Palermo sempre più allagata. E il sindaco che fa? Discute di poltrone…

26 settembre 2018

Eh sì, l’acqua li bagna e il vento li asciuga: nel senso che le piogge – anche se normali – ormai a Palermo sono tutti “nubifragi”, visto che gli allagamenti sono ormai una costante. La manutenzione è quella che è e l’amministrazione comunale di Leoluca Orlando non può certo occuparsi di tali facezie. Meglio un bel rimpasto della Giunta. L’ironia di Silvano Riggio 

A Palermo, ormai, ogni pioggia è un “nubifragio”. E mentre gli allagamenti si susseguono a ritmi continuo, mentre l’immondizia rimane nelle strade (con buona pace della raccolta differenziata dei rifiuti), mentre il Tram continua a girare vuoto per tante ore del giorno, mentre la situazione finanziaria del Comune si avvita su se stessa, di cosa si occupano il sindaco della città, Leoluca Orlando, e la sua Giunta? Di poltrone!

Dicono che bisogna cambiare tre assessori comunali. In primo luogo c’è da capire che ‘magheggi’ servono per tirare a campare con il Bilancio. Sembra che sia in arrivo un ‘mago’ della contabilità pubblica. Obiettivo: un’ulteriore ‘spremitura’ dei cittadini.

E quando si parla di ‘spremitura’, beh, non si può fare a meno di parlare di una Zona a Traffico Limitata (ZTL, che è illegittima perché è stata istituita in violazione di una legge regionale (COME POTETE LEGGERE QUI), ma rimane perché siamo a Palermo, dove tutto è possibile (non troviamo altra spiegazione).

Ebbene, la ZTL non ha dato i frutti sperati. E allora? E allora è probabile che arrivi un nuovo esperto di traffico. Con la speranza di sperimentare qualche ‘spremuta’ di cittadini: insomma dovrebbe arrivare un nuovo assessore al Bilancio.

E poi? C’è da sistemare la questione Rifondazione comunista di Palermo. Il partito – pur avendo avuto la ‘certificazione’ della ‘renzianità’ del sindaco Orlando – ormai iscritto anche al PD – è rimasto a sostenere l’amministrazione comunale.

Insomma, Giusto Catania e compagni appoggiano una Giunta renziana politicamente ‘aggratis’? Via, ora che c’è il rimpasto una mezza poltrona potrebbe anche toccare ai ‘comunisti’. E, del resto, sarebbe ben meritata, visto che Rifondazione di Palermo è rimasta attaccata al carro di Orlando sia quando il sindaco di Palermo, alle elezioni regionali siciliane dello scorso anno, ‘spatuliava’ con Matteo Renzi a Palermo in sostegno della candidatura del rettore dell’università del capoluogo dell’Isola, Fabrizio Micari, sia quando Orlando ha candidato, alle elezioni politiche dello scorso 4 marzo, Fabio Giambrone.

E proprio di quest’ultimo si parla i queste ore, come di un possibile doppio ruolo di assessore e vice sindaco.

Intanto sulla propria pagina Facebook il professore Silvano Riggio, docente di Ecologia all’università di Palermo, ironizza sugli allagamenti in città:

“Sull’onda dei grandi regnanti del passato, il Sindaco, amico di S. Rosalia alzando le braccia al cielo ha lanciato l’invocazione di Luigi XV: APRES MOI LE DELUGE! – trad. per chi non conosce il portoghese: DOPODIMEILDILUVIO. – Lo ha detto anche in tedesco: NACH MIR DER STROEMENDER! La Santuzza lo ha acoltato e il diluvio è arrivato puntuale. Solo che ha anticipato: l’ha mandato mentre c’è ancora lui. Speriamo che non invochi la peste, perché in questo caso forse S. Rosalia avrebbe esaurito le sue scorte di miracoli e non ci salva più nessuno”.

Foto tratta da meteolive

 

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