariamoli in casa.

E le lenticchie? Quelle canadesi facciamole mangiare ai canadesi.

Foto tratta da minervinolive.it

 

 

 

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