Nave carica di grano a Pozzallo, Figuccia: “Musumeci difenda gli agricoltori siciliani”

25 aprile 2018

In effetti era quello che si era impegnato a fare. Se non che, il Presidente Musumeci, dopo il blocco della prima nave carica di grano duro ammuffito, non solo non ha disposto i controlli sulla nave arrivata due giorni fa a Pozzallo, ma se ne rimane muto come un pesce. Presidente Musumeci: che è successo? Non ha annunciato che avrebbe fatto controllare grano e derrate alimentari in arrivo in Sicilia?

Due giorni fa abbiamo dato la notizia di una nave carica di grano duro ufficialmente francese arrivata nel porto di Pozzallo. In realtà, si tratta di una doppia notizia: l’arrivo di questa nave con 6 mila e 500 tonnellate di grano duro estero; e il fatto che la Regione siciliana, contraddicendo gli impegni assunti dal Presidente, Nello Musumeci, non ha disposto i controlli su questo carico di grano duro (QUI IL NOSTRO ARTICOLO).

Fino ad oggi la notizia è passata inosservata anche all’Assemblea regionale siciliana, dov’è in corso il dibattito sulla Finanziaria 2018. Oggi sulla vicenda interviene il parlamentare Vincenzo Figuccia:

“Il progetto è ormai chiaro – scrive Vincenzo Figuccia -. La neo colonizzazione della Sicilia da parte delle multinazionali asservite alle banche non prevede sbarchi e battaglie armate vecchia maniera. Niente fucili, raid aerei né missili terra aria. Nulla di tutto ciò. Al contrario, si avvia un’usurpazione delle terre e un’appropriazione del grano in assoluta freddezza, cautela e cinismo. Dopo anni di controllo e mortificazione del mercato che ha tenuto il prezzo del grano a 18 centesimi, adesso i potentati gettano la maschera. Accade così che viene liberalizzato l’ingresso del grano che arriva chissà da dove e che sfugge ai controlli in entrata. Navi cariche di prodotto bombardato da pesticidi che finiranno direttamente nelle nostre tavole provocando danni alla salute e contemporaneamente relegando ai margini i grani dei nostri agricoltori, che sempre più disperati saranno costretti a vendere le proprie terre”.

A questo punto Figuccia fa un preciso riferimento ai fatti di Pozzallo:

“L’ultima testimonianza di ciò che sta avvenendo è raccontata da quello che è accaduto a Pozzallo, dove per i 6 mila e 500 tonnellate di grano duro arrivati con l’ennesima nave non sono previsti controlli. Accade così che nell’Unione Europea nella quale gli interessi delle multinazionali valgono molto di più della salute di milioni di persone, tutto diventi possibile in un clima di indifferenza e disinformazione”.

“Per quanto mi riguarda – sottolinea ancora il parlamentare regionale – non lascerò che i nostri produttori di grano vengano lasciati da soli nelle mani degli speculatori che continueranno a far arrivare il grano duro estero in Sicilia senza alcun controllo per determinare un aumento dell’offerta e il definitivo crollo del prezzo del grano duro siciliano. Faccio un appello al Governo regionale – conclude Figuccia – a tutelare gli agricoltori siciliani perché vengano aiutati a non abbandonare le terre e alle organizzazioni agricole a compattarsi per sostenere la battaglia in favore delle tonnellate di grano duro siciliano che deve trasformarsi nel nostro pane, nei nostri profumati biscotti, nelle pizze cotte nei nostri forni a legna”.

Intanto il Presidente della Regione, Musumeci, non è ancotra intervenuto su questa vicenda. E non è intervenuto nemmeno l’assessore all’Agricoltura, Edy Bandiera? Che è successo ai due? Un attacco di laringite acuta?

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