Flat tax, ‘pace fiscale’,secessione dei ricchi: come fanno Grillo e Di Maio a non accorgersi che Salvini li sta gabbando?

24 settembre 2018

Lo scrittore pugliese Raffaele Vescera fa notare che tutti i provvedimenti adottati dal Governo e quelli che dovrebbero essere ancora adottati favoriscono il Nord. In questo articolo trovate l’elenco delle iniziative con le quali Salvini sta ‘incaprettando’ (politicamente parlando, s’intende) il Movimento 5 Stelle. In queste ore è arrivata anche un’ONG carica di migranti che darà al ‘capo’ della Lega altra notorietà…

Tutto il programma dell’attuale Governo nazionale, per la parte che riguarda la Lega di Matteo Salvini, parla il linguaggio del e fa gli interessi del Nord. Parola dello scrittore pugliese, Raffaele Vescera. Parlano i fatti. Vediamoli, ad uno ad uno, per grandi linee.

Cominciamo con la Flat tax, Irpef al 15% per redditi alti, che in gran parte concentrati nel Nord Italia. Alla fine, conti alla mano, sono miliardi di euro che verranno sottratti allo Stato per restare al Nord. Quanti sono, infatti, gli imprenditori e, in generale, gli abitanti del Sud che potrebbero usufruire di questa agevolazione? Pochi. E’ chiaro che la Flat tax è stata pensata soprattutto per il Nord.

Condono mascherato da “pace fiscale”: eufemismo per nascondere il solito sconto per i grandi evasori.  Ma dove si trovano i grandi evasori? Nella stragrande maggioranza dei casi nel Nord. E’ il Nord leghista interessato alla pace fiscale. Mossa con la quale, peraltro, Salvini conta di strappare viti a Forza Italia.

Sulla secessione dei ricchi di Lombardia e Veneto – o del Lombardoveneto – abbiamo già scritto: queste due Regioni si terranno 35 miliardi di euro che verranno sottratte alle ‘casse’ dello Stato, penalizzando il resto dell’Italia, Sud in testa (COME POTETE LEGGERE QUI).

Poi c’è il dibattito sulle periferie delle grandi città. Qui lo scenario è più articolato, ma pur sempre di ‘respiro’ nordista.

D’accordo, tutto è nato da un errore commesso dal passato Governo nazionale di centrosinistra, che si è fatto ‘bocciare’ dalla Corte Costituzionale la ripartizione di queste somme (ricorso vinto dalla Regione Veneto, perché la gestione e, quindi, la ripartizione di tali somme spetta alle Regioni).

D’accordo, il centrosinistra ha votato insieme con l’attuale Governo il blocco della ripartizione di circa un miliardo e 600 milioni alle periferie delle grandi città, per poi contestarla strumentalmente.

Però, stranamente, a parte qualche voce in dissenso, nessuno contesta lo sblocco delle somme non spese dai Comuni. Per la cronaca, negli anni passati, a bloccare le somme non spese dai Comuni è stato il Governo nazionale di centrosinistra. Oggi il nuovo Governo ha deciso, nel Decreto Milleproroghe, di sbloccare queste somme: ma questo favorirà i Comuni del Nord, non certo quelli del Sud, che sono quasi tutti in sofferenza. Questo perché i Comuni del Sud hanno debiti, non certo somme non spese!

E che dire del pareggio di conti? Anche in questo caso si favoriscono i Comuni del Nord, dove il PIL pro capite è doppio rispetto al PIL dei Comuni del Sud e dove gli introiti di tasse e imposte comunali sono doppi, se è vero che nel Mezzogiorno, dove la povertà è maggiore, molti cittadini non hanno soldi per il Fisco. Insomma, agio finanziario tutto in favore del Nord!

Qualcuno ha preso a ridere la proposta di Salvini per il ripristino del servizio militare obbligatorio; meno comica è la libertà di armarsi propugnata dalla Ministra-giurista-leghista benché meridionale di Palermo, Giulia Bongiorno. E, infatti, in questo caso c’è poco da ridere e molto da riflettere: perché, riflettendoci, la tanto decantata “legittima difesa” celebrata dall’avvocato Giulia Bongiorno non è altro che un grande favore all’industria delle armi concentrata in Lombardia!

