MATTINALE 56/ Leoluca Orlando ‘completa’ il suo percorso renziano con l’hot spot a Palermo

18 maggio 2018

Arrivano ‘forze fresche’ allo ZEN, il quartiere dove verrà realizzato l’hot spot. Arriveranno migliaia di migranti che, presto, ciondoleranno per Palermo e dintorni in regime di semilibertà. La maggior parte alimenterà le ‘truppe’ degli spacciatori e delle prostitute. Per quelli più in gamba a trovargli ‘un posto di lavoro fisso’ penserà la mafia

“Manu militari”, il parafascista ministro degli interni Marco Minniti, forse tentando di acquistare credito con la Lega di Matteo Salvini per un posto di secondino a Rebibbia, ha deciso che a Palermo si farà un hot spot per l’accoglienza dei migranti. Non è un hot spot, tiene a precisare il Leoluca Orlando paraculo in malafede.

Noi sosteniamo che è un hot spot. Ci viene assicurato che sarà temporaneo, con strutture temporanee. Che ospiterà non più di 400 migranti (anche se in una botta ne dovessero arrivare mille, gli altri seicento verranno ributtati a mare!).

Ovviamente si tratta di balle spaziali: in brevissimo tempo il sito si trasformerà in un lager che ospiterà migliaia di disgraziati che presto, loro malgrado, saranno costretti ad imparare il mestiere di vivere a Palermo. In tanti saranno utilizzati nel mercato nero del lavoro; altri ciondoleranno senza costrutto; in tanti opereranno in regime di semilibertà, nel senso che di giorno evaderanno dal lager e invaderanno la città, rubacchiando, elemosinando, infastidendo, e la sera torneranno al giusto riposo. La maggior parte però andrà a rinforzare le truppe degli spacciatori e delle prostitute.

Ovviamente, trattandosi di questioni di “sicurezza” (ossia noi abbiamo già i nostri problemi, il Governo ce li moltiplica all’infinito creando appunto motivi di sicurezza), quegli stessi uffici che fanno “scattare” il cuore degli utenti (tra tutti la Sovrintendenza, quella che ti costringe a dipingere a mano le singole pietre dei muretti), interpellata sull’opera, si è fatta trovare con i suoi operatori già con gonne e pantaloni abbassati.

2 Onore al merito.
I giornalisti locali stanno riportando con supremo sprezzo del pericolo tutte le fasi dell’inchiesta su Antonello Montante. Nulla viene omesso, niente viene sottaciuto. Nulla sapevano e lo stupore è grande. Stanno facendo oggi, al riparo dell’ufficialità dell’inchiesta, quello che questo blog, a proprio rischio, ha fatto da sempre, dando ai suoi lettori ampie notizie del ”sistema Montante e soci”. Il coraggio uno non se lo può dare.

3 Cambio di programmi.
Il Presidente abusivo della Regione siciliana, Nello Musumeci, nella sua “allocuzione” dispregiativa dell’Autonomia regionale (su cui torneremo con un articolo ad hoc, perché non può passarla liscia) ha comunicato che nelle scuole, a partire dall’anno prossimo, sarà insegnato il dialetto siciliano e la storia della Sicilia.

Ovvero che LUI, fascisticamente, cambierà i programmi scolastici che sono di competenza del Ministero della Pubblica istruzione, recluterà gli insegnanti, ne finanzierà gli stipendi, approverà i libri di testo. Alalà!

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