Leoluca Orlando: da Renzi al turbomondialista Carlo Calenda: sempre più a ‘sinistra’…

5 marzo 2019

La città di Palermo è allo sbando tra strade tutte buche, immondizia per le strade, appalti ferroviari a ruota libera, buio, crisi finanziaria e via continuando. Però i ‘compagni’ di Rifondazione comunista e di SEL, entrati di nuovo in Giunta con il solito Giusto Catania sono pronti a dimostrare che la sinistra esiste ancora: non si vede, ma c’è. O meglio, in qualche posto sarà, anche se nessuno lo sa… 

Tra una strada tutta buche e una discarica a cielo aperto, il sindaco di una Palermo sempre più ciabattona e sempre più abbandonata trova anche il tempo di fare politica. La notizia è che Leoluca Orlando è ancora nel PD. Ma non con Matteo Renzi: a quanto pare ha cambiato cavallo: adesso si starebbe avvicinando a Carlo Calenda, l’ex Ministro appassionato della globalizzazione dell’economia.

Eh sì, i tempi in cui, con Renzi confezionava il candidato alla presidenza della Regione siciliana per “vincere” (o quasi, a giudicare da com’è finita) sono finiti. Adesso Orlando resta nel PD (e che altro gli resterebbe?), ma… Ma non è più renziano.

In un comunicato di ieri così commenta l’elezione a segretario nazionale di Nicola Zingaretti:

“”Non posso che formulare a Nicola Zingaretti i migliori auguri di buon lavoro. Da queste primarie credo emerga un incoraggiamento ed una messa in mora da parte degli elettori per il PD e per tutte le forze politiche
alternative al populismo e ad ogni forma di intolleranza. Appartengo alla minoranza del PD, cioè a coloro che hanno partecipato al voto ma hanno votato scheda bianca per sottolineare l’esigenza che un PD finalmente unito superi le tentazioni e le logiche di frammentazione che hanno contraddistinto le forze progressiste negli ultimi anni. Solo così si potrà lavorare ad un fronte ampio che vada oltre il fondamentale ruolo del Partito democratico per affermare la supremazione dei valori di solidarietà, democrazia e legalità che devono porre al centro il rispetto delle persone e delle comunità”.

Per la verità, in queste ore, il “fronte ampio” nel PD non è molto di moda in Sicilia, se è vero che agli arresti è finito l’ex parlamentare Paolo Ruggirello, approdato al Partito Democratico proprio nel nome di un’apertura ampia, molto ampia…

Ora il Giornale di Sicilia scrive che Orlando, venerdì pomeriggio, si catapulterà nell’ex chiesa di San Mattia ai Crociferi, alla Kalsa, dove l’ex Ministro Carlo Calenda presenterà il manifesto Siamo europei.

Noi, cittadini di una città – Palermo – che cade a pezzi, almeno siamo molto divertiti nel vedere i capitomboli degli ex rifondaroli e degli ex di SEL che si ritrovano ad appoggiare una Giunta comunale che passa dal renzismo al calendismo: insomma, a braccetto con un PD sempre più a sinistra…

Per fortuna che, tutto sommato, hanno acchiappato una poltrona in Giunta con Giusto Catania. Al governo della città tra PD, Renzi e Calenda siamo sicuri che i palermitani vedranno all’opera tanta, ma tanta sinistra…

 

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