La denuncia/Assunzioni nella scuola: “Alla Sicilia riservato un trattamento vergognoso”

29 marzo 2018

Sono solo 117 i posti di fatto consolidati in organico di diritto destinati alla Sicilia su un totale nazionale di 3.530.  Alla Sicilia “è stato riservato un trattamento vergognoso dal Miur” afferma Graziamaria Pistorino, segretaria regionale della Flc Cgil Sicilia

Piove sul bagnato. La Sicilia viene praticamente esclusa dallo sblocco delle assunzioni nella scuola pubblica. Alla nostra regione solo quello che potremmo definire un misero ‘contentino’ che fa saltare i nervi- giustamente- ai sindacati:
“Sull’attribuzione dei posti per gli organici della scuola, alla Sicilia è stato riservato un trattamento vergognoso dal Miur – afferma Graziamaria Pistorino, segretaria regionale della Flc Cgil Sicilia. Pur essendo la terza regione d’Italia in quanto a popolazione scolastica, con 742 mila studenti, la Sicilia ha ricevuto meno posti di quelli ottenuti ad esempio dalle Marche, che ha una popolazione scolastica di 213 mila studenti. Faccio appello al presidente della Regione, Nello Musumeci, e all’assessore all’istruzione, Roberto Lagalla, perchè intervengano a Roma in vista dell’incontro con le organizzazioni sindacali che si terrà domani. Non possiamo accettare una simile discriminazione”.
“Sono solo 117 i posti di fatto consolidati in organico di diritto destinati alla Sicilia – spiega Pistorino – su un totale nazionale di 3.530. Questo vuol dire far perdere la speranza di tornare a casa a migliaia di docenti siciliani, costretti dalla legge 107 ad andare fuori regione per insegnare, nonché ai vincitori di concorso che ancora attendono di essere immessi in ruolo. Una contraddizione rispetto all’accordo firmato nel dicembre scorso dal Miur con il quale il Ministero si impegnava a favorire i rientri”.
“Come se non bastasse – conclude Pistorino – il Miur non ha previsto alcuna stabilizzazione aggiuntiva sui posti di sostegno, prolungando lo stato di precarietà dei circa 5 mila insegnanti che ogni anno in Sicilia ricevono l’assegnazione provvisoria e la supplenza annuale. Una situazione che soprattutto influisce sulla continuità educativa che dovrebbe essere garantita agli alunni diversamente abili”.

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