terza pagina/ 5 Ottobre 1944: alle donne francesi il diritto di votare

5 ottobre 2018
La nostra rubrica dedicata alle pillole culturali: gli incipit tratti dai grandi romanzi, gli aforismi di scrittori e filosofi, i siciliani da non dimenticare, gli anniversari di fatti storici noti e meno noti, la Sicilia dei grandi viaggiatori, i proverbi della nostra tradizione e tanto altro ancora. Buona lettura

 

terza pagina

(a cura di Dario Cangemi)

 

Incipit

Un classico buongiorno. O, se preferite, un buon giorno ricordando un grande romanzo. Il modo migliore di iniziare una giornata: l’incipit di un grande libro. Se lo avete già letto sarà un bel ricordo. Se no, potrebbe invogliarvi alla lettura.

«E poi quando cominciamo a nasconderci agli altri, è segno che abbiamo paura di divertirci troppo. È una malattia a sé. Bisognerebbe sapere perché ci ostiniamo a non guarire dalla solitudine».

Louis Ferdinand Céline, “Viaggio al termine della notte”, 1932

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Pensieri sparsi

L’aforisma, la sentenza, sosteneva Nietzsche, sono le forme dell’eternità. L’aforisma é paragonato dal filosofo tedesco alle figure in rilievo, che, essendo in-complete, richiedono all’osservatore di completare ‘’col pensiero ciò che si staglia davanti’’.

’Il dolore è ancor più dolore se tace’’.

Giovanni Pascoli

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Siciliani notevoli da ricordare

Ricordiamo oggi Roberto Sava, medico, filosofo, naturalista e letterato siciliano.  Lavorò per 15 anni come medico e nel 1864 gli venne conferita l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine dei SS.Maurizio e Lazzaro su proposta del Ministero dell’Agricoltura; collaborò inoltre alla quarta e quinta edizione della Nuova Enciclopedia Popolare Italiana.

Ha scritto circa 95 libri e il suo libro Sui pregi e Doveri dei medici, pubblicato nel 1845, è stato tradotto e pubblicato nello stesso anno in lingua inglese. Dopo la morte, il suo paese natale, Belpasso, ha dedicato al suo ricordo la biblioteca comunale, istituita nel 1989; è intitolato al suo nome, inoltre, un premio di laurea.

Eventi e fatti storici

E’ il 5 ottobre del 1944. In Francia viene per la prima volta concesso il voto alle donne. Si tratta di un traguardo importante e fondamentale per la storia del paese d’oltralpe, benché non sia stato il primo a concedere il suffragio universale. Già da qualche anno, infatti, le donne potevano esprimere il proprio voto durante le elezioni politiche di diversi paesi: Finlandia, Norvegia, Danimarca, Irlanda, Russia, Germania, Svezia, Austria, Ungheria, Cecoslovacchia, Regno Unito, Spagna e Turchia. I movimenti a favore della concessione del diritto di voto alle donne erano già iniziati nell’800, per poi svilupparsi nel corso del primo ‘900.

A fare da propulsore per l’ottenimento del suffragio universale è stata la guerra, in particolare il secondo conflitto mondiale, durante il quale le donne hanno iniziato a dover assolvere a nuovi compiti, in sostituzione dei molti uomini impegnati in guerra.

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Viaggiatori in Sicilia

Se il viaggio è desiderio di conoscere l’altro e, al tempo stesso, possibilità di riconoscere se stessi. E’ affascinante notare come la Sicilia rappresenta per chi non vi è nato un’attrazione irresistibile, calamitando fantasie e immaginari dei viaggiatori stranieri che, forti della propria identità, vengono in Sicilia per capirne la conclamata diversità e forse trovano per lo più quello che credevano di voler trovare secondo la loro formazione, i loro desideri. In passato, l’identità univoca dei centri da cui provenivano i viaggiatori, bagaglio e ideale di cultura di cui erano portatori e di cui cercavano conferma in Sicilia, si è scontrata con l’identità plurale dell’isola in cui giungevano, quella pluralità tipica delle periferie e pure delle dimore di frontiera, con il loro intreccio di genti e di culture.

Uno dei maggiori architetti del neoclassicismo tedesco, Karl Friedrich Schinkel, nel 1803 si recò, come era d’uso tra molti artisti e letterati a lui contemporanei, in Italia. Visitò Trieste, raggiunse Venezia e da qui Roma, poi Napoli e infine la Sicilia. Nel corso del suo viaggio dimostro’ interesse per i monumenti dell’antichità classica, ma anche per l’architettura rurale e per quella medievale. Questo primo soggiorno in Italia e in particolare in Sicilia significò per Schinkel un importante periodo di formazione che influenzò tutta la sua opera. Particolarmente famoso fu il Panorama di Palermo a 360 gradi per una circonferenza di 27 metri ed esposto in un padiglione in legno eretto a tale scopo.

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Rapporti tra scrittori e la Sicilia

Quando pensiamo alla Sicilia, inevitabilmente i ricordi personali si sovrappongono alle descrizioni letterarie, così come i fatti di attualità si intrecciano con le fantasie mitologiche e il folklore si confonde con i luoghi comuni, suggerendo all’immaginazione percorsi alternativi.

“Incredibile è l’Italia: e bisogna andare in Sicilia per constatare quanto è incredibile l’Italia.”

Leonardo Sciascia

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La scuola poetica siciliana

La scuola poetica siciliana è la prima forma di letteratura laica in Italia. Suo promotore fu l’Imperatore Federico II di Svevia. Questa scuola vide il suo apice tra il 1230 e il 1250. Nacque come una poesia di corte, infatti autori dei più noti sonetti sono lo stesso Federico II e membri della sua corte quali Pier delle Vigne, Re Enzo, figlio di Federico, Rinaldo d’Aquino, Jacopo da Lentini (funzionario della curia imperiale), Stefano protonotaro da Messina…La lingua usata era il siciliano o meglio il siculo-appulo.

’La mia vit’è si fort’e dura e fera

ch’eo non posso né viver né morire,

anzi distrug[g]o come al foco cera

e sto com’on che non si pò sentire;

escito son del senno là uv’era

e son incuminciato ad infollire;

ma ben mi poria campare

quella per cui m’avene

tutto questo penare:

per ben amar – lo meo cor si ritene.’’

La mia vit’ è si fort’ e dura e fera

Guido delle Colonne

XIII secolo

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