Tram di Palermo, finiti i soldi l’AMAT va a battere cassa alla Regione

8 gennaio 2019

Se non siamo alla follia ci siamo comunque vicini: l’Assemblea regionale siciliana dovrebbe trovare i soldi non per togliere dall’isolamento le periferie di Palermo lasciate in buona parte senza trasporto pubblico, non per l’acquisto di autobus elettrici, ma per foraggiare i 15 Km di Tram più costosi del mondo. Cosa pensano i grillini di questa storia oscena?

Ormai, per i 15 Km di Tram di Palermo siamo alle comiche finali. Costato circa 320 milioni di euro (più di 20 milioni di euro a Km, tutti in strada, senza gallerie!), l’AMAT l’Azienda del Comune che gestisce il trasporto pubblico in città, bus e Tram – non sa adesso dove trovare i soldi per andare avanti. Così si va a battere cassa alla Regione.

Se non siamo alla follia – politica ed economica – poco ci manca. Non solo è costato una barca di soldi (tutti ‘rendicontati con la passata Programmazione dei fondi europei alla ‘solita’ maniera), ma costa oltre 10 milioni di euro all’anno per mandarlo avanti.

Perché far muovere un Tram di appena 15 Km debba costare tutti questi soldi non si capisce: e, a quanto pare, non lo vuole capire nemmeno la politica siciliana.

Qualcuno ha mai rendicontato questo esorbitante costo annuale di oltre 10 milioni? Mistero.

Quello che non è misterioso è che il Comune di Palermo non ha più i soldi per mandarlo avanti. La Zona a Traffico Limitato (ZTL) – istituita proprio per pagare i costi del Tram – non ha dato i risultati sperati. E allora?

Non rimane che battere cassa a Roma e alla Regione. Nella ‘Capitale’, con molta probabilità, nonostante le ‘raccomandazioni’ altolocate, il Comune di Palermo non ha dove andare. Non rimane che cercare di ‘acchiappare’ soldi dalla Regione.

La cosa veramente assurda di questa incredibile e balorda storia dei 15 Km di Tram di Palermo è che il Parlamento siciliano dovrebbe dare al Comune del capoluogo della Sicilia i soldi non per far arrivare gli autobus nelle periferie abbandonate, non per acquistare autobus elettrici, ma per foraggiare un ‘affare’ presentato come esempio di “trasporto sostenibile” che, però, di sostenibile non ha nulla, se è vero che è insostenibile sul piano economico e finanziario (il fatto che l’AMA sia andato a battere cassa alla Regione lo dimostra) e ha moltiplicato i problemi del traffico automobilistico cittadino.

Si tratta – lo ribadiamo ancora una volta – di appena 15 km di Tram che servono, sì e no, l’1% della popolazione: un Tram che, durante tante, troppe ore del giorno viaggia quasi vuoto.

Ora per tenere in piedi questo Tram – che di certo per qualcuno è sicuramente una ‘bella cosa’ – la Regione dovrebbe togliere i soldi – per esempio a ex Province e Comuni – per foraggiare chissà chi…

Interessante una dichiarazione di ieri della parlamentare regionale e consigliere comunale a Palermo, Marianna Caronia:

“Sono assolutamente favorevole a sostenere il trasporto pubblico a Palermo e l’AMAT, ma questo non può avvenire destinando al Tram una parte dei soldi oggi usati per il trasporto pubblico locale in tutta la Sicilia. Anche perché se lo permettessimo sarebbe un modo per incentivare, di fatto, la realizzazione di nuove linee su rotaia a Palermo con gli effetti devastanti che abbiamo già denunciato soprattutto per l’area del centro lungo l’asse De Gasperi-Libertà”.

E qui Marianna Caronia dà un’altra notizia: per foraggiare il Tram di Palermo si dovrebbero togliere risorse alle autolinee e alle altre Aziende di trasporto della Sicilia: una proposta che farà veramente piacere all’AST, ai titolari delle autolinee e, soprattutto ai Comuni di Catania e Messina…

Non sappiamo come finirà questa ennesima storia di sprechi di denaro pubblico. Proveremo a tenervi informati per sputtanare i deputati regionali che, nella commissione Ambiente dell’Ars e nello stesso Parlamento dell’Isola, voteranno in favore degli eventuali piccioli mansi al Tram di Palermo…

A proposito, ma i 20 deputati del Movimento 5 Stelle cosa pensano di questa storia?

 

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