Roma, TARI dimezzata perché l’immondizia non si raccoglie. E Palermo?

8 giugno 2018

Così ha deciso la Commissione tributaria provinciale di Roma, che ha dato ragione a un cittadino che lamenta la presenza di immondizia davanti la propria abitazione. E’ un principio di civiltà che può essere applicato in Sicilia e, soprattutto, a Palermo. I cittadini di Palermo che ne pensano? 

Scrive Lelio Cusimano sulla propria pagina facebook:

“A volte succede. A volte, scrive Il Sole 24 Ore, Davide può avere la meglio su Golia e un cittadino può avere riconosciute le proprie ragioni.

È quello che è accaduto a un contribuente romano che si è visto riconoscere dalla Commissione tributaria provinciale di Roma un dimezzamento della TARI perché lo smaltimento rifiuti davanti casa sua non veniva effettuato.

Se questo principio dovesse prendere piede in Sicilia, magari estendendolo al fatto che le nostre strade sembrano pattumiere, certo continueremmo a guazzare tra i rifiuti, ma vuoi mettere la soddisfazione di pagare la metà…”.

Perché questo principio non dovrebbe essere esteso alla Sicilia? E, soprattutto, perché non dovrebbe essere applicato a Palermo?

Serve qualche avvocato di buona volontà: serve un’azione comune di tanti cittadini.

Alla fine, la Commissione tributaria di Roma ha stabilito un principio: e se questo principio viene applicato a Roma a maggior ragione deve essere applicato a Palermo dove c’è anche una triplice aggravante:

una TARI salatissima;

due o tre società del Comune di Palermo che, pur pagando oltre 4 mila dipendenti, lasciano la città sporchissima;

il fallimento della raccolta differenziata dei rifiuti.

Coraggio, è tempo di chiedere il dimezzamento della TARI anche a Palermo!

 

 

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