Palermo e i ‘piccioli’ facili per la Cultura: grillini all’attacco dell’amministrazione comunale

25 aprile 2018

I consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle sono andati studiare gli atti amministrativi della Giunta comunale. E hanno scoperto una serie di magagne. Tema: i fondi erogati per le manifestazioni culturali. Il capogruppo Ugo Forello: “La chiamata diretta di enti o associazioni culturali è stata elevata a regola nel Comune di Palermo”. Sotto accusa anche l’assessore Emilio Arcuri sulla Vucciria

Contrariamente agli inciuci che Luigi Di Maio sta provando a portare avanti a Roma per dare vita a un improbabile Governo con il PD, a Palermo, in Consiglio comunale, dopo qualche tentennamento, il Movimento 5 Stelle ha scatenato una battaglia di opposizione su tutta la linea all’amministrazione guidata dal sindaco Leoluca Orlando.

Dopo le incomprensioni sulla TARI – dove il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle non è sembrato unito – i grillini di Sala delle Lapidi, la damascata sede dell’assemblea cittadina del capoluogo siciliano, appaiono oggi più che mai decisi a sviluppare una seria azione di opposizione.

I grillini, con in testa il capogruppo Ugo Forello, vanno all’attacco sulla cultura, uno dei settori dove la Giunta Orlando fa il bello e il cattivo tempo:

“La scarsa capacità di programmazione e progettazione – si legge nel comunicato del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle – e una non convenzionale propensione all’affidamento diretto da parte dell’amministrazione comunale di Palermo, sono gli elementi che risultano dall’analisi delle determinazioni nel settore cultura tra il 2017 e il 2018, messi in evidenza dal gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle”.

Traduzione: i grillini sono andati a studiare gli atti amministrativi – le determinazioni – e hanno scoperto alcune magagne. E cioè:

a) 38 determinazioni del settore cultura per iniziative strategiche del ‘Patto per il Sud’ (nel periodo compreso fra il 6.2.2017 e il 5.3.2018) per un importo complessivo di € 1.534.600,99 (un milione e 534 mila euro e rotti);

b) 73 determinazioni del settore cultura nel periodo compreso tra il 03/09/2015 e il 30/11/2017, per un importo complessivo di € 1.128.626 (un milione e 128 mila euro e rotti);

c) 2 determinazioni del 29.12.2017 e del 7.3.2018 in favore della Fondazione Sant’Elia, per un importo complessivo di € 470.358,38.

“In tutte le situazioni sopra indicate – si legge nel comunicato – si è proceduto a distribuire denaro pubblico mediante il ricorso sistematico ad affidamenti diretti.

Tutte le determinazioni richiamano l’applicazione dell’art. 63 c.2 lett b) del codice degli appalti, senza alcuna specifica motivazione, riportando sempre la stessa affermazione sull’unicità del progetto e impossibilità di confronto con altri progetti”.

“Con questa prassi – afferma il capogruppo del M5S di Palermo, Ugo Forello – la chiamata diretta di enti o associazioni culturali è stata elevata a regola nel Comune di Palermo. Mentre i principi di trasparenza, parità di trattamento e il ricorso a procedure concorsuali sono state costantemente ignorate. Tutto ciò è anche il risultato di un’incapacità dell’amministrazione comunale di operare una corretta programmazione e progettazione dei propri fabbisogni, nonché una verifica delle possibilità offerte nel mercato culturale per soddisfare gli stessi”.

“A distanza di 10 anni – afferma Viviana Lo Monaco – in assenza di una vera discussione e approvazione di un simile documento, oggi assistiamo a una emorragia, e quindi al dilagare di atti unilaterali, privi di programmazione di medio-lungo termine, come se ‘Cultura’ a Palermo significasse esclusivamente ‘collezione indiscriminata di eventi’. La logica dei numeri si è sostituita alla logica della qualità nell’anno in cui Palermo è Capitale italiana della Cultura”.

“La domanda che ci poniamo – aggiunge Viviana Lo Monaco – è se effettivamente le scelte che ormai da tempo caratterizzano l’attuale, come pure la passata amministrazione siano le migliori scelte possibili, quelle che possano davvero portare un vantaggio proporzionato ed esponenzialmente significativo rispetto a un ingente impegno di somme e a scelte ‘strategiche’ prive di opportuni indicatori e descrittori capaci di elaborare le valutazioni dei risultati ottenuti, rispetto agli obiettivi prefissati dall’Amministrazione”.

In un altro comunicato i consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle di Palermo, Giulia Argiroffi e Viviana Lo Monaco, tornano sull’argomento:

“Abbiamo seguito con uno stato d’animo demoralizzato il saluto di UWE e Costanza alla Vucciria e alla loro ‘Stanza della compensazione’, sembra che questa amministrazione comunale, che svuota la cultura di significato, svilendola sempre più spesso al livello di spot, sappia all’occorrenza strumentalizzare anche questa, la cultura, per nascondere il senso ambiguo delle proprie azioni”.

Un ‘siluro’ dei grillini è indirizzato anche all’assessore Emilio Arcuri:

“Nonostante le numerose richieste di chiarimento che il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle ha inoltrato all’assessore Arcuri a partire dal 7 marzo, per comprendere il valore urbano e sociale dell’intervento in corso a piazza Garraffello raccontato dall’amministrazione comunale come progetto di salvaguardia del mercato della Vucciria e del suo immenso valore sociale, culturale e antropoligico, lo stesso assessore si nega – precisano Argiroffi e Lo Monaco – manca alle convocazioni, le risposte non arrivano e molti aspetti appaiono sempre più oscuri. Esiste un modo per fare bene e raccontare di Uwe e della sua attività alla Vucciria, ma parlare in termini di ‘vandalismo’ e ‘occupazione abusiva’, è una strumentalizzazione della realtà per giustificare carenze evidenti”.

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