Zanzare/ La questione morale sbarca all’Ars e chiede l’intervento dei caschi blu…

27 marzo 2019

Costretta a varcare la soglia di Sala d’Ercole, la questione morale vuole una scorta. L’encomiabile iniziativa di Claudio Fava cozza con un Parlamento dove il più pulito ha la rogna…

“Accogliendo la richiesta formalizzata da Claudio Fava, il presidente dell’Ars convocherà l’aula per un dibattito sulla questione morale che sta sconquassando la Sicilia. È un’occasione importante per la politica per non limitarsi a commentare il lavoro della magistratura ma per discutere delle modalità spesso malate della costruzione del consenso. Perché il problema sta proprio lì ed è un problema tutto politico”.

Così, da un post dell’addetto stampa del presidente della Commissione regionale Antimafia, Claudio Fava, per l’appunto, apprendiamo che la questione morale sbarcherà presto a Sala d’Ercole.

La notizia è, per certi versi, farsesca. Per Aristotele, la politica altro non era se non una branca della morale. Il problema è che la morale, e non da ora, è stata estratta dall’Ars con una massiccia dose di anestetico. Neanche se ne sono accorti. Di che cosa devono parlare? E’ come andare dal dentista per discutere di un dente che non c’è più.

Fa tenerezza, certo, Claudio Fava. Persona perbene. Che fa il suo dovere. Ma che cosa deve sentirsi dire da un Parlamento che ha brillato per gli “impresentabili” candidati ed eletti nonostante i problemi giudiziari?

Cosa dovrà sentirsi dire dai deputati e assessori attualmente indagati dalla magistratura e da tutti quelli che continuano ad appoggiarli?

Vediamo cosa abbiamo: l’assessore Roberto Lagalla, indagato per abuso d’ufficio all’interno dell’inchiesta su affari e massoneria a Castelvetrano, ma anche agli altri assessori indagati per altre vicende: Marco Falcone (per presunte pressioni sulla gestione degli Iacp), Mimmo Turano (corruzione e abuso d’ufficio) e Toto Cordaro (fra i 96 indagati dalla Procura di Termini Imerese per presunte irregolarità campagne elettorali dal 2014 al 2017 (anche se Cordaro ha detto che, nel suo caso, si è trattato di un errore: attendiamo notizia ufficiali).

Dei 16 deputati indagati, 13 fanno capo alla coalizione che sostiene il governo. Truffa, voto di scambio, associazione a delinquere. C’è di tutto. Ultimo, in ordine di tempo, Riccardo Savona, presidente della Commissione Bilancio all’Assemblea regionale siciliana. Truffa per illecita erogazione di finanziamenti pubblici e associazione per delinquere.

Una bellezza. In questo contesto, si parlerà di questione morale. Ricordando, magari, anche tutti gli ex deputati indagati per fatti gravissimi e che hanno ancora i loro referenti tra gli scranni del Parlamento.

Ma davvero qualcuno pensa che solo Mimmo Fazio, ex deputato trapanese a giudizio per la cosiddetta Tangentopoli del mare (l’inchiesta Mare Mostrum sul business dei collegamenti marittimi con le isole minori) sia il solo ad avere usato le istituzioni, come scrivono i pm, per interessi personali? Non è questo l’andazzo generale?

Indagati a parte, la questione morale, a nostro avviso, si rifiuterà di varcare la soglia dell’Ars. Tranne rare eccezioni, quelli che vi siedono sono arrivati lì per vie traverse. Con la compravendita del consenso, come minimo. Né si sentirà consolata da quella opposizione tiepida di chi doveva fare la rivoluzione, ma che la rivoluzione non la fa. Chiacchiera e sbraita, ma senza sporcarsi le mani.

La costringeranno, la povera questione morale, a prendere posto a Sala d’Ercole. Tant’è che avrebbe chiesto la scorta dei caschi blu. Non se la sente di fare il suo ingresso nell’arena da sola.

Non ci sono prove da portare in tribunale? Oppure, potrebbero esserci, ma rischiamo di trovarci l’Ars vuota? Chi lo sa. Quello che è certo è i siciliani, parafrasando Pasolini, sanno come funziona.

Cosa sapeva Pasolini? “Io so perché sono uno che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l’arbitrarietà, la follia e il mistero…”.

In molti sanno perché all’Ars parlare di questione morale è un paradosso. O, se preferite, una barzelletta.

Ma Claudio Fava deve fare il suo lavoro. L’operetta può andare in scena.

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