Agricoltura, dopo le proteste del mondo del grano duro tocca agli allevatori siciliani

21 giugno 2018

La storia è sempre la stessa: AGEA – l’Agenzia dello Stato che effettua i pagamenti in agricoltura – che non paga. Ritardi nei pagamenti a partire dal 2015. Ma la parlamentare regionale grillina, Elena Pagana, oltre a ‘strigliare’ la Regione, con i suoi colleghi di Roma dovrebbe chiedere ‘lumi’ al nuovo Ministro delle Risorse agricole, perché i ritardi nei pagamenti in agricoltura sono un problema romano  

Dopo le proteste dei produttori di grano duro tocca agli allevatori della Sicilia. Lamentano – come tanti altri agricoltori della nostra Isola – ritardi nei pagamenti da parte di AGEA, l’Agenzia dello Stato che dovrebbe effettuare i pagamenti in questo settore.

Si tratta – per la precisione – dei pagamenti relativi al Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020.

Ne dà notizia la parlamentare regionale del Movimento 5 Stelle, Elena Pagana. 

“Da giorni – si legge nel comunicato diffuso dall’onorevole Elena Pagano – un gruppo di imprenditori del comparto zootecnico occupa la sala consiliare del comune di Nicosia, in provincia di Enna. Da ieri, a dar man forte alla protesta, anche un gruppo di ‘colleghi’ della provincia di Messina ha deciso di occupare il Comune di Castel di Lucio. A loro si aggiungono gli allevatori di Troina (sempre in provincia di Enna) in stato di agitazione.

La parlamentare grillina da giorni chiede un intervento della Regione e in giornata sarà insieme a una delegazione di allevatori siciliani nella sede dell’assessorato regionale all’Agricoltura, dove è in programma un incontro.

“Da mesi – scrive la parlamentare regionale – gli allevatori chiedono al Governo regionale lo sblocco dei pagamenti AGEA, fermi dal 2015, e misure di sostegno a causa dei danni provocati da calamità naturali (siccità e alluvioni), che hanno messo in ginocchio aziende zootecniche, biologiche e montane”.

Nel comunicato leggiamo “che ammontano a circa 55 milioni di euro i contributi comunitari non pagati, da parte della Regione, dal 2015 alla categoria: 35 milioni per le aziende biologiche, circa 20 milioni per le aziende montane”.

Il comunicato, in alcuni passaggi, non è molto chiaro. Intanto non paga la Regione, perché nella passata legislatura, grazie a una campagna di stampa sbagliata, l’Agenzia regionale per i pagamenti in agricoltura è stata abolita dal Governo-iattura di centrosinistra e dalla maggioranza di centrosinistra della passata Assemblea regionale siciliana.

Una decisione demenziale e ‘ascara’, che ha messo nelle mani di AGEA – cioè del Governo nazionale – i pagamenti dei fondi europei in agricoltura che sono di pertinenza della Regione siciliana!

I ritardi nei pagamenti agli agricoltori siciliani in parte sono dovuti allo sfascio dell’assessorato regionale all’Agricoltura (in particolare, degli uffici periferici, gli Ispettorati provinciali) e, in parte, sono dovuti ad AGEA.

I ritardi di AGEA potrebbero avere due spiegazioni.

Prima spiegazione: Roma mette in coda i pagamenti destinati alla Sicilia.

Seconda spiegazione: il Governo nazionale ha dirottato su altri settori i fondi destinati all’Agricoltura (cosa molto probabile).

Solo che a Roma, anche se da poco tempo, c’è un Governo nazionale con Movimento 5 Stelle e Lega. L’onorevole Elena Pagana, insieme con i suoi colleghi parlamentari nazionali, dovrebbe interrogare il nuovo Ministro delle Risorse agricole, il leghista Gian Marco Centinaio, per chiedergli che fine hanno fatto i soldi degli agricoltori.

Ha ragione la parlamentare grillina di Sala d’Ercole ad affermare che “la politica non può ignorare il grido di allarme degli allevatori siciliani”. Ma se i pagamenti sono fermi da anni – e sono stati bloccati dal precedente Governo nazionale di centrosinistra – adesso quel Governo non c’è più e deve essere il nuovo Governo Grillini-leghisti a spiegare agli agricoltori siciliani perché AGEA non paga.

A proposito della zootecnia siciliana, l’onorevole Pagana dovrebbe provare a fare luce sugli inghippi che hanno travolto l’Associazione Regionale Allevatori della Sicilia, ‘inghiottita’ dal malgoverno della passata legislatura.

Foto tratta da sicilianispa.it

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