Le strade franano, i fiumi esondano, si muore, ma l’assessore Falcone vuole il Ponte sullo Stretto

11 novembre 2018

La Sicilia senza né capo, né coda. La Sicilia che, invece di occuparsi e preoccuparsi di quello che succede – nelle ultime ore Mazara del Vallo allagata, danni enormi – pensa ai ‘Grandi progetti’. Così torna lo spettro del Ponte sullo Stretto di Messina. Questa è la Sicilia governata da Nello Musumeci, Gianfranco Miccichè e dal ‘geniale’ assessore Marco Falcone. Quest’ultimo dove l’hanno trovato?

“Il governo Musumeci sarà in prima linea nel ribadire la necessità improcrastinabile e strategica della costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina”.

Parla l’assessore regionale delle Infrastrutture, Marco Falcone, in una dichiarazione che leggiamo su Live Sicilia.it

L’assessore accoglie l’invito giunto dalla Rete civica delle Infrastrutture per il Mezzogiorno. Nella Città dello Stretto alle prese con i ‘buchi’ di bilancio e con l’immondizia non raccolta per le strade la priorità torna ad essere il Ponte sullo Stretto di Messina, cavallo di battaglia di Berlusconi nel 2001.

Ecco pronto un bel convegno su “Ponte: sviluppo e lavoro”. Se ne parlerà il prossimo 19 gennaio 2019. Ci saranno governanti nazionali e siciliani.

“Saremo presenti – dice Falcone – per porre ancor di più il governo nazionale davanti a un bivio: puntare finalmente sugli investimenti infrastrutturali a Sud e in Sicilia, abbandonando i diktat dell’ideologia, oppure lasciare la nostra Isola a un destino di arretratezza e ancor maggiore isolamento”.

Ancora su Live Sicilia:

“Lo Stato deve dirci chiaramente – dice l’assessore Falcone – cosa vuole fare, non solo sul tema Ponte, ma anche sul resto delle opere pubbliche cruciali per la Sicilia come la Ragusa-Catania e il completamento della Siracusa-Gela. Ho già ribadito in più sedi che la Regione, qualora fosse necessario, è pronta a fare la sua parte cofinanziando ulteriormente entrambe le arterie nell’auspicio, però, che lo Stato non rimanga indifferente al completamento della infrastrutturazione siciliana. Nei prossimi giorni chiederemo un incontro con il ministro Danilo Toninelli per comprendere concretamente le volontà del Governo nazionale”.

Un incontro non per parlare dei fiumi e dei corsi d’acqua senza manutenzione che inondano città e campagne, ma per parlare di ‘Grandi opere’.

Un incontro non per parlare delle nove ex Province siciliane che stanno fallendo, con l’incognita delle strade provinciali sempre più abbandonate, degli edifici scolastici senza manutenzione, degli studenti disabili senza trasporto pubblico, ma per parlare delle ‘Grandi opere’.

Un incontro non per parlare di una Regione siciliana in crisi finanziaria, che dovrà trovare – non si sa come – 2 miliardi di euro per il 2019, ma per parlare di ‘Grandi opere’, Ponte sullo Stretto in testa.

Che speranze ha la Sicilia governata da questi personaggi?

Foto tratta da bronte118.it 

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