Norma-porcata all’Ars: stabilizzazione nel Corpo Forestale per i dipendenti di tutti i Parchi siciliani!

21 maggio 2018

Hanno cominciato dicendo che la stabilizzazione interessava solo i dipendenti del Parco dei Nebrodi. Ora invece, nel testo del disegno di legge sul ‘Collegato alla Finanziaria 2018’ che domani andrà in discussione all’Ars, la stabilizzazione è stata estesa ai dipendenti di tutti i Parchi dell’Isola. Quanti sono i ‘fortunati’? Ovviamente non si sa…   

Ricordate la norma-porcata che dovrebbe stabilizzare i dipendenti del Parco dei Nebrodi nel Corpo Forestale (NE ABBIAMO PARLATO QUI)? Ebbene, nel disegno di legge detto ‘Collegato alla Finanziaria 2018’ che domani l’Assemblea regionale siciliana inizierà a discutere è stata apportata una piccola ‘novità’: la stabilizzazione, dai dipendenti del Parco dei Nebrodi, è stata estesa ai dipendenti di tutti i Parchi della Sicilia!

Insomma, come si usa dire dalle nostre parti, trenta e due ventotto: ammuccamu!

La notizia dovrebbe interessare i giovani siciliani che si sono laureati in Agraria o in Scienze forestali: perché i signori del centrodestra che governano la Regione siciliana (con un Governo peraltro abusivo, se è vero che i protagonisti di questa parte politica hanno commesso gravi irregolarità all’atto della presentazione delle liste: irregolarità chissà perché non censurate) è a loro che stanno togliendo la possibilità di accedere con un concorso pubblico presso il Corpo Forestale della Regione.

Nessun concorso per i giovani laureati della Sicilia, che potranno continuare ad emigrare. E spazio, invece, ai raccomandati dei Parchi siciliani grazie a una norma che definire una porcata è poco.

Ecco a voi la norma che domani, ne siamo sicuri, il Parlamento siciliano approverà:

Art. 3.

Disposizioni sul Corpo forestale

1. Il Corpo Forestale della Regione è autorizzato, al fine di sopperire ai vuoti
di organico necessari all’espletamento delle funzioni dei distaccamenti forestali dipendenti dal Servizio ispettorato, ad attivare l’istituto del comando di cui al comma 2 dell’articolo 30 del decreto legislativo n. 165/2001 per l’utilizzo del personale del Corpo di vigilanza degli Enti parco.

2. Il Ragioniere generale, alla data di perfezionamento del procedimento di
cui al comma 1, è autorizzato ad apportare al Bilancio della Regione le
conseguenti modifiche per lo spostamento delle risorse finanziarie necessarie al
rimborso all’Amministrazione di provenienza del trattamento economico
applicato al personale di cui al presente articolo.
3. Le disposizioni di cui al presente articolo non comportano nuovi o
maggiori oneri a carico del bilancio regionale. 

Insomma, una bella sanatoria per gli amici al posto di un concorso pubblico. Del resto, tra qualche settimana si vota in oltre 100 Comuni: cosa c’è di meglio di una stabilizzazione a pochi giorni dal voto? Olè!

E’ questa, Presidente della Regione Nello Musumeci, l’Autonomia legislativa che lei “immagina”? Un’Autonomia legislativa per farvi i cavoli vostri a pochi giorni da una competizione elettorale?

Poi, vorremmo capire: quanti sono questi fortunati che, in un colpo, diventeranno futura Polizia giudiziaria (le guardie del Corpo Forestale sono Polizia giudiziaria a tutti gli effetti)?

All’inizio era “una ventina di dipendenti del Parco dei Nebrodi”. Poi sono diventati “trentacinque, forse qualcuno in più”. Adesso i numeri non ci sono più. Quanti diventeranno? Cinquecento? Mille? Duemila?

Noi ci auguriamo – nel caso in cui tale norma venga approvata – che la Guardia di Finanza interroghi gli amministratori di questi Parchi per effettuare il raffronto tra chi ha effettivamente lavorato presso questi enti e chi verrà stabilizzato.

Ci auguriamo, inoltre, sempre nel caso di approvazione di tale norma, che il nuovo Governo nazionale impugni questa eventuale porcata.

Informeremo i nostri lettori riportando i nomi e i cognomi dei parlamentari dell’Ars che approveranno questa norma-porcata (o nuova porcata, visto che non sarà la prima).

Ultima notazione: il terzo comma – Le disposizioni di cui al presente articolo non comportano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale – è una bugia. I costi a carico del Bilancio regionale, a stabilizzazione avvenuta, aumenteranno a dismisura!

 

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