CAS: sei sigle sindacali contro il sindacato Orsa. Che annuncia ‘cosi ‘i rumpiri’ nelle autostrade…

14 aprile 2018

Sei sigle sindacali (Cgil trasporti, Fit-Cisl, Uil-Trasporti, Sla-Cisal, Ugl Trasporti e Lata) scrivono al Governo regionale e ai vertici del Consorzio Autostrade Siciliane (CAS): non partecipano a riunioni con i rappresentanti dell’Orsa (il sindacato che ha denunciato magagne nei trasporti marittimi e nelle stesse autostrade siciliane). Il testo della lettera dell’Orsa al CAS che…

Le divisioni, nel mondo sindacale, sono all’ordine del giorno. Ma leggere un documento in cui ben sei sigle sindacali si scagliano contro una sigla sindacale fa un certo effetto. Tutto è stato messo per iscritto lo scorso 12 aprile. Convocati dal Governo regionale, i rappresentanti delle sei sigle sindacali rispondono in coro: “Se ci saranno loro, noi non ci saremo”.

“Loro” – ovvero la sigla sindacale della quale i rappresentanti della Cgil trasporti, della Fit-Cisl, della Uil-Trasporti, della Sla-Cisal, dell’Ugl Trasporti e del Lata (sigla che non conosciamo, ma dovrebbe occuparsi dei trasporti) non vogliono nemmeno sentir parlare – è l’Orsa, sindacato autonomo della viabilità e dei trasporti.

Perché tanto astio verso l’Orsa? Forse perché è uno dei pochi soggetti che ha ripetutamente denunciato le magagne dei trasporti marittimi della Sicilia, scoperchiando un ‘pentolone’ consociativo dove si trova di tutto: imprenditori spregiudicati, politici legati a doppio filo ai ‘Signori delle navi’, sindacalisti accomodanti. Tutte storie che questo blog ha raccontato con dovizia di particolari (come potete leggere negli articoli allegati in calce).

Da un poi di tempo a questa parte, poi – e precisamente da quando Giuseppe ‘Pino’ Prestigiacomo è diventato il responsabile confederale dell’Orsa trasporti in Sicilia, puntando i riflettori sul CAS, il Consorzio Autostrade Siciliano (QUI L’ARTICOLO CHE RACCONTA FATTI VERAMENTE INCREDIBILI!), l’atmosfera si deve essere surriscaldata.

Insomma, come fu e come non fu, è spuntato un documento – per la precisione una lettera delle sei sigle sindacali inviata al presidente della Regione, Nello Musumeci, all’assessore alle Infrastrutture, Marco Falcone, e ai vertici del CAS – nel quale i sindacalisti anti-Orsa scrivono:

“Le scriventi OO.SS., in riferimento alla convocazione in data odierna, a firma del dirigente generale del CAS, la ringraziano per l’attenzione rivolta alla materia in oggetto, ma ritengono opportuno che la stessa non può essere trattata anche da quelle organizzazioni sindacali che non hanno titolo a farlo in quanto non firmatarie né del contratto.. né del CCNL dei dipendenti di società concessionarie di autostrade e trafori. Pertanto, chiedono una nuova convocazione per trattare la materia in parola indipendentemente dagli argomenti e dalle materie sulle quali la signoria vostra” e bla bla bla.

Insomma: a tipo picciriddi: se ci sono loro non ci siamo noi…

E il sindacato Orsa trasporti? Per nulla intimoriti, i rappresentanti di questa organizzazione sindacale hanno inviato una lettera ai vertici del CAS. Tilo della missiva:

“Quattro domande alla dott.sa Alessia Trombino neo Presidente del Consorzio Autostrade Siciliane”.

Ecco il testo della lettera:

“Per buona educazione, prima di passare a qualsiasi domanda, questa O.S. – seppur con ritardo – le porge i migliori auguri per questo incarico, in un ente così complesso”.

Dopo lo ‘zuccherino’ arriva un mezzo avviso ai ‘naviganti’:

“Ci sono ex Presidenti ed ex Commissari che, ancor oggi, dopo anni dal loro incarico, vengono raggiunti da avvisi di garanzia e rinvii a giudizio. C’è da avere molta considerazione per Lei, che si dimostra persona coraggiosa assai, e che di fatto viene dal ruolo di segretaria personale dell’Onorevole Nello Musumeci (da cinque mesi nuovo Presidente della Regione Sicilia). Proprio per questo più considerevole di stima, visto che ella non sembra avere una pregressa esperienza di gestione aziendale. Molti auguri ancora”.

Dopo di che si comincia a ‘ballare’:

“La signora Presidente il C.d.A. del CAS dott.sa Alessia Trombino e il signor Direttore Generale Leonardo Santoro vorrebbero cortesemente spiegare all’utenza, ai Siciliani come intendono operare per garantire standard europei di sicurezza nelle autostrade in gestione al CAS? Quale programma di risanamento e in quale tempo? Fino ad oggi, le passate gestioni hanno garantito asfalto dissestato e voragini, gallerie al buio, colonnine sos guaste, automatismi telepass e casse automatiche obsoleti e lunghe file ai caselli; l’utenza paga e avrebbe tutto il diritto di entrare, viaggiare senza rischiare la vita e uscire velocemente … senza essere sequestrata”.

“L’ormai ex Presidente Rosario Faraci – prosegue la lettera – saluta in modo trionfale la fine (leggermente anticipata) del suo mandato al CAS, consapevole – dichiara – che c’è ancora molto da fare per una rete autostradale datata che ha trovato con lacune e forti ritardi. C’è da chiedersi allora, quale ente abbia gestito – nei quattro anni passati – il commercialista gelese, perché i siciliani non hanno la percezione, ogni giorno, di percorrere un’autostrada sicura; non si tratta di lacune… ma di voragini”.

Dopo il ‘siluro a Faraci si ritorna al presente:

“Se può risponderci Lei, Presidente Trombino, al posto del Faraci, sullo stato dei lavori dell’asse autostradale Siracusa-Gela, di importanza strategica per il trasporto su gomma per l’intera Sicilia orientale, e se c’è il rischio paventato della perdita dei finanziamenti per il completamento dell’opera. Il Popolo siciliano, l’utenza si chiede, da anni, quale fine hanno fatto i fondi destinati alla manutenzione dell’infrastruttura; si evincerà dai bilanci? Si chiedono, i Siciliani, come sia possibile che periodicamente saltano alla cronaca scandali sugli appalti truccati, compensi gonfiati e indennità su progetti inesistenti (di un anno fa, l’operazione congiunta della DIA di Catania e di Messina; 56 gli indagati e dodici i destinatari delle misure cautelari), così come si legge periodicamente di multe comminate dall’ispettorato del Lavoro di Messina per l’uso e l’abuso del ricorso al lavoro straordinario dei dipendenti”.

“Certo che ella, Presidente Trombino, riceve in eredita un ente malridotto, che ne possa dire l’ex Presidente Faraci e per quanto detto sopra, le useremo rispetto e considerazione per un po’ di tempo, ma dal Signor Presidente Nello Musumeci, i siciliani, quelli che soprattutto gli hanno accordato il voto, stanno aspettando – già a cinque mesi dalle elezioni regionali – i segnali del rinnovamento promesso. Ultima domanda: quanto è lecito aspettare?”.

Foto tratta da normanno.com

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