E, ancora: pensioni a “quota 100” a 62 anni. Costo: 8 miliardi di euro all’anno. Chi agevolerebbe? Ovvio: i lavoratori dipendenti concentrati in gran parte al Nord, mentre precari, disoccupati (concentrati in larga parte nel Sud) a cui si sommano le persone occupate in lavori pesanti potranno morire fino a 67 anni nei cantieri.

Da anni le persone di buon senso ragionano sull’inutilità della TAV, opera devastante per la Val di Susa. Ma sono 12 miliardi di euro, con i lavori affidati alla grande finanza del Nord: e infatti la Lega di Salvini vuole a tutti i costi la TAV. Mica scemo Salvini, no?

Si replica con il “Terzo valico” Milano-Genova: altri 6 miliardi di euro per le imprese del Nord. Sponsor: il solito Salvini.

“Tutto il programma di Governo leghista ci parla di Nord – scrive Vescera – mentre per il Sud riserva il bidone mortale dell’ILVA a Taranto, dove la Lega ha investito in obbligazioni societarie dell’Arcelor Mittal, la società indiana che ha rilevato l’ILVA, e la devastazione ambientale del gasdotto TAP con approdo in una delle più belle baie del Mediterraneo, nel Salento, per favorire l’industria del Nord, mentre il Sud ne avrà solo danni”.

“Se a ciò si aggiungono le scioccanti proposte leghiste reazionarie sui diritti civili, e il sostegno dato alla Lega dai gruppi neonazisti, il quadro è fosco, tale da lasciar pensare alla preparazione di un regime autoritario”.

E il Movimento 5 Stelle che fa? Ha ceduto sull’ILVA di Taranto. Scelta difficile, certo. Ma gli impegni in campagna elettorale erano chiari: chiusura dell’ILVA di Taranto. Ma così non è stato. E ora ci aspetta la TAP. I grillini cederanno anche sul gasdotto che distruggerebbe una parte della costa del Salento? Ormai ci aspettiamo di tutto.

Intanto, in queste ore -a guarda che combinazione! – Salvini ha trovato un altro strumento di distrazione di massa: la solita ONG – per la precisione Acquarius 2 – che per l’occasione ha ‘salvato’ una cinquantina di migranti. Grazie a questa manna arrivata dal mare, il capo della Lega conta di tenere a bada l’opinione pubblica per la settimana che si è aperta.

Ci chiediamo e chiediamo: riusciranno i grillini a fare qualcosa per il Sud? Sul Reddito di cittadinanza – che non riguarda solo il Mezzogiorno, ma tutta l’Italia – c’è il Ministro dell’Economia, Giovanni Tria, messo di traverso. Ma, in ogni caso, è solo il Reddito di cittadinanza il problema? Dove sono gli altri interventi per il Sud? Dove sono i provvedimento in difesa dell’agricoltura del Mezzogiorno, grano duro in testa, ma anche ortofrutta?

Ci rendiamo contro che il “Contratto di governo” tra Movimento 5 Stelle e Lega è stato imposto dalla legge elettorale. Tutto vero. Tutto giusto. Ma Grillo, Di Maio e compagni non hanno la sensazione che ‘sto “Contratto di governo” si sta trasformando in un “Patto leonino” in forza del quale se non tutti gli utili, almeno la maggior parte degli utili li sta incassando la Lega di Salvini?

In tutto questo assistiamo alla Lega che fa proseliti anche al Sud. Non molti, per fortuna. Ma ci sono. E questo è incredibile non tanto e non soltanto per le offese d’un tempo, quanto per gli interessi che la Lega tutela, che sono diametralmente opposti agli interessi del Sud.

E’ veramente singolare, se non paradossale, vedere i siciliani che firmano appelli per Salvini. Vero è che gli abitanti della nostra Isola, spesso, sostengono i propri nemici, se è vero che, per settant’anni, hanno sostenuto i nemici dell’Autonomia siciliana (COME POTETE LEGGERE QUI).

Però, cari concittadini, a tutto c’è un limite, superato il quale c’è il baratro dell’intelligenza (politica, ovviamente) che viene meno…

QUI, PER ESTESO, L’ARTICOLO DI RAFFAELE VESCERA

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