Sul ‘caso’ Luigi Di Maio ormai PD e Forza Italia fanno solo ridere/ MATTINALE 207

30 novembre 2018

Mai come in questo momento PD e Forza Italia dovrebbero fare la scelta giusta, applicando una celebre frase di Woody Allen, sostituendosi alla parola “umanità” (il chiarimento alla fine dell’articolo: però non leggetelo subito, sennò vi perdete il ridicolo in cui è scaduta la polemica su Luigi Di Maio) 

Le notizie sono due. La prima è che Forza Italia sta scomparendo. La seconda è che il PD si sta spaccando, con Matteo Renzi in uscita pronto a fondare un nuovo partito che potrebbe presentarsi già alle elezioni europee e prendere il 12%, stando a un sondaggio dell’Emg (COME POTETE LEGGERE QUI).

Sta succedendo una cosa paradossale: i due partiti che, ancora oggi, controllano il vero potere in Italia (rapporti con la UE, TV e denaro) perdono consensi e – nel caso del PD – si dividono.

Così, non sapendo che fare, i vari poteri e sottopoteri di Berlusconi e del PD si sono gettati come lupi affamati sul ‘caso’ del vice Presidente del Consiglio, il grillino Luigi Di Maio. Non potendolo attaccare direttamente, perché contro di lui non hanno nulla, se la stanno prendendo con suo papà, sembra anche contro la mamma e, tra qualche giorno, anche con gli zii, con i nonni e, forse, troveranno qualcosa sui bisnonni.

Andando di questo passo le tv di Berlusconi dovrebbero arrivare presto a Garibaldi e al probabile ruolo avuto dagli avi di Luigi Di Maio nello svuotamento delle ‘casse’ del Banco di Napoli da parte dei garibaldini…

Ironia a parte, ciò che colpisce nella grottesca polemica montata contro Luigi di Maio è il limite del ridicolo che ormai è stato abbondantemente superato.

In un Paese dove il lavoro nero interessa un milione e mezzo di persone (e forse la stima è in difetto, perché non tiene conto dei danni che prodotto negli ultimi mesi l’applicazione del CETA, il folle trattato commerciale internazionale tra Unione Europea e Canada), andare a fare le ‘pulci’ a un piccolo imprenditore del Napoletano (per l’appunto il papà di Luigi Di Maio) per una storia di otto anni fa è ridicolo.

Ora hanno trovato pure ‘pezzi’ di immobili abusivi targati famiglia Di Maio. Pensate un po’ costruzioni abusive nel Napoletano. Una novità…

A Napoli e dintorni ci sono milioni di persone che vivono a due passi dal Vesuvio, in un’area ad elevatissimo rischio: e cosa fanno i manutengoli del PD e di Berlusconi? ‘Denunciano’ i manufatti abusivi della famiglia Di Maio!

Qui siamo ben oltre il ridicolo!

Però sarebbe un errore non comprendere il dramma di Berlusconi, dei dirigenti del PD e di chi gli tiene ‘bordone’. Apparentemente gli attacchi a Luigi Di Maio, a suo papà e, tra un po’, anche ai suoi avi sembrano una manifestazione di forza. In in realtà, sono manifestazioni di drammatica debolezza politica.

Mettevi nei panni di Berlusconi. E’ uno degli uomini più ricchi del mondo. E’ riuscito a ‘convincere’ due, forse tre generazioni di ex comunisti italiani a non far approvare una legge sul conflitto di interessi. E’ uscito sempre indenne da boccaccesche storie di alcove. Condannato, è persino stato riabilitato.

Come il protagonista di una celebre poesia di Edgar Lee Masters, controlla potenti mezzi d’informazione, ma… Ma pur avendo tutto, la gente non gli va più dietro. Tiene in piedi un partito – Forza Italia – che ogni giorno il capo della Lega, Salvini, si va mangiando…

Così, più per disperazione che per convinzione – magari su input dell’Unione Europea dell’euro che ha in odio i populisti – attacca i grillini e, in particolare, Di Maio. Per ottenere che cosa? Nemmeno lui lo sa.

E che dire del PD? Dal 40% è passato al 18%. E adesso si profila pure la scissione renziana. Quanto fa diciotto diviso due? Ma ve l’immaginate il ‘Grande’ PD, il partito erede del ‘Grande Pci’ e della ‘Grande’ sinistra DC ridotto in due tronconi da meno del 10% a testa?

Sono disperati, i dirigenti del PD. Se Berlusconi ha i soldi e le Tv, loro, i dirigenti del PD, sono pur sempre gli interlocutori di quello che resta dell’asse PPE-PSE che ancora oggi governa l’Unione Europea.

Il PD di Renzi – questo bisogna riconoscerlo – ha fatto tutto quello che l’Unione Europea gli ha comandato di fare: l’attacco ai diritti dei lavoratori, il Jobs Act, la ‘Buona scuola’, la ‘svendita’ dell’Italia a pezzi (sono riusciti persino a vendere anche un tratto di mare compreso tra la Sardegna e la Liguria).

Di suo, il PD di Renzi, ci ha messo l’abbandono del Sud: memorabile la dichiarazione dell’allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, che scippava al Mezzogiorno i fondi per ferrovie dicendo che al Sud è impossibile investire perché ci sono le “rocce”…

Come Forza Italia, anche il PD sta affondando, con una scissione che sembra sempre più vicina. Sono due Titanic che aspettano i rispettivi blocchi di ghiaccio dove andare a sfracellarsi. Ma nella disperazione blaterano:

“Di Maio venga in Aula a spiegare…”.

Non sappiamo cosa dovrebbe spiegare Di Maio, ma sappiamo, invece, cosa dovrebbero fare Berlusconi e i ‘capi’ di ciò che resta del PD. Dalla seguente frase tratta da Effetti collaterali di Woody Allen dovrebbero sostituire la parola “umanità” con PD e Forza Italia:

“Oggi, più che mai in qualsiasi altra epoca storica, l’umanità si trova a un bivio. Una strada conduce alla disperazione più assoluta; l’altra, alla totale estinzione. Preghiamo il cielo che ci dia la saggezza di fare la scelta giusta”.

Coraggio, amici del PD e di Forza Italia, fate la scelta giusta. Fatelo per l’Italia…

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