Ora che sta arrivando il Governo dei grillini si ricordano del Sud!

21 maggio 2018

In queste ore spuntano i ‘meridionalisti’ improvvisati, preoccupati che, nel ‘Contratto di governo’, siglato da grillini e leghisti, ci sarebbe poco Sud. E questi signori dove sono stati fino ad oggi? Hanno mai letto una relazione della SVIMEZ negli ultimi quindici anni? Si ricordano della questione meridionale quando al Governo potrebbe arrivare il Movimento 5 Stelle? E sulla difesa del grano duro del Sud ne sanno qualcosa?  

Quanti ‘meridionalisti’ che stiamo scoprendo in queste ore! Chi l’avrebbe mai detto che il Sud Italia – praticamente abbandonato dall’avvento della cosiddetta Seconda Repubblica – avrebbe guadagnato tanti adepti in pochi giorni?

Pensate un po’ che cose strane. Chi segue – per davvero – la questione meridionale e, ogni anno, legge e studia la relazione della SVIMEZ sa che gli ultimi, grandi investimenti nel Sud Italia risalgono alla legge nazionale n. 64 del 1986. Poi poco o nulla, da parte di Roma.

Solo la ‘coda’ della legge n. 64 nei primi anni ’90, con i ‘Patti territoriali’, peraltro taglieggiati qua e là. Dopo di che solo fondi strutturali europei a partire dal 2000, spesi interamente solo fino al 2008 (tra l’altro con una premialità: siamo stati bravi e, forse per questo, negli anni successivi ce l’hanno fatta pagare…).

La programmazione 2007-2013, per la parte che riguarda le infrastrutture, è servita all’ANAS e alle Ferrovie per le grandi opere (in pratica, lo Stato non solo non ha erogato fondi ordinari, ma ha addirittura utilizzato i fondi europei per pagare opere che erano di propria pertinenza!).

Stendiamo un velo pietoso sul Fondo Sociale Europeo 2007-2013, in buona parte non speso e solo in parte recuperato come Piano Giovani con uno stratagemma alla Cagliostro…

Per non parlare dei fondi europei per la Formazione, in parte non spesi e in parte con l’ombra della contestazione di Bruxelles: che non ha mai contestato l’assenza pressoché totale di fondi dello Stato (i fondi europei debbono ‘addizionarsi’ e non sostituirsi a quelli dello Stato come avviene dal 2000!), ma che – incredibilmente! – si attacca ai fondi della Formazione contestando, di fatto, la legge regionale n. 24 del 1976!

La dimostrazione di quanto sia ormai screditata l’Unione Europea, almeno per gli osservatori che seguono certi fatti.

Sorvoliamo sui 5 miliardi di euro di fondi europei 2007-2013 per i quali vi è solo una certezza: non hanno ‘interagito’ con l’agricoltura siciliana, ma con soggetti ‘misteriosi’, solo in parte siciliani…

Tutte queste cose ci vengono in mente mentre leggiamo qua e là della preoccupazione manifestata da tanti ‘Soloni’ che, improvvisamente – guarda caso in coincidenza con la nascita del nuovo Governo Di Maio-Salvini – sono “preoccupati” perché nel ‘Contratto di governo’ tra grillini e leghisti c’è poco sul Sud.

A questi signori che – supponiamo – leggono, ogni anno, la già citata relazione della SVIMEZ ci permettiamo di ricordare che non è al ‘Contratto di governo’ che si devono fermare se vogliono capire e illustrare all’universo mondo cosa lo Stato ha fatto dal 1992 ad oggi per il Mezzogiorno e cosa continua a fare, ma debbono approfondire la serie storica dei Bilanci e, soprattutto, delle Finanziarie dello Stato, a partire dalla già citata Seconda Repubblica.

Questi commentatori “preoccupati” – soprattutto quelli di scuola PD-Forza Italia, ma non solo – hanno mai letto il Bilancio e la Finanziaria nazionale del 2007? Quella che prevedeva quasi 600 milioni di euro all’anno per la sanità siciliana, fondi mai erogati fino ad oggi da Roma a distanza di 11 anni?

Del fatto che gli ospedali pubblici siciliani – e segnatamente i Pronto Soccorso – sono in grandissima difficoltà per mancanza di fondi non sono “preoccupati”?

Questi signori hanno letto il Bilancio e la Finanziaria nazionale del 2013?

Hanno letto il Bilancio e la Finanziaria nazionale del 2014?

Hanno letto il Bilancio e la Finanziaria nazionale del 2015?

