I danni dell’alluvione: l’abbandono del territorio che non dispiace alla mafia

8 novembre 2018

I danni provocati dal maltempo: oltre ad esserci un problema politico c’è un problema legato alla criminalità organizzata, la mafia, in quanto i primi a beneficiarne sono proprio loro, i quali, mascherandosi dietro questa o quella ditta, si aggiudicano gli appalti pubblici, effettuando i lavori malamente e non provvedendo ad alcuna manutenzione nel caso vi sia necessità

di Mario Danny Messinese

Ravanusa – Qualche giorno fa ho preso l’autobus diretto a Palermo. Nel corso del viaggio ho rivolto la mia attenzione fuori dal finestrino e non ho potuto fare a meno di osservare il terrificante scenario dell’ambiente circostante. La terribile catastrofe causata dal maltempo ha messo in ginocchio la nostra Sicilia.

Strade dissestate, alberi caduti e lasciati nelle prossimità delle carreggiate e, come se non bastasse, una raccolta considerevole d’acqua concentrata nel mezzo della strada, una sorta di diga stradale.

Amareggiato, ho distolto lo sguardo e ho ripreso a leggere il libro del magistrato Nino Di Matteo, Il patto sporco. Leggendo mi sono reso conto di quanto tali problemi siano ancora oggi così attuali, così intrinseci nel sistema. Tutto ciò mi ha dato una maggiore consapevolezza di quella che è la realtà della nostra terra.

Una persona una volta mi disse che la Sicilia è paragonabile ad una bella donna vestita male. Ebbene, credo che non si possa trovare una definizione più adeguata. È inaccettabile che, in seguito al maltempo, le conseguenze siano state quelle a cui abbiamo assistito.

Personalmente ritengo che, alla base, oltre ad esserci un problema politico vi sia un problema legato alla criminalità organizzata, la mafia, in quanto i primi a beneficiarne sono proprio loro, i quali mascherandosi dietro questa o quella ditta, si aggiudicano gli appalti pubblici, effettuando i lavori malamente e non provvedendo ad alcuna manutenzione nel caso vi sia necessità.

Mi pare alquanto scontato dire che venendo meno la prevenzione si avvia un meccanismo di speculazione assai allarmante.

Lo Stato deve assumersi le proprie responsabilità, e deve farlo iniziando col dire quali sono stati gli errori commessi, perché solo sulla base di ciò possiamo evitare molti errori del passato.

Dobbiamo fare in modo che la mala-storia non si ripeti.

Dobbiamo risvegliare le nostre coscienze affinché vi sia un futuro certo e degno!

Foto tratta da si24.it

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