Lagalla: “Edilizia scolastica: troppe criticità”. Perché non controllare le scuole che i Comuni hanno preso in affitto?

6 marzo 2019

In un comunicato l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, fa il punto della situazione in ordine alla sicurezza dei plessi scolastici della Sicilia. Noi siamo d’accordo con lui e plaudiamo alla sua iniziativa concreta. Aggiungendo che c’è anche il problema delle scuole in affitto 

Comunicato stampa dell’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla: 

“Continuano i lavori per riqualificare l’edilizia scolastica siciliana: questa mattina, a Palazzo d’Orleans, l’assessore all’Istruzione e alla Formazione professionale Roberto Lagalla ha tenuto un incontro con la cabina di regia sulla vulnerabilità sismica e sugli standard di sicurezza delle scuole. Alla riunione, voluta dal Presidente della Regione Nello Musumeci, hanno preso parte il Direttore regionale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, i rappresentanti delle Città Metropolitane e dei Liberi Consorzi, i rappresentanti dei Dipartimenti coinvolti”.

“La scuola deve essere il luogo più sicuro in cui i nostri giovani trovano quotidiana ospitalità ma il quadro dell’edilizia scolastica, come rilevato dal mio insediamento ad oggi, presenta ancora numerose criticità – dichiara Lagalla -. A mille istituti scolastici fanno riferimento circa quattromila plessi, molti dei quali non risultano ancora accatastati. Le problematiche di sicurezza e di vulnerabilità sismica sono ancora rilevanti, anche secondo i dati ARES la maggior parte degli immobili si trova in area sismica. Alla luce di questo, stranisce come la richiesta di finanziamenti per gli accertamenti di vulnerabilità sia stata inferiore all’offerta, ad esempio per il bando sulla vulnerabilità antisismica sono state presentate istanze pari a complessivi 22 milioni di euro su una dotazione di 25 milioni. Invito quindi gli enti locali alla massima collaborazione, nell’intento di riuscire a coniugare idoneità dei luoghi e qualità dell’offerta formativa”.

“Particolarmente positiva – prosegue il comunicato – la sinergia d’intenti con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, resa evidente dall’intervento del Direttore regionale Gaetano Vallefuoco, che fornirà all’assessorato all’Istruzione e alla Formazione professionale un documento contenente gli indirizzi tecnici utili alla redazione delle linee guida per la realizzazione dei progetti sulla sicurezza, grazie alle quali saranno stabilite delle priorità di intervento. Un’indicazione utile soprattutto per gli enti locali che potranno compiere, in base a queste, delle scelte strategiche anche ai fini del dimensionamento scolastico. Questo sarà utile ai fini dello stanziamento, da parte del governo regionale, di ulteriori risorse da destinare ad interventi sulla sicurezza del patrimonio edilizio scolastico”.

“Attualmente sono in corso interventi di adeguamento con bandi che mettono a disposizione, per la prima annualità del piano triennale dell’edilizia scolastica, risorse pari a circa 220 milioni di euro, grazie al cofinanziamento nazionale – risorse MIUR – e comunitario – POFESR 2014/2020. A queste si aggiungeranno le risorse da destinare alle successive annualità e particolare attenzione verrà posta alle indagini per le verifiche antisismiche, soprattutto per gli immobili che si trovano nelle aree sismiche più critiche”.

Tutto giusto. Solo qualche domanda. In Sicilia ci sono circa 400 Comuni. Perché l’assessore Lagalla non verifica in quali Comuni le scuole sono di proprietà degli stessi Comuni e in quali Comuni, invece, le scuole sono in affitto? Non sarebbe il caso di verificare se i Comuni hanno preso in affitto plessi scolastici che presentano problemi?

Foto tratta da itacanotizie.it

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