A due giorni dal voto Gentiloni vuole investire in Sicilia… Ma dice vero?

2 marzo 2018

Prima lui e il suo degno ‘compare’ Renzi hanno depredato la nostra Regione lasciandola senza soldi. Poi, nell’ultimo giorno di campagna elettorale, il capo del Governo romano piomba in Sicilia e ci viene a dire che è tempo di investire nel Sud e nella nostra Isola. Gentiloni pensa che i siciliani non sappiano chi sono gli amici e i nemici politici?

A due giorni dal voto il presidente del Consiglio dei ministri, Paolo Gentiloni vuole investire nel Sud e, magari, anche in Sicilia. La notizia – che leggiamo sul Giornale di Sicilia on line – è sensazionale, perché, da quando esistono i fondi europei, lo Stato non solo non ha investito in Sicilia, ma ha scippato un sacco di soldi al Mezzogiorno e alla nostra Regione.

Ma leggiamo l’interessante articolo del Giornale di Sicilia:

“Questo è il momento per investire nel Mezzogiorno – dice Gentiloni – è il momento in cui ci sono le condizioni migliori possibili per approfittare di opportunità economiche che possono rendere il nostro Mezzogiorno, la nostra Sicilia e la città metropolitana di Catania, competitive e forti puntando sui propri asset”.

Pensate un po’: “la nostra Sicilia” che esce dalla bocca di Gentiloni: ma non è incredibile?

E non è finita. Visto che parlava a Catania Gentiloni non ha verto dimenticato la città Etnea:

“Il fiorire di progetti che questa città mette in campo – ha aggiunto il Premier – deve dare anche un messaggio al Paese. Io rivendico il fatto che questo governo non si sia limitato ad istituire un ministero del Mezzogiorno, ed era importante farlo. Questo esecutivo ha cercato di creare le migliori condizioni da tanti punti di vista per investire nel nostro Mezzogiorno ed oggi, con la decontribuzione per le assunzioni dei giovani, con il credito di imposta per i beni strumentali nel Sud, con il risanamento delle periferie, con i grandi investimenti per i trasporti e per la cultura, abbiamo un insieme di interventi che deve dare credo un messaggio molto chiaro al sistema Paese, ai nostri imprenditori e alla nostra Italia”.

In realtà il Ministero del Mezzogiorno esiste da decenni: in certi momenti ha cambiato nome: Gentiloni e il suo Governo non hanno istituito nulla!

Così, per chiarire: il Governo Gentiloni, e prima il Governo Renzi e prim’ancora tutti i Governi della Seconda Repubblica hanno eliminato l’intervento ordinario dello Stato nel Sud: non lo diciamo noi: lo dice da anni la SVIMEZ.

Negli ultimi quattro anni, lungi dall’investire nel Sud e in Sicilia, i Governi nazionali hanno scippato alla nostra Regione – complice il Governo regionale del PD di Rosario Crocetