La pioggia ferma il concerto di Gianna Nannini a Palermo. Polemiche a mai finire

22 agosto 2018

Eh già, perché molti spettatori vorrebbero rimborsato il biglietto. Così su Facebook si è scatenato un mezzo finimondo. In effetti, un concerto sotto i lampi e i tuoni non è il massimo. Ma gli organizzatori ribattono: conceto iniziato, nessun rimborso

Cantando sotto la pioggia: sì, ma non è il film di Stanley Donen del lontano 1952, ma un concerto inondato da una bomba d’acqua andato in scena ieri sera al Teatro di Verdura di Palermo, la versione estiva del Teatro Massimo. Sul palco Gianna Nannini, accompagnata da tuoni e fulmini. Morale: concerto interrotto e proteste su Facebook di tanti cittadini che chiedono il rimborso del biglietto. 

E dire che, oggi, i temporali non arrivano a ‘botta di sangue’: ci sono le previsioni meteo che, di solito, non sbagliano mai. E le previsioni, per ieri sera, non davano il cielo stellato di Kant…

Però c’era chi aveva acquistato il biglietto. Insomma, ieri sera, c’erano 2 mila persone circa al Teatro di Verdura di Palermo. Ma quando la pioggia ha cominciato a colpire duro il concerto è stato interrotto.

“Una scelta – dice Nuccio La Ferlita, organizzatore del concerto in un articolo che leggiamo su La Repubblica edizione di Palermo – fatta per motivi di sicurezza e per tutelare pubblico e artisti sul palco”.

Ovviamente, agli spettatori – bagnati e per metà (concerto) gabbati – la cosa non è andate giù. E oggi invocano il “rimborso del biglietto” perché, a loro dire, il concerto sarebbe durato pochi minuti con appena cinque canzoni.

Tesi smentita da La Ferlita:

“Lo show – ribatte – è durato un’ora e le canzoni interpretate sono state tredici. Quando si compra un biglietto per uno spettacolo all’aperto bisogna considerare sempre il rischio pioggia. Il rimborso? Non è contemplato. Per legge, quando uno spettacolo comincia, automaticamente si deve saldare l’Iva allo Stato e i diritti Siae. In più bisogna pagare anche gli operai, gli addetti alla sicurezza e le persone che lavorano dietro le quinte. Non possiamo regalare nulla e soprattutto abbiamo messo al primo posto tra i nostri interessi la sicurezza. L’importante è che nessuno si sia fatto del male”.

Su facebook leggiamo un post di Marcello Capetta:

“Ieri sera ero al concerto al Teatro Della Verdura. Ciò che è successo è stato vergognoso: approssimazione e incoscienza, pensando al profitto e non alla tutela degli spettatori. Organizzazione pessima, addetti ai lavori e alla sicurezza immobili sotto il diluvio universale, lampi, tuoni, anziani e bambini che si sono sentiti male, caos, tutti inzuppati dalla testa ai piedi. Il concerto andava annullato ancora prima di iniziare…ma lo ‘spettacolo’ è andato avanti, per far trascorrere 30-45 minuti, in modo tale da non rimborsare i biglietti. Gianna Nannini, artista che stimo da sempre, non ha neanche chiesto scusa attraverso un post pubblico e incitava i fan a ballare col rischio che un fulmine si abbattesse sulle strumentazioni. Dopo diverse urla ‘Gianna sospendi e annulla il concerto’, un’altra o altre due canzoni prima dello stop definitivo. Finalmente. La società che si è occupata dell’organizzazione sostiene che non sarà previsto nessun rimborso perché il concerto si è svolto regolarmente (5-6 canzoni, max 30 minuti). Invito i presenti al concerto a scrivere ed a chiamare chi di dovere (se vi pare)… Assurdo considerare normale ciò che è successo e rimanere in silenzio come sempre…”.

 

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