Sicilia: i controlli sul grano che arriva con le navi? Zero assoluto!

5 giugno 2018

Il Governo regionale di Nello Musumeci ha disposto i controlli solo su una nave carica di grano duro. Carico che è risultato pieno di muffa ed è stato rimandato al mittente. Questo avveniva il 15 marzo. Da allora ad oggi non risultano altri controlli. Risulta – ed è ufficiale – il silenzio assordante dell’attuale Governo regionale. Cosa fare per provare a difendere la nostra salute 

Ricordate cosa è avvenuto in Sicilia, per la precisione nel porto di Pozzallo, lo scorso 15 marzo? Una nave carica di grano duro proveniente dal Kazakistan è stata messa sotto controllo. Le autorità – su decisione del Governo regionale di Nello Musumeci – hanno avviato i controlli sul prodotto, riscontrando gravi anomalie. Così il carico è stato bloccato.

Noi ci occupiamo di tale questione da oltre due anni. Chiedendo i controlli da oltre due anni alla Regione, ebbene, non potevamo non segnalare il cambio di passo del Governo regionale di centrodestra di Nello Musumeci rispetto al precedente Governo regionale di centrosinistra di Rosario Crocetta.

Se il Governo Crocetta-PD – supponiamo nel nome dei ‘grandi valori’ della sinistra siciliana – non ha mai bloccato una sola nave carica di grano arrivata in Sicilia, il Governo Musumeci ha segnato una grande svolta.

Riportiamo di seguito il comunicato diramato in quei giorni dal Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione siciliana:

“Su direttiva dell’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera, il Nucleo operativo del Corpo forestale, gli ispettori del servizio fitosanitario regionale e personale della Sanità marittima hanno eseguito, al porto di Pozzallo, un accertamento su una nave proveniente dal Kazakistan, con cinquanta tonnellate di grano duro (in realtà, sono 5 mila tonnellate ndr). Dai controlli effettuati, la merce è risultata non idonea per l’alimentazione umana, a causa di vistose ed estese chiazze di muffa e umido. La sanità marittima ha adottato un provvedimento di respingimento del carico, mentre il Corpo forestale e gli ispettori fitosanitari hanno eseguito il prelievo di campioni, che saranno trasmessi all’Istituto zooprofilattico di Palermo per le analisi chimico-fisiche di rito”.

“Tolleranza zero – afferma il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci – con chi pensa di continuare a introdurre in Sicilia merce non in regola con le norme sanitarie, specie se si tratta di prodotti destinati all’alimentazione. Con l’assessore Bandiera abbiamo intensificato i controlli e ringrazio le guardie forestali regionali e gli ispettori fitosanitari per l’impegno profuso”.

Ebbene, avrebbe dovuto essere l’inizio di una nuova stagione di controlli e di legalità. Ma così non è stato. Da allora ad oggi, infatti, in Sicilia sono arrivate e continuano ad arrivare decine di navi cariche di grano. Ma non ci sono controlli.

Il Corpo Forestale della Regione, gli ispettori del servizio fitosanitario regionale e il personale della Sanità marittima, da quanto ci risulta, non hanno effettuato più alcun controllo.

Una nostra fonte ci informa che l’assessore regionale Bandiera – vero e proprio esempio di pesce dentro il barile – nell’ultimo mese, ha convocato e poi rinviato una riunione sui controlli almeno una decina di volte. Una farsa, degna, in tutto e per tutto, del Governo regionale del quale fa parte.  

E’ evidente che non c’è la volontà politica per controllare le navi cariche di grano che arrivano nei porti siciliani.

Se ne deve dedurre che, in questo momento, tutte le navi cariche di grano che arrivano nei porti della Sicilia scaricano il prodotto senza alcun controllo.

Il nostro contatto – che evidentemente deve restare senza nome per evitare ritorsioni – ci dice che sarebbero arrivati ordini dall’alto per bloccare tutto.

Ordini – questo è bene sottolinearlo – che sarebbero arrivati prima dell’insediamento del nuovo Governo nazionale (che, peraltro, non ha ancora ricevuto la fiducia delle Camere).

La speranza è che il nuovo Governo nazionale avvii una stagione di controlli non soltanto nei porti della Sicilia, ma in tutti i porti italiani.

Mentre scriviamo, ad esempio, i porti pugliesi sono letteralmente invasi da navi cariche di grano duro che arriva da tante parti del mondo.

A parole ci dicono che in Italia non arriva più il grano duro canadese, ma non ci sono controlli per verificare se, alle parole, corrispondono i fatti. 

Ci auguriamo che qualche singolo parlamentare dell’Assemblea regionale siciliana – e magari il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle, movimento politico che ha sposato le tesi di GranoSalus – si intesti una battaglia di civiltà per spronare l’attuale Governo regionale ad avviare una seria stagione di controlli sulle navi cariche di grano e, in generale, sull’ortofrutta che arriva in Sicilia.

Che fare in attesa che la Sicilia avvii una seria stagione di controlli sul grano e, in generale, sulle derrate alimentari che arrivano nella nostra Isola senza alcun controllo?

Il consiglio generale è uno: mangiare siciliano. Scegliere, fin dov’è possibile, prodotti siciliani. A cominciare dalla pasta.

Sul pane non sappiamo cosa dire, perché è difficile dare consigli. Ma, anche in questo caso – e chi vive nei piccoli centri è avvantaggiato – privilegiare chi, per fare il pane, utilizza grano duro siciliano.

Lo stesso discorso vale per le pizze. Esistono pizzerie che lavorano con grano siciliano e, alcune, con farina di grani duri antichi.

Nell’attuale caos non c’è molto altro da fare.

P.s.

In tutto questo, in Sicilia è già iniziata la mietritrebbiatura del grano. Grazie al grano che arriva con le navi il prezzo si mantiene basso: da 17 a 19 euro al quintale. 

Non effettuando i controlli sulle navi cariche di grano duro che arrivano in Sicilia, il Governo regionale di Nello Musumeci ottiene due ‘grandi risultati’: 

fa in modo che, sulle tavole dei siciliani, arrivino derivati del grano che Iddio solo sa cosa potrebbero contenere;

fa in modo che i prezzi bassi massacrino gli agricoltori siciliani che producono grano duro. 

Egregi agricoltori siciliani: domenica prossima, quando voterete per le elezioni amministrative – cioè per le elezioni comunali – votate per il centrodestra, soprattutto per Forza Italia e per i candidati sostenuti dal Presidente Musuneci, dal presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, e dall’assessore all’Agricoltura Bandiera…

Respinta la nave carica di grano arrivata oggi nel Porto di Pozzallo!

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