MATTINALE 45/ Assessore Armao: lo sa che Einaudi era nemico dell’Autonomia siciliana?

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All’’ineffabile capo dei ‘Siciliani indignati’, l’icona dell’automismo isolano al Governo della Regione, al secolo avvocato-professore Gaetano Armao, non bastava Forza Italia di Gianfranco Miccichè: si è intruppato anche nella ‘Fondazione Luigi Einaudi’, l’uomo che si batteva contro l’Autonomia della Sicilia. Che coerenza culturale!

Fu vanagloria? Ai siculi l’ardua sentenza. Il Professor avvocato Gaetano Armao, Assessore regionale all’Economia e, in caso di assenza o impedimento del titolare, Presidente della Regione al bisogno, è stato nominato componente del Consiglio di Amministrazione della ‘Fondazione Luigi Einaudi’. L’ineffabile capo dei Siciliani indignati (ovvero lui e Piscitello), l’icona dell’automismo isolano al governo si è infrinzato con la storia e la memoria di uno che la Sicilia gli stava proprio sullo stomaco.

Luigi Einaudi, professorucolo piemontese, fascista fino a quando gli convenne, prontamente riciclatosi con i liberonzi, fu nemico giurato dell’Autonomia siciliana.

Suo fu l’unico voto contrario alla costituzionalizzazione dello Statuto.

Fu lui l’ispiratore della VII disposizione transitoria della Costituzione che, in buona sostanza, fu come un lento veleno inoculato nel corpo dell’Alta Corte e non ebbe pace finché l’Istituto stesso non fu abrogato, senza spendere una parola sulla fine dei giudici di nomina regionale.

Ebbene, questo nano malefico, solo alla fine della sua vita, forse per ingraziarsi le divinità ctonie, confessò candidamente che “forse” il Nord aveva preso dal Sud molto più di quando il Nord avesse dato al Sud (COME POTETE LEGGERE QUI).

Detto da un (ex) Presidente della Repubblica, “garante della Unità degli Italiani”, è un vero e proprio insulto.

Complimenti, Professore, e buon lavoro!

Gaetano Armao nel Cda della ‘Fondazione Luigi Einaudi’. Ma perché solo uomini?

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