Palermo, immondizia e strade a pezzi: nasce un’associazione per tutelare i cittadini

31 ottobre 2018

L’associazione si chiama “Io mi rifiuto Palermo”. La presiede l’avvocato e commercialista, Ignazio De Luca. Ne fanno parte professionisti. Obiettivo: intentare le azioni di rimborso della TARI e della TASI dagli anni di imposta dal 2014 al 2017. C’è anche il problema delle strade e dei marciapiedi che cadono a pezzi

Certe volte basta un piccolo atto per smascherare l’inconsistenza della politica e, nel caso in questione, di chi, a Palermo, in Consiglio comunale, fa opposizione (o quasi). Il tema è quello del fallimento della raccolta e della gestione dei rifiuti. Avrebbero dovuto essere le opposizioni a difendere i cittadini da chi gli fa pagare una Tassa per i rifiuti (TARI) piuttosto ‘salata’ senza svolgere un servizio adeguato. Per non parlare delle strade cittadine scassate. Ma su questi argomenti concreti le opposizioni di Palazzo delle Aquile non ci sono. Così il tema lo sta affrontando un’associazione che si chiama Io mi rifiuto Palermo. Vediamo di che si tratta.

“E’ un’associazione – spiega Ignazio De Luca, avvocato e commercialista, che ne è il presidente – composta da cittadini liberi, apartitica e composta anche da professionisti, con il fine precipuo di intentare le azioni di rimborso della TARI e della TASI dagli anni di imposta dal 2014 al 2017 per non avere il Comune di Palermo garantito, in tutti questi anni, un efficiente servizio di raccolta e gestione degli stessi, oltre ad una regolare ed ordinaria manutenzione delle strade e dei marciapiedi, come stabilito dalla corte di Cassazione, la quale ha recentemente stabilito un abbattimento del 60% dell’ammontare totale annuo di tali imposte nel caso di conclamato disservizio”.

Per la cronaca, anche la Commissione tributaria di Roma si è pronunciata sul problema immondizia raccolta solo in parte. Ed è stata proprio tale Commissione tributaria a riconoscere l’abbattimento del 50% della TARI (COME POTETE LEGGERE QUI).

De Luca spiega che la Suprema Corte ha previsto di sottoporre a tassazione e di pagare il 40% della sorte capitale dell’ammontare annuo, a causa dei conclamati disservizi che oggi hanno portato al dissesto del Sistema delle discariche, oltre ad una condizione pietosa della viabilità stradale e pedonale.

In effetti, le strade di Palermo versano in uno stato di degrado che è sotto gli occhi di tutti. E questo avviene nonostante le strisce blu nei parcheggi, la Zona a Traffico Limitato (ZTL) e gli autovelox.

Tornando ai rifiuti, poi, i disservizi sono ormai la regola. In teoria, a palermo dovrebbe esserci, in tante aree della città, la raccolta differenziata. In realtà, c’è una grande confusione e un’impropria commistione tra chi gestisce la discarica di Bellolampo e chi gestisce la raccolta differenziata dei rifiuti.

“L’associazione ha come scopo e finalità sociale anche l’obiettivo di collaborare con il Comune di Palermo e la Regione siciliana in tema di raccolta e gestione dei rifiuti, segnalando, senza remore, i disservizi, ma anche l’inciviltà dell’utente che non rispetta le regole stabilite per il corretto conferimento negli orari programmati”.

L’Associazione Io mi rifiuto Palermo comunica che, per qualsiasi comunicazione o volontà di iscrizione, si può inviare una email all’indirizzo ordinario di posta elettronica associazioneiomirifiutopalermo@gmail.com

 

 

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