Rifiuti a Palermo, i grillini all’attacco: a settembre si rischia l’emergenza a Bellolampo

30 luglio 2018

Due parlamentari nazionali del Movimento 5 Stelle – Adriano Varrica e Caterina Licatini – si rivolgono, con un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, segnalando le criticità nella gestione della discarica di Bellolampo da parte del Comune di Palermo. Le responsabilità del Governo regionale di Nello Musumeci

Mentre a Palermo strade e marciapiedi sono sempre più sporchi, con l’immondizia che rimane ammassata per giorni e giorni con temperature che durante il giorno arrivano a 40 gradi centigradi, il Movimento 5 Stelle si rivolge al Governo nazionale segnalando disfunzioni nella gestione della discarica di Bellolampo.

Carte alla mano, ci sarebbero ritardi nella realizzazione della settima vasca (che di per sé è già una follia, visto che la discarica di Bellolampo con sei vasche è già una bomba ecologica). Cosa, questa, che  settembre potrebbe provocare un’emergenza difficile da controllare.

Ma leggiamo insieme cosa scrivono i grillini:

“Dopo la nota inviata alla Regione siciliana qualche settimana fa, il M5S deposita una interrogazione urgente al Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa (nella foto sopra), sulla gestione della discarica di Bellolampo, in provincia di Palermo, da parte del Presidente della Regione e Commissario per l’emergenza rifiuti, Nello Musumeci. Primi firmatari: il parlamentare palermitano Adriano Varrica e Caterina Licatini, entrambi componenti della Commissione Ambiente alla Camera dei deputati”.

“Tre mesi di ritardo per la prima e fino a sei mesi per la seconda vasca di Bellolampo – si legge sempre nel comunicato – mentre l’emergenza rifiuti continua ad aggravarsi. Come MoVimento 5 Stelle, insieme ai nostri portavoce all’Ars e al Comune di Palermo, abbiamo lanciato l’allarme già qualche settimana fa scrivendo alla Regione. Oggi – affermano Varrica e Licatini – siamo costretti a sollecitare nuovamente Musumeci perché chi come lui, da commissario, ha poteri straordinari conferiti dal Governo, ha anche l’onere di portare a casa i risultati, che purtroppo stentano ad arrivare”.

Per i grillini, i risultati ottenuti fino ad oggi dal Governo Musumeci “sono oltremodo preoccupanti” e per questo si accingono a presentare un’interrogazione urgente al Ministero dell’Ambiente.

“Per la realizzazione della vasca VII, autorizzata la scorsa settimana – dicono i due parlamentari nazionali del MoVimento 5 Stelle – siamo alla fase della procedura di gara per la progettazione esecutiva, in ritardo di alcuni mesi, tra i 4 e i 6 mesi rispetto alla deadline (scadenza) di fine 2018 prevista per la consegna del primo lotto. E la situazione appare ancor più preoccupante per la vasca VI che permetterebbe di abbancare i rifiuti fino alla consegna di quella nuova. In questo caso l’iter autorizzativo è bloccato tra i dipartimenti regionali, con un ritardo di tre mesi rispetto al cronoprogramma. Il rischio di danno erariale è concreto e va scongiurato”.

Sull’emergenza puntano il dito anche il deputato regionale e componente della Commissione ambiente all’Ars, Giampiero Trizzino, e il consigliere comunale di Palermo, Antonino Randazzo:

“Non c’è più tempo da perdere: servono risposte e azioni immediate, perché se alle mancanze del sindaco Leoluca Orlando si sommeranno anche le responsabilità di Musumeci, ci ritroveremo a settembre con la città di Palermo paralizzata dai rifiuti e in emergenza”.

Sarà interessante capire cosa risponderà – e magari cosa farà – il Ministro dell’Ambiente, Costa, che in materia di gestione dei rifiuti è particolarmente ferrato, essendosi occupato, per anni della ‘Terra dei fuochi’ in Campania.

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