Crisi politica italiana: praticamente Berlusconi non conta più nulla!

30 maggio 2018

Un fatto sembra certo: comunque andranno le cose Berlusconi, anche se ‘riabilitato’ sotto il profilo giudiziario, nello scenario politico italiano conta sempre di meno. Comunque andranno le cose, a prescindere dalle alleanze politiche ed elettorali, la Lega di Salvini toglierà all’ex Cavaliere una caterva di voti

Nel pieno della crisi politica e istituzionale di questi giorni, proprio mentre il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, bloccava il Governo di grillini e leghisti, la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che fino  qualche giorno prima criticava la Lega di Salvini, si schierava contro le scelte del Quirinale. E, proprio in queste ore, ha manifestato appoggio a un eventuale Governo tra Movimento 5 Stelle e Lega.

Ovviamente, non sappiamo come finirà questa vicenda, perché in queste ore Matteo Salvini dice di non essere disposto a tornare a trattare di nuovo con i grillini per riprovare a dare vita a un Governo.

Il leader della Lega ha ribadito che bisogna tornare a votare, “ma non a luglio – ha precisato – perché ci sono le ferie”.

Che cosa abbia in testa Salvini non è chiaro. Gli scenari possibili, se si dovesse andare al voto, come per ora chiede il leader della Lega, dovrebbero essere due.

Primo scenario: andare al voto in coppia con il Movimento 5 Stelle. Vittoria elettorale sicura. Forse i grillini perderebbero qualcosa, la Lega andrebbe avanti, ma non dovrebbe raggiungere il Movimento 5 Stelle. Verrebbe fuori un Governo nel quale i grillini conterebbero molto.

Questo primo scenario ‘schiaccerebbe’ Berlusconi e Forza Italia sul PD di Renzi (che, peraltro, non avrebbe difficoltà ad allearsi con l’ex Cavaliere), ma costringerebbe Salvini a dividere il potere con i grillini, senza, peraltro, avere la certezza di conquistare la Presidenza del Consiglio.

Secondo scenario: la Lega riproporrebbe l’alleanza elettorale con Forza Italia e Fratelli d’Italia. Anche in questo caso, vittoria quasi certa. Con un grande vantaggio di posizione, perché, con molta probabilità, il partito di Salvini toglierebbe una barca di voti a Forza Italia.

Non solo. L’UDC di Lorenzo Cesa, che resterebbe nel centrodestra, non avrebbe più motivo di trattare con Forza Italia di Berlusconi, ormai in caduta libera: tratterebbe direttamente con Salvini.

In questo Secondo scenario Salvini, con molta probabilità, potrebbe essere il capo di un Governo con un Berlusconi ridimensionato e con l’appoggio di Fratelli d’Italia e UDC di Cesa.

Ciò significa che tutta la gazzarra di questi giorni è stata preparata ad arte per ‘bruciare’ il Governo con il Movimento 5 Stelle e mettere nel ‘sacco’ gli stessi grillini?

Questo non lo sappiamo. Ma sappiamo che ai grillini, con il secondo scenario, non rimarrebbero che due ipotesi: riprovarci da soli o allearsi con il PD.

Andando da soli i grillini potrebbero provare a presentarsi come l’unica alternativa al vecchio sistema politico (perché Berlusconi è il vecchio della politica); mentre un’eventuale alleanza elettorale con il PD farebbe perdere al Movimento 5 Stelle una caterva di voti.

 

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