ARPA, i grillini, alla buon’ora, scoprono che nelle nomine qualcosa non va…

13 dicembre 2018

Dopo poco più di un anno di silenzi la politica siciliana torna ad accendere i riflettori sulla “Repubblica indipendente dell’ARPA Sicilia”, entità amministrativa che si amministra da sé, tra assunzioni & promozioni tanto al chilo. Dopo una mozione presentata lo scorso anno (poi caduta nel ‘dimenticatoio’), i grillini dell’Ars hanno presentato un’interrogazione

Meglio tardi che mai, si diceva una volta. Adagio che, almeno per le avventure dell’ARPA Sicilia (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale), vale per i parlamentari del Movimento 5 Stelle all’Ars che vanno riscoprendo il gusto dell’opposizione.

I grillini denunciano che dieci assunzioni, o giù di lì, sarebbe state effettuate in modo irregolare. da qui un’interrogazione per chiedere ‘lumi’ al Governo regionale retto da Nello Musumeci e un esposto alla Corte dei Conti.

Ma cosa denunciano i deputati del Movimento 5 Stelle a Sala d’Ercole? Assunzioni di impiegate a tempo determinato “nelle attività legate alla conduzione e gestione delle unità navali oceanografiche a disposizione di ARPA Sicilia”.

Stefania Campo, parlamentare regionale, nota, come leggiamo sul Giornale di Sicilia on line, “la mancata pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana, anche per estratto, del decreto del direttore generale dell’ARPA del 31 luglio scorso con cui l’Ente manifestava l’avviso di interesse. La pubblicazione è stata fatta solo sul sito dell’Agenzia”.

La deputata “denuncia che con successivi decreti – leggiamo sempre nel Giornale di Sicilia – era stata nominata la commissione esaminatrice e approvate la selezione e le relative graduatorie, nonché l’immediata immissione in servizio di 12 collaboratori per la durata di quattro mesi (scadenza il 31/12/2018) e per una spesa complessiva di poco più di € 120 mila euro2.

“Tutto ciò – afferma Stefania Campo – nonostante il Collegio dei revisori dei conti di ARPA avesse ampiamente manifestato, e verbalizzato, forti perplessità su tale reclutamento. In particolare il collegio dei revisori contestava che il decreto del direttore generale facesse riferimento a documentazione contabile inopportuna, contestava pure la mancata compatibilità con le norme vigenti e che non apparisse per nulla evidente il fabbisogno di personale. Veniva inoltre contestata la mancata indicazione dell’assegnazione di risorse finanziarie”.

“Il Collegio – continua Campo – ha messo pure in evidenza come la pubblicazione delle graduatorie sul sito dell’Arpa fosse avvenuta con estremo ed ingiustificabile ritardo e che l’atto del direttore decretasse, stranamente, anche l’immediata immissione in servizio dei 12 collaboratori, nonostante non fosse indicata in oggetto. Per tali motivazioni certificava, nel verbale n. 23 del 27 settembre scorso, che anche l’esercizio di controllo della regolarità amministrativa e contabile non appariva esser stato garantito con dovizia e necessario scrupolo”.

“Nell’interrogazione che abbiamo presentato – aggiunge la deputata- facciamo rilevare come ARPA Sicilia, paradossalmente, abbia revocato tutti i bandi di concorso approvati il 30 agosto scorso a causa di criticità di gran lunga molto meno gravi ed evidenti di quelle evidenziate. Tra questi bandi è stato ritirato anche quello che, grazie ad un nostro emendamento approvato con l’ultima in Finanziaria, consentiva all’ARPA di potenziare il suo organico”.

Bandi revocati, altri bandi che vanno avanti, assunzioni clientelari. Per I Nuovi Vespri non si tratta di novità. E, volendo, non è un novità nemmeno per i grillini dell’Ars che lo scorso anno, a settembre, hanno presentato una mozione che, in effetti, poi è stata un po’ abbandonata.

Noi lo scorso anno abbiamo dato ampio risalto a tale mozione (COME POTETE LEGGERE QUI). Solo che poi questa battaglia, lo ribadiamo, è stata un po’ tralasciata dalla politica.

Lo scorso anno, il 25 settembre, scrivevamo:

“L’ARPA Sicilia è diventata la mecca delle nomine. Non hai i titoli? Futtitinni! Si applica a umma umma una legge ‘magica’, fino ad oggi anche a prova di Corte dei Conti: l’articolo 15 septies del D.lgs 502/92. Sei un semplice funzionario? E voilà: diventi dirigente! Se in conflitto di interessi? Beviamoci su un bel bicchiere di vino. Ma a quanto pare i revisori dei conti dell’ARPA non vogliono brindare…Il testo integrale della mozione all’Ars dei grillini nella quale si chiede la revoca della nomina del direttore generale dell’ARPA”.

Oggi i grillini riprendono quanto scritto dai revisori dei conti. Ribadiamo: meglio tardi che mai. Chissà, magari andando avanti verranno fuori altri fatti ben più ‘sostanziosi’: per esempio, le nomine dei dirigenti ARPA diventati tutti direttori e, oltre al ‘caso’ del direttore generale, anche la nomina del direttore amministrativo: giusto per fare chiarezza sulla sua qualifica di dirigente. Magari si parlerà anche del direttore tecnico. Chissà.

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