Era chiaro che, prima o poi, i grillini avrebbero scoperto il ‘Tesoro’ nascosto nelle eterne liquidazioni delle società della Regione siciliana. Una storia iniziata negli anni ’70 del secolo passato e mai interrotta. Si va da Ems, Espi e Azasi creati negli anni ’60 fino alla pletora di società regionali create dal 2002 in poi. Con la nuova legislatura i grillini dell’Ars, con in testa la capogruppo Angela Foti (nella foto sopra) hanno ‘sgamato’ il mangia-mangia. E hanno scoperto che…
Quanto durano in Sicilia le liquidazioni degli enti regionali? Decenni. Era così nella Prima Repubblica: negli anni ’80 del secolo passato bastava acchiappare una liquidazione e il liquidatore si sistemava per tutta la vita: viveva bene, sposava i figli e si godeva una comoda (e ricca) vecchiaia. da allora ad oggi sono cambiate le cose?
A giudicare da un comunicato dei parlamentari del Movimento 5 Stelle non sembra sia cambiato molto. Forse i compensi per i liquidatori sono stati un po’ ridotti – la crisi arriva per tutti – ma non c’è da giurarci. In ogni caso ne sapremo di più quando i parlamentari regionali grillini riusciranno a sapere (ma ci riusciranno?) l’ammontare dei compensi.
Intanto il comunicato che hanno diramato qualche anticipazione la fornisce:
“Contenziosi, iter ultradecennali, debiti insoluti e creditori non pagati e personale ‘insufficiente’ negli uffici preposti a controllare e vigilare il corretto svolgimento delle procedure di liquidazione delle società partecipate della Regione siciliana. E’ un quadro a tinte fosche che emerge dalla relazione annuale sullo stato delle procedure di liquidazione di enti, aziende e società regionali elaborata dall’Ufficio speciale per la chiusura delle liquidazioni, costituito otto anni fa in seno all’assessorato regionale all’Economia in base alla legge 11 varata dall’Ars nel 2010”.
“Nonostante il Parlamento siciliano abbia deciso la creazione di un ufficio ad hoc per le liquidazioni – leggiamo sempre nel comunicato – solo grazie a un emendamento alla Finanziaria regionale, presentato dal Movimento 5 Stelle nella scorsa legislatura, da quest’anno si ha contezza dello stato di avanzamento delle procedure. Con una norma presentata dalla deputata regionale Angela Foti, infatti, è stato introdotto l’obbligo per gli uffici di fornire una relazione annuale sui procedimenti in corso”.
“Stando ai dati contenuti nel dossier, nel 2017 – leggiamo ancora nel comunicato – risultano 5 società partecipate dalla Regione in liquidazione iscritte nel registro delle imprese (erano 14 nel 2015). Si tratta di Biosphera srl (partecipata al 53,12%), Inforac srl (100%), Terme di Acireale (100%), Terme di Sciacca (100%) e Sicilia Patrimonio immobiliare Spa (75%). Su 14 società, infatti, tre ex partecipate al 100% (Lavoro Sicilia spa, Sviluppo Italia Sicilia, Multiservizi) sono state dichiarate fallite, mentre le assemblee dei soci di altre sei società (Sicilia Turismo e cinema, Sicilia e-innovazione srl, Quarit Scpa., Ciem, Siace e Sicilia&Ricerca) hanno deciso di avviare le procedure di fusione per incorporazione”.
“Ma non è tutto – si legge sempre nel comunicato dei grillini – a queste si aggiungono altri enti: gli Ato Rifiuti, l’Eas (Ente acquedotti siciliani) in liquidazione da 14 anni, le Aziende autonome di soggiorno e turismo, soppresse da una legge regionale di 13 anni fa e l’Ems (l’Ente minerario siciliano). Un capitolo a parte riguarda, poi, i Consorzi Asi di Palermo, Agrigento, Caltanissetta, Siracusa, Ragusa, Enna, Gela, Caltagirone, Messina, Trapani e gli Enti autonomi Fiera di Palermo e Fiera di Messina”.
“La relazione fornisce un quadro sull’iter delle liquidazioni, ma non il dettaglio della spesa per le risorse umane impiegate – dice la deputata regionale del M5S Angela Foti – mentre gli uffici lamentano carenza di personale, lanciando di fatto un vero e proprio allarme in riferimento all’assolvimento dei compiti legati alla liquidazione dei Consorzi Asi. In base a quanto emerso presenterò una richiesta di accesso agli atti per conoscere l’ammontare dei compensi percepiti dai commissari liquidatori. E’ inammissibile che procedure avviate più di 10 anni fa siano ancora in corso”.
“Confrontando i dati dell’ufficio liquidazioni con quelli contenuti nella relazione della Corte dei Conti sul rendiconto generale della Regione siciliana per il 2017 – aggiunge Angela Foti – scopriamo che la spesa complessiva per il personale delle partecipate attive della Regione ammonta a 265 milioni all’anno per 6.937 dipendenti, mentre persino i giudici contabili definiscono ‘insostenibile e privo di razionalità il sistema delle liquidazioni’”.
Sarebbe interessante capire chi sono i dipendenti delle società partecipate della regione, dal momento che molti di questi sono stati licenziati. E sarebbe ‘simpatico’ sapere a quanto ammontano le retribuzioni dei ‘dirigenti’ delle società partecipate della Regione, con in testa i direttori.
“Dalla relazione – le fa eco il deputato regionale del M5S Luigi Sunseri, componente della commissione Bilancio dell’Ars – emergono inammissibili ritardi nei procedimenti di liquidazione, come nel caso dei consorzi Asi e dell’Eas. Occorre trovare una soluzione per accelerare gli iter a tutela dei creditori e della Regione stessa. Questa relazione è frutto del lavoro svolto dal M5S già nella precedente legislatura. Grazie a un emendamento alla Finanziaria della deputata regionale Angela Foti finalmente abbiamo un quadro completo sullo stato dell’arte delle liquidazione degli enti”.
Qualche particolare. Alla fine degli anni ’90 del secolo passato si disse che, con la messa in liquidazione di Ems, Espi e Azasi si chiudeva “l’era della Regione imprenditrice”.
Invece nel 2002 la Regione ha ricominciato a creare dal nulla società e a riempirle di personale. La caratteristica delle società regionali create a partire dal 2002 è (perché in parte, come già accennato, esistono ancora) la differenza siderale tra le retribuzioni del personale normale, tutto sommato medio basse e le mega retribuzioni dei direttori (presidenti e consiglieri d’ amministrazione, fino al 2009, non se la passavano male, ma non raggiungevano le retribuzioni dei direttori-Paperoni).
E’ ancora così? Aspettiamo gli atti per i quali i grillini hanno chiesto lì’accesso.
Un capitolo a sé è rappresentato dalle liquidazioni ‘misteriose’ dei già citati Ems, Espi e Azasi. Iniziate nel 2000 o giù di lì sono andate a rilento. Oggi – lo leggiamo nel comunicato dei grillini – è rimasto in piedi l’Ems al quale faceva capo il 51% delle azioni di Italkali, la società che opera nel settore del salgemma della Sicilia.
Sembra che siano intervenuti mutamenti societari. Chissà, magari i grillini si informeranno anche su questo: e, magari, ci diranno anche quanto è costata, fino ad oggi, la liquidazione di Ems, Espi e Azasi…
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