Palermo: sta arrivando la nuova Giunta con PD, sinistra anti-PD, Totò Cardinale e forse gli alfaniani…

5 luglio 2018

E’ tempo di  rivedere la ‘governance’ orlandiana. Signori lettori, sgranate gli occhi: state per vedere, insieme, una nuova Giunta comunale con PD, Sinistra Comune, Totò Cardinale da Mussomeli e, magari, ci sarà pure qualche ‘strapuntino’ per gli alfaniani. Eh sì, il renzismo, sepolto nel resto d’Italia, si ripropone a Palermo ‘allargato’ a sinistra…

Mentre la città sprofonda, tra ‘buchi’ di Bilancio, immondizia per le strade (il ‘successo’ della raccolta differenziata…), Aziende comunali che annaspano, il Tram che costa una barca di soldi che nessuno sa dove reperire, eterni lavori ferroviari che hanno disagi ai cittadini e danni economici, il Teatro Stabile Biondo che si cimenta con i cantanti ‘melodici’, il traffico caotico e via continuando arriva la notizia a lieto fine: il ‘leader’ del PD renziano, Leoluca Orlando, sindaco della città, ha deciso che è giunta l’ora di spartire un po’ di potere con gli alleati: assessorati comunali e presidenze delle traballanti Aziende che fanno capo allo stesso Comune.

Se il renzismo sembra sepolto nel resto d’Italia e archiviato anche nella Catania di Enzo Bianco, a Palermo, invece, resiste e rilancia. E si appresta anche a ‘renzizzare’ quello che resta – ben poco, in verità – della sinistra antirenziana di Sinistra Comune: radio tam tam dà Giusto Catania ed Erasmo Palazzotto – i dioscuri che personificano Rifondazione Comunista (Catania) e Sel (Palazzotto) – pronti ad entrare in Giunta.

E Leoluca Orlando che, insieme con Renzi, sceglieva il rettore dell’università di Palermo, Fabrizio Micari, quale candidato alla presidenza della Regione siciliana? Acqua passata. E lo stesso Orlando che ‘patteggiava’ con Renzi il posto in lista per Fabio Giambrone alle ultime elezioni politiche? Passato anche questo.

Catania e Palazzotto, due ‘leninisti’ senza Lenin (loro, Catania e Palazzotto, non si pongono certo la domanda “Che fare?”: i due lo sanno sempre cosa devono fare, soprattutto quando si parla di poltrone), sono già pronti con la formula già ampiamente sperimentata: 

“Viremu c’am’a fari…”.

Ma Orlando non pensa solo alla “sinistra alternativa al PD”: pensa anche al ‘suo’ partito: il PD: tutto e il suo contrario. Le poltrone vanno anche al Partito Democratico. Possibilmente due poltrone: un assessorato e la presidenza di un’Azienda comunale.

A chi? Per favore, sindaco: non faccia disparità: una poltrona per un sodale di Antonello Cracolici e una poltrona per un sodale di Davide Faraone: metà e metà senza fare scherzi perché Renzi, se lascia fuori Faraone, si potrebbe anche adirare…

Resta da capire che fine faranno gli ex alfaniani di Dore Misuraca: volendo – al netto dello spoglio delle schede durato un mese con i verbali elettorali ‘rococò’… – senza i voti degli alfaniani il PD di Antonello Cracolici sarebbe rimasto fuori dal Consiglio comunale.

Ci sarà un riconoscimento anche per gli alfaniani ormai inghiottiti dall’oblìo, o il PD si prenderà tutto?

Ora voi non ci crederete, ma Orlando avrebbe deciso di premiare anche il principe del trasformismo politico siciliano: Salvatore Totò Cardinale da Mussomeli.

Il PD, è noto, ha perso malamente alle ultime elezioni politiche. Ma Totò Cardinale ha vinto lo stesso, se è vero che è riuscito a piazzare per la terza volta consecutiva la figlia Daniela al Parlamento nazionale, naturalmente nel Partito Democratico con la 0’benedizione’ di Renzi. 

E forse è nel nome del renzismo che Orlando dovrebbe intruppare in Giunta un ‘cardinaleo’ (leggere un sodale di Totò Cardinale da Mussomeli). E magari riuscirà pure – chissà – ad acciuffare qualche mezza poltrona di presidente in qualche Azienda comunale…

Ora, diciamolo con sincerità: non sarà una ‘gioia’, per la città di Palermo, festeggiare un rimpasto della Giunta e delle Aziende comunali con Sinistra Comune, PD, forse gli alfaniani in cerca d’autore e Totò Cardinale da Mussomeli in prima fila?

Che spettacolo imperdibile che attende i palermitani! Quasi quasi la nuova ‘governance’ del Comune di Palermo sarà meglio del ‘Festino’ di Lollo Franco e Letizia Battaglia.  

E i palermitani? Sono un incidente di percorso. Servono a mantenere il circo equestre del centrosinistra di Palermo, con nuove tasse e nuove imposte…

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