TARI, al Comune di Palermo i grillini appoggiano i fallimenti della Giunta Orlando

31 marzo 2018

Il bello è che lo stesso capogruppo del Movimento 5 Stelle al Consiglio comunale di Palermo, Ugo Forello, ammette di aver salvato l’amministrazione comunale di Leoluca Orlando, che in Aula non aveva i voti per fare approvare una tassa sull’immondizia. Un balzello che, alla luce della sporcizia che sovrasta la città, andrebbe sensibilmente ridotto 

Incredibile ma vero: in Consiglio comunale a Palermo i grillini salvano la Giunta comunale di Leoluca Orlando consentendogli di portare a casa la TARI, la discussa tassa sull’immondizia! Lo dice il capogruppo del Movimento 5 Stelle a Sala delle Lapidi, Ugo Forello:

“Gli orlandiani erano meno di 16, quindi se non ci fosse stata l’opposizione l’atto non sarebbe stato approvato”.

Epilogo incredibile, con l’amministrazione Orlando che, dopo aver fallito anche nel settore della raccolta dei rifiuti, riesce a imporre ai cittadini di una Palermo sempre più sporca gli stessi soldi – strappati dalle tasche dei palermitani – per pagare gli stipendi a 2 mila dipendenti della RAP che non riescono a tenere pulita la città.

Il tutto con i voti dei consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle che dovrebbero fare opposizione. E che invece di difendere gli interessi dei cittadini hanno difeso gli interessi dell’Amministrazione Orlando. Complimenti!

Del resto, che in Consiglio comunale a Palermo i grillini si dedichino al ‘babbio’, piuttosto che esercitare una serie opposizione, ormai è nelle cose.

Nessuna opposizione al taglio di oltre mille alberi. Nessuna opposizione sulla dissennata gestione dell’acqua. Nessuna opposizione sulla farsa del Bilancio consolidato presentato dall’amministrazione Orlando che non consolida una mazza, se è vero che si sa poco o nulla dei ‘buchi’ delle società collegate. E via continuando con i silenzi grillini su altre vergogne.

Il sì alla TARI targata Giunta Orlando è solo l’ultimo atto di un movimento politico che, al Comune di Palermo, ha scelto di fiancheggiare l’attuale amministrazione comunale, al pari di Forza Italia.

Ma se i berlusconiani ne hanno un ritorno in termini di clientele, non riusciamo proprio a capire che ritorno abbiano i grillini del Comune di Palermo: fiancheggiano e basta per il piacere di fiancheggiare: contenti loro…

Alla fine, sulla TARI è passata la proposta dell’amministrazione Orlando. Il costo del servizio rimane invariato: 122 milioni e 400 mila euro, al lordo dei 3,1 milioni per Palermo Ambiente e 10,9 milioni di IVA.

Ogni famiglia di quattro persone che vive in un appartamento di 100 metri quadrati pagherà, in media, quasi 320 euro. Una cifra enorme considerato il servizio fallimentare.

Non lo diciamo noi: lo ha documentato REPORT con un servizio sulla sporcizia di Palermo e su quanto avviene nella discarica di Bellolampo (QUI LA TRASMISSIONE DI REPORT, dal 31esimo minuto in poi)

Un ‘premio’ alla RAP che ha trasformato la città in un “Suk mediorientale”, per dirla con il sindaco Leoluca Orlando, che, nella citata trasmissione REPORT, ha giustificato così a munnizza che sommerge il quartiere dell’Albergheria.

Ma non è solo l’Albergheria ad essere travolta dai rifiuti. Buona parte della città di Palermo è sporca, con discariche ‘volanti’ che sorgono qua e là. Una sensazione di sporco – che non è solo sensazione, ma realtà – accentuato dai mille cantieri che presidiano le strade, distruggendo l’asfalto e lasciando buche qua e là ricoperte di un terriccio color rosa.

Forello, per giustificare l’appoggio del suo gruppo consigliere a Orlando, si arrampica sugli specchi:

“Dalla discussione in Aula – dice – è emerso con chiarezza che l’amministrazione ha di fatto messo in mora la RAP. Il nostro voto favorevole alla delibera è nell’interesse dei cittadini, che avranno una leggera riduzione della tassa per le utenze non domestiche, e contemporaneamente rappresenta un atto di sfida all’amministrazione Orlando che dovrà entro luglio trovare gli strumenti per salvare la propria partecipata, tagliando gli sprechi e migliorando la qualità dei servizi”. Sì perché la Rap avrebbe avuto bisogno di più risorse: circa 6 milioni di euro, secondo quanto emerso ieri a Sala delle Lapidi”.

Forello gioca con le parole. Non c’è alcuna riduzione della TARI per le famiglie, ma solo una ridicola riduzione del 4% per le imprese cittadine tartassate con altre tasse e da controlli a pioggia che servono solo a fare ‘cassa’.

E’ evidente che il signor Forello – che come tutti sanno sta bene di famiglia – non riesce proprio a comprendere, al pari degli ‘orlandiani’ e della finta sinistra che appoggia la fallimentare esperienza dell’amministrazione Orlando, qual è la situazione reale di molte famiglie palermitane e degli stessi commercianti della città, tartassati da eterni lavori ferroviari, ora anche dai lavori per il cablaggio e da una pressione fiscale locale che è tra le più alte d’Italia.

Non possiamo non notare la distanza siderale che c’è tra i grillini ‘fiancheggiatori’ del Comune di Palermo e la linea che il nuovo presidente della Camera, Roberto Fico, che a Montecitorio si appresta a far saltare i privilegi (QUI L’ARTICOLO). E differenza c’è anche con i grillini dell’Ars, che l’opposizione la stanno esercitando.

E dire che, proprio ieri, in una diretta su facebook, il parlamentare nazionale del Movimento 5 Stelle eletto in Sicilia, Aldo Penna, ha ironizzato su Orlando, ricordando che l’attuale sindaco di Palermo è passato dalla metafora sulla “Palermo europea” a “Palermo suk e città mediorientale” per giustificare il fallimento della propria amministrazione nella raccolta e nello smaltimento dei rifiuti.

Archiviata l’opposizione dei grillini, prendiamo atto che consiglieri comunali Sabrina Figuccia e Claudio Volante non risparmiano critiche all’amministrazione comunale:

“La società d’igiene ambientale non riesce a erogare servizi accettabili alla città a causa di una mala gestio e di una condizione di enorme difficoltà economica ammessa candidamente dallo stesso vicesindaco Sergio Marino. Ci auguriamo pertanto che dietro questa operazione non si celi la solita mano magica giuridica, che prepara a tavolino un ulteriore fallimento, che con molta probabilità potrebbe aprire la strada a soluzioni probabilmente già programmate”. Intanto, hanno rimarcato Figuccia e Volante, “i cittadini continueranno a pagare somme altisonanti a fronte di servizi quasi inesistenti”.

 

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