Sul Titanic

Un anno di Governo con Nello-Nullo: e il naufragar m’è amaro in questo mare di Sicilia…

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Ragazzi, che fatica portare Nello-Nullo Musumeci a Palazzo d’Orleans, sede del Governo siciliano. Portato in spalla da Gianfranco Miccichè, Raffaele Lombardo, i cuffariani, gli ‘Impresentabili’. Però ne è valsa la pena, perché risultati si vedono: a parte il default non dichiarato della Regione, Comuni e Province in fallimento, le inondazioni, la sanità allo sbando e l’economia a picco tutto procede bene…

In questi giorni la Sicilia in festa inneggia al primo anno di governo del Nello-Nullo, al secolo Sebastiamo Musumeci, eletto presidente della Regione più sventurata d’Italia il 5 novembre 2017.

Grazie all’accozzaglia politica più eterogenea – Forza Italia di Gianfranco Miccichè, ex An, cuffariani, lombardiani, ‘Impresentabili’ e varie ed eventuali – accozzaglia divisa su tutto, ma unita graniticamente nel fine di pappare, pappare, pappare, tutto procede.

Grazie ai 100.000 (centomila!) voti di “Diventeràbellissima”, il giocattolino politico di Musumeci che ha usurpato una frase piena di speranza: parole che oggi suonano tragicamente ironiche e beffarde.

Grazie a un giudice, sulla correttezza del cui operato sta indagando la stessa magistratura, visto che non ha consentito l’accesso ad alcuni atti che, se esibiti in giudizio, avrebbero provocato un terremoto: una candidata presente nella lista provinciale presentata in modo irregolare è stata inserita anche nel listino di Musumeci: fuori questa candidata, sarebbe venuto meno anche il listino e addio presidenza della Regione per Musumeci!

Grazie anche al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Sicilia, che ha respinto il ricorso avverso l’elezione di Musumeci perché sarebbe stato presentato con un giorno di ritardo: un pronunciamento pilatesco che ha evitato il ‘dispiacere’ di dovere dichiarare decaduto il Nullo-Nello, togliendosi dagli impicci.

Le cose giuste, amiche ed amici. Ce n’è voluta di fatica per portare Nello-Nullo a Palazzo d’Orleans. Ma i sacrifici di tanti sono stati premiati ad usura dai risultati ‘eccezionali’ raggiunti dal Nostro, che in un solo anno ha cambiato la Sicilia.

Ma questa è un’altra storia.

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