Egregio Presidente Mattarella: come vuole uscire dallo stallo?

13 aprile 2018

Con tutto il rispetto, non riusciamo a capire come il Presidente Mattarella intende affrontare il problema legato all’impossibilità per le forze politiche presenti in Parlamento – almeno fino ad ora – di dare vita a un Governo. Come recita una canzone di Lucio Dalla, del Mattarella-pensiero di queste ore non abbiamo capito l’ultima riga…

Dice il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, davanti allo stallo che si è determinato in Parlamento, dove fino ad oggi non sembra facile formare un Governo:

“Dall’andamento delle consultazioni di questi giorni emerge con evidenza che il confronto tra i partiti politici per dar vita in Parlamento a una maggioranza che sostenga un Governo non ha fatto progressi”.

E fin qui, egregio Presidente della Repubblica, siamo arrivati anche noi.

A questo punto abbiamo difficoltà a seguire l’attuale capo dello Stato. Perché? Perché lo stesso Mattarella dice di aver fatto presente alle varie forze politiche “la necessità per il nostro Paese di avere un Governo nella pienezza delle sue funzioni”.

Non debbono essere i partiti politici a decidere che Governo deve nascere? Se non ci sono le condizioni politiche per la formazione di un Governo – ci permettiamo di ricordare al Presidente della Repubblica – non ci sono “necessità” che possono prevalere sui partiti e sulla democrazia: si ritorna al voto.

Per questo consideriamo poco comprensibile un’altra frase del Presidente Mattarella:

“Attenderò alcuni giorni, trascorsi i quali valuterò in che modo procedere per uscire dallo stallo che si registra”.

Se non ci sono le condizioni politiche – torniamo a ribadire – c’è poco da valutare: si deve tornare alle urne.

Detto questo, ci chiediamo e chiediamo: ma davvero il Presidente Mattarella, quando ha firmato la legge sulla nuova legge elettorale – il Rosatellum – non metteva nel conto un Parlamento nell’impossibilità di formare un Governo?

Ma veramente la vecchia politica italiana pretende che chi ancora pensa con la propria testa debba portare il cervello all’ammasso?

Presidente Mattarella: non toccava a lei, nel caso dell’arzigogolata legge elettorale Rosatellum discettare su eventuali profili di incostituzionalità. Ma rimandarla alle Camere, beh, questo si poteva fare. O no?

Adesso che la ‘frittata’ è fatta – ‘frittata’ voluta dal PD e da Berlusconi – cosa vorrebbe fare, Presidente Mattarella? Ce lo spieghi meglio, perché non l’abbiamo capito…

Foto tratta da quotidiano.net 

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