La ‘furbizia’ di Franceschini: fare votare a M5S e Lega le riforme costituzionali ‘bocciate’ dagli italiani…

14 marzo 2018

Davvero furbo, il Ministro uscente Franceschini, PD di ‘scuola’ democristiana. Vorrebbe ‘incaprettare’, con un solo colpo, Movimento 5 Stelle e Lega facendogli approvare l’abolizione del Senato di renziana memoria e poi tornare al voto. Ma questi del Partito Democratico pensano veramente che i grillini e i leghisti siano così fessacchiotti? 

il valzer dei perdenti ha partorito una nuova trappola. Dopo il Governo centrodestra-PD – proposta lanciata dal capogruppo uscente di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta (QUI L’ARTICOLO), caldeggiata dal Berlusconi, ma ‘bocciata’ dal leader dello stesso centrodestra, il numero uno della Lega Matteo Salvini – arriva il Ministro uscente, Dario Franceschini (PD), che al Corriere della Sera dichiara:

“Approvate riforma costituzionale e nuova legge elettorale, si può tornare a votare. Chiunque vinca troverà un sistema che funziona”.

Furbo, il democristiano di lunga data Franceschini: nella sua testa, il Movimento 5 Stelle e la Lega di Salvini dovrebbero approvare le riforme costituzionali già ‘bocciate’ dagli elettori (Franceschini, figuriamoci, vuole abolire il Senato della Repubblica: del resto, questa è la volontà dell’Unione Europea a trazione tedesca e qualcuno si deve pure caricare la volontà della signara Merkel no? e chi se non il PD?) e poi andare al voto con una nuova legge elettorale!

E le battaglie fatte da tanti italiani contro la pessima riforma costituzionale renziana? E il referendum del dicembre del 2017, prima, grande sconfitta del PD di Renzi? E la seconda sconfitta che è costata la segreteria del PD a Renzi? Tutto dimenticato, nella testa di Franceschini!

Ma questi signori del PD ci sono o ci fanno? Ma pensano veramente di potere ancora dettare regole dopo aver perso le elezioni? Un partito che è passato, in quattro anni, dal 40% al 18% può ancora pensare di far passare la propria linea politica? Tra l’altro – e qui sta il paradosso – proponendo uno schema che è costato allo stesso PD il 22% dei consensi popolari in meno?

Qualcuno dovrebbe spiegare a Franceschini che la proposta di un Governo per l’Italia c’è già: ed è stata presentata agl’italiani e al Quirinale prima del voto (COME RACCONTIAMO QUI). E’ il Governo prospettato dal leader del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio.

Se Di Maio – in Parlamento e non nei ‘caminetti’ e nemmeno con le ‘grandi’ interviste ai ‘grandi’ giornali – non dovesse avere i voti e se nessuno, dopo di lui, avrà i ‘numeri’, alla Camera e al Senato, per dare vita a un Governo, ebbene, la parola ripasserà agli elettori.

Anche con la stessa legge elettorale. Del resto, la legge elettorale Rosatellum non è stata voluta dal PD di Franceschini? Una seconda verifica – per vedere se, per la seconda volta consecutiva, non produrrà una maggioranza – non farebbe male a nessuno.

Foto tratta da formiche.net

 

 

 

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