Il Governo Musumeci ‘dimette’ l’assessore Mariella Ippolito. Al suo posto Antonio Scavone

20 febbraio 2019

A noi, con rispetto parlando, più che dimissioni, quanto succede ci appare come una mossa dell’ex presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, che a nostro modesto avviso è sempre presente nell’agone politico siciliano (e sempre influente). Non ci convince, poi, il fatto che certi attuali governanti, in materia di Formazione e politiche del lavoro, siano diventati improvvisamente ‘buoni’ 

Un altro catanese entra a far parte del Governo catanese del catanese presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo. Il nuovo arrivato è un a vecchia conoscenza della politica siciliana: Antonio Scavone, già parlamentare nazionale, lombardiano di ferro: è lui il nuovo assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro. Prende il posto di Mariella Ippolito che, per chi ci crede (ma chi ci crede?) si sarebbe dimessa…

Scavone, si legge nel comunicato di Palazzo d’Orléans, sede della presidenza della Regione siciliana, è stato nominato dal presidente Nello Musumeci  “dopo avere accolto le dimissioni di Mariella Ippolito”.

Il comunicato racconta una parte della vita del nuovo assessore:

“Scavone, 62 anni, radiologo, è attualmente direttore medico e capo Dipartimento di radiologia all’ospedale Garibaldi di Catania. Da oltre 25 anni è ai vertici della professione medica nel settore della Sanità pubblica e dal 2005 al 2009 ha ricoperto l’incarico di direttore generale dell’Usl 3 di Catania. Il neo assessore è stato deputato e senatore della Repubblica.

“Scavone – evidenzia il presidente Musumeci- porta con sé una solida esperienza parlamentare che sarà di prezioso ausilio nel suo futuro ruolo di Governo. Gli auguro davvero buon lavoro, così come voglio ringraziare Mariella Ippolito per il contributo appassionato che ha saputo dare con la sua presenza in Giunta”.

Nel comunicato ci sono anche i ringraziamenti dello stesso Scavone:

“Ringrazio il presidente Musumeci – sottolinea il neo assessore – per la fiducia accordatami, tra l’altro in un settore di vitale importanza per una regione come la Sicilia. Considero le Politiche sociali e del lavoro un assessorato cerniera con tutti gli altri rami dell’amministrazione e sarà mia cura mettere l’esperienza maturata al servizio della comunità siciliana”.

Le ‘dimissioni’ dell’assessore Mariella Ippolito sono nell’aria da tempo. Noi ne abbiamo scritto lo scorso 17 gennaio (QUI IL NOSTRO ARTICOLO).

Sotto il profilo strettamente politico il cambio della guardia all’assessorato regionale al Lavoro è una mossa dell’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, catanese pure lui, che è sempre presente e attivo.

(Quando utilizziamo la parola “catanese” noi facciamo riferimento a personaggi della politica che hanno sempre svolto attività politica di base in questa provincia).

Quello che non possiamo non notare, in queste ‘dimissioni’, è il momento in cui sono maturate. Guarda caso, tutto succede mentre una delegazione di lavoratori degli ex Sportelli multifunzionali, oggi disoccupati e  senza tutele, è a Roma (supponiamo per incontrare qualche esponente del Governo nazionale), mentre nelle stesse ore, qui a Palermo, una delegazione di lavoratori della Formazione professionale – anche loro disoccupati e senza tutele – ha incontrato l’assessore Roberto Lagalla e i suoi collaboratori.

La cosa strana è che gli attuali governanti siciliani che si occupano (o quasi) della Formazione professionale sembrano improvvisamente diventati ‘buoni’.

A noi tutti questi cambiamenti repentini non convincono affatto.

Non restiamo sempre fedeli a un vecchio adagio siciliano:

“Cu nasci tunnu un po’ moriri quatratu…” 

Foto tratta da zainoo.com

 

 

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