Con il caldo mezza Sicilia in fiamme: non diteci che sono i soliti piromani!

22 luglio 2018

La spiegazione di questi incendi la si può rintracciare sulla rete. Dove, in molti casi, si vede che a bruciare sono arbusti secchi che, da tempo,  avrebbero dovuto essere stati rimossi. La verità è che, anche quest’anno, il Governo regionale ha ‘risparmiato’ sulla manodopera. In compenso sono stati spesi soldi pubblici per Canadair elicotteri e quant’altro… 

Il caldo è infernale. E gli incendi ci stanno. Ma quello che sta succedendo in Sicilia sul fronte del fuoco non è giustificabile. Parlano le immagini visibili in rete: in quasi tutti i luoghi percorsi dalle fiamme si vedono arbusti secchi ed erbacce altrettanto secche: la dimostrazione che le opere di prevenzione degli incendi sono state effettuate – ammesso che siano state effettuate – in modo approssimativo e grossolano.

E’ inutile che ci prendiamo in giro: in questi casi la responsabilità non è del Corpo Forestale, non è degli operai della Forestale: la responsabilità è del Governo regionale che, anche quest’anno, ha ‘risparmiato’ sulla prevenzione degli incendi.

Incendi in provincia di Palermo, incendi in provincia di Trapani, incendi in provincia di Agrigento, incendi in provincia di Messina, incendi in provincia di Catania.

Situazione pesante nel Palermitano. Fuoco molto esteso a a Balestrate, dove sono andati in fumo 80 ettari di macchia mediterranea, a quanto pare gestita malissimo. Fuoco a Cinisi.

Fuoco a Monreale (dove l’incendio dello scorso anno non ha insegnato nulla), fuoco a Baucina, a Montemaggiore Belsito, a Misilmeri, a Bagheria. Fuoco a Casteldaccia e ad Altavilla Milicia. E a Misilmeri e a Bagheria.

Fuoco nel Trapanese, dalle parti di Scopello. In questa provincia i focolai contati sono una trentina.

Incendi anche nel Catanese, soprattutto dalle parti di Paterno e Motta Sant’Anastasia.

Incendi nel Messinese.

Incendio ad Agrigento.

Incendi anche nel Nisseno e, in particolare, nelle campagne di Mazzarino.

Ovviamente, la giustificazione è sempre la stessa: i piromani. Dimenticando di precisare che – con i lavori di prevenzione del fuoco effettuati correttamente – il fuoco non avrebbe la possibilità di estendersi a grande velocità.

Non sono mancati – e ti pareva! – i Canadair, ovvero gli aerei anfibi che costano una barca di soldi (QUI UN NOSTRO ARTICOLO DELLO SCORSO ANNO).

Più tutti gli altri mezzi – elicotteri e altro – acquisiti e presentati con comunicati stampa.

Un tempo si diceva: ” Piove, governo ladro”.

Ora cosa si dovrebbe dire?

 

 

 

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