Musumeci è diventato autonomista e difende la Sicilia? Lo dimostri/ MATTINALE 110

23 luglio 2018

E lo dimostri cominciando a fare i conti con la nostra storia: con la vera storia della Sicilia. Cominciando, Presidente Musumeci, da quel grande imbroglio che fu il Risorgimento in Sicilia. Lei dice di essere diventato autonomista? Bene. Cominci, allora, con il chiudere, subito, il ‘Museo degli orrori’ di Palermo

Dopo che la Corte Costituzionale ha ‘bocciato’ la legge siciliana sulle Province il Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, sta provando in tutti i modi a dimostrare di avere tutta l’intenzione di difendere la nostra Isola e l’Autonomia. Certo, se con i fatti l’avesse dimostrato all’atto del proprio insediamento, contestando al Governo nazionale il vergognoso scippo di 800 milioni di euro di IVA e, in generale, gli effetti dei ‘Patti scellerati’ firmati dall’ex Presidente Rosario Crocetta con il Governo Renzi nel 2014 e nel 2016, beh, oggi avrebbe più credibilità. Ma il coraggio per opporsi alle prepotenze romane Musumeci lo sta trovando solo adesso.

Come abbiamo ricordato, il Presidente della Regione – copiando la linea di questo blog – si vorrebbe pure rivolgere a una magistratura estera. Bene: che lo faccia. Ma se, come dice, vuole andare a uno scontro serio con il Governo nazionale, tale scontro deve avvenire su tutta la linea, e non soltanto con ricorsi.

Un atto concreto che il Presidente Musumeci dovrebbe mettere in atto, se veramente vuole difendere l’Autonomia, è quello di fare i conti con la storia. I nostri lettori – che ci seguono sempre più numerosi da quando siamo in rete – conoscono il nostro impegno sul fronte della storia della Sicilia negata. Con particolare riferimento alle menzogne che, ancora oggi, i libri di storia officiali raccontano su quel grande imbroglio chiamato Risorgimento.

Se Musumeci ha voglia e tempo può approfondire tali temi leggendo gli articoli che abbiamo dedicato al brigante Garibaldi e a quella farsa passata alla storia come Impresa dei mille, organizzata dagli inglesi, con l’appoggio dei mafiosi dell’epoca.

Dall’attuale Presidente della Regione che dice di essere diventato autonomista noi ci aspettiamo un atto concreto: per esempio, la chiusura del ‘Museo degli orrori’ di Palermo, conosciuto come Museo del Risorgimento. 

L’esistenza stessa di questo luogo, oggi, costituisce un’offesa alla memoria dei siciliani. E’ semplicemente incredibile che un imbroglio pagato dagli inglesi dell’epoca, che perseguivano i propri sporchi interessi ai danni della Sicilia, considerata, nel 1860, ‘cosa loro’, venga ancora oggi celebrato i ricordato con un Museo!

E’ incredibile che questo Museo custodisca, ancora oggi, i cimeli di Garibaldi e dei briganti che si accompagnavano al suo seguito insieme con i mafiosi dell’epoca. Questo ‘Museo degli orrori’, di fatto, celebra anche la mafia, che, insieme con gli inglesi, accompagnò e sostenne Garibaldi nella vergognosa Impresa dei mille, costellata di traditori e di tradimenti, di finte battaglie e anche di saccheggi ai danni del popolo siciliano. 

Ancora oggi i libri di storia tramandano alle nuove generazioni cumuli di bugie, tacendo sulla vera natura truffaldina e delinquenziale di Garibaldi e dei suoi accoliti, a cominciare da Francesco Crispi, da Giuseppe La Masa (quello che teneva i rapporti con i ‘picciotti’ della mafia), e da quel delinquente di Nino Bixio e via continuando.

Ancora oggi si continuano a tacere i tradimenti dei generali borbonici, senza i quali i Savoia non avrebbero mai conquistato la Sicilia e, in generale, il Regno delle due Sicilia.

Presidente Musumeci: lei dice di aver abbracciato la causa autonomista? Dice di voler difendere l’Autonomia siciliana? Sappia che l’articolo 38 dello Statuto – voluto da Errico La Loggia – nasce proprio per ‘riparare’ i danni che l’Italia ‘unita’ (o quasi) ha provocato alla Sicilia, con in testa i guasti del 1860.

Bene: se è così, lo dimostri, cominciando con il chiudere subito il ‘Museo degli orrori’. Poi, dopo aver chiuso questo luogo indegno, cominceremo a discutere come togliere le statue di Garibaldi da tutte le città siciliane, eliminando anche i nomi delle vie e delle scuole intitolate a questo triste e tristo personaggio.

Allora Presidente Musumeci, cominciamo?

Foto tratta da palermoweb.com   

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