Hanno letto il Bilancio e la Finanziaria nazionale del 2016?

Hanno letto il Bilancio e la Finanziaria nazionale del 2017?

Hanno letto il Bilancio e la Finanziaria nazionale del 2018?

Lo sanno che per ‘risanare i conti dello Stato, già da anni, impongono al Bilancio della Regione siciliana – e lo fanno ancora oggi! – un prelievo di un miliardo e 300 milioni di euro che è quasi pari al prelievo effettuato a carico della Regione Lombardia, che ha il doppio degli abitanti della Sicilia e un reddito pro capite di gran lunga più elevato di quello dei siciliani?

Supponiamo che queste conoscenze non facciano parte del ‘bagagliaio’ culturale di questi improvvisati meridionalisti. Se avessero letto questi documenti – che insieme con la relazione SVIMEZ sono il minimo indispensabile per un meridionalista, no? – oggi i nostri amici “preoccupati” non sarebbero “preoccupati”.

E sapete perché? Perché in tutti questi documenti finanziari ufficiali, a parte pallide agevolazioni per chi investe nel Sud (ma chi investe nel Sud, a parte quelli che vogliono scaricare i costi sociali sul territorio e sulla popolazione, come avviene da anni con l’ILVA a Taranto, o come quelli – nel caso della Sicilia – che vogliono realizzare Resort nelle aree protette, come a Torre Salsa, in provincia di Agrigento, o come nell’area marina protetta del Plemmirio, a Siracusa?) troverete molto meno di quello che avete letto nel ‘Contratto’ del Governo grillini-Lega.

E’ veramente incredibile come la vecchia politica, utilizzando i novelli e improvvisati ‘meridionalisti’, stia provando a rivoltare la ‘frittata’. Dimenticando che gli elettori del Sud – o meglio, gli elettori del Sud che sono andati a votare, perché più del 50% di questi elettori, purtroppo, non è andata a votare – hanno votato in massa Movimento 5 Stelle perché non ne possono più del PD, di Forza Italia e degli ex democristiani rinnegati.

Quando nel Mezzogiorno tante persone votano la Lega, ebbene, ciò avviene perché la nausea dei cittadini del Sud verso la vecchia politica ha superato i livelli di guardia.

Dove sono stati, in questi anni, i nostri improvvisati meridionalisti rispetto alla battaglia per la difesa del grano duro del Sud Italia? La battaglia condotta da GranoSalus (e anche da questo blog), per liberare il Mezzogiorno da chi specula contro il grano duro – coltura d’eccellenza del Mezzogiorno – è stata fatta propria solo dal Movimento 5 Stelle.

Questi sono fatti concreti, non chiacchiere.

La verità è che il risultato del voto del Mezzogiorno alle elezioni politiche del 4 marzo scorso non è andato a genio alla vecchia politica. Per Renzi, per quello che resta dei centristi (ben poco ormai) e, soprattutto, per Berlusconi, che con certi ‘ambienti’ del Sud è sempre andato a nozze sin dal 1993-1994, la rivolta elettorale del Mezzogiorno rimane ‘indigesta’.

Da qui la strumentalizzazione: prima le parole di Vittorio Sgarbi che demonizza il reddito di cittadinanza, ora i ‘meridionalisti’ improvvisati.

C’è veramente da ridere nel leggere le dichiarazioni dei berlusconiani per la mancanza del Sud nel ‘Contratto di governo’ grillini-Lega.

Berlusconi ha preso in giro il Mezzogiorno con il Ponte sullo Stretto servito solo a spartire soldi a gruppi imprenditoriali del Nord Italia, ha preso in giro il Mezzogiorno con i grandi investimenti rimasti sulla carta, ha preso in giro la Sicilia con la riapertura del casinò di Taormina rimasto chiuso, ha raggirato il Sud, tra il 2008 e il 2011, utilizzando le risorse del FAS, destinate al Meridione, per finanziare le imprese del Centro Nord Italia.

La stessa cosa ha fatto il Governo Renzi, che ha dirottato i fondi del Sud per pagare le agevolazioni fiscali alle imprese del Centro Nord Italia.

Oggi i dirigenti di questi due partiti – che nel Sud prendono ancora qualche voto Iddio sa solo come! – si dicono preoccupati per il Mezzogiorno.

Ma non pensano di essere di essere ridicoli? Credono veramente che al Sud siamo così ingenui e disinformati?

Foto tratta da movimentoidea.it 

 

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