Formazione, manifestazione dell’USB: ma Gli Irriducibili e i COBAS non aderiscono

18 dicembre 2018

Di fatto, i tre soggetti che, in questi anni hanno tenuta viva la battaglia sociale contro la malapolitica siciliana responsabile della ‘Macelleria sociale’ nella Formazione professionale siciliana – USB, COBAS e Gli Irriducibili della Formazione professionale – sono oggi divisi. E questa non è una bella notizia (ci guadagnano solo i ‘predoni’ che hanno in mano la Sicilia). Intanto il 22 dicembre manifestazione organizzata dall’USB

In un clima di divisioni tra sindacati e associazioni che rappresentano il tormentato mondo dei lavoratori della Formazione professionale licenziati l’Unione Sindacale di Base (USB) siciliana annuncia una manifestazione che si terrà il 22 dicembre a Palermo.

La manifestazione di protesta non è annunciata da un comunicato congiunto tra quelli che sono stati, in questi due anni, i protagonisti delle battaglie sociali: il comunicato, infatti, porta solo la firma del “Coordinamento-Nazionale USB-Sicilia Sandro Cardinale“.

Mancano le firme dei rappresentanti de Gli Irriducibili della Formazione professionale e dei COBAS (le altre sigle sindacali, nel mondo della Formazione siciliana, non godono di grande fiducia tra i circa 8 mila lavoratori licenziati: anzi).

Tra l’altro, appena qualche giorno fa, si è dimesso, lasciando l’USB, Costantino Guzzo, grande animatore di manifestazioni di protesta. Insomma, la situazione, tra i disoccupati di questo settore, non è rosea (anche perché gli enti che sono subentrati alle passate gestioni stanno procedendo a nuove assunzioni). Ed è ancora presto per capire che linea terrà il nuovo dirigente generale del dipartimento, Salvo Taormina, che prenderà il posto, tra pochi giorni, di Gianni Silvia.

“La Formazione regionale Siciliana, in piazza, per denunciare l’assoluta indifferenza della politica regionale – si legge nel comunicato dell’USB -. Il presidente Musumeci a un anno dal suo insediamento non è stato incisivo nell’affrontare la questione formazione, a parte quella nota mandata al Ministro Di Maio, a seguito dell’incontro tenutosi con una delegazione della USB, gli Irriducibili della F. P. e EX Sportellisti Liberi, dove il ministro ha dato ampia disponibilità alla risoluzione della vertenza”.

Insomma, l’USB attacca il presidente della Regione, Nello Musumeci.

“La vertenza – si legge nel comunicato dell’USB – non può essere risolta solo dal Governo nazionale, né tantomeno solo dal Governo regionale. Le due istituzioni interessate devono interagire fra loro e assumersi ognuno per la loro parte le dovute responsabilità. Musumeci che fa bilanci sulle sue attività rimane assolutamente indifferente al dramma sociale delle migliaia di siciliani e siciliane facenti parte della Formazione professionale: questo è inammissibile, deve prendere posizioni chiare e inequivocabili”.

L’USB sottolinea che, “da cinque anni, i lavoratori sono in uno stato di abbandono totale e tali condizioni hanno dato luogo a una serie di spiacevoli eventi: tanti suicidi, troppi tentati suicidi, per non parlare delle centinaia di patologie provocate dal profondo stato di frustrazione e dalle famiglie devastate”

Per l’USB c’è un responsabile “che identifichiamo nella persona del Presidente Musumeci”.

“Ancorché insediatosi sulle macerie dei suoi predecessori – si legge nel comunicato – il presidente Musumeci non ha dato alcun segnale di cambiamento: al contrario, è in perfetta continuità con i suoi predecessori. È per questo motivo che la USB Formazione parteciperà alla grande mobilitazione del 22 dicembre, dove saranno interessate tutte le varie criticità territoriali, con tre parole d’ordine: REDDITO, LAVORO, DIRITTI”.

 

 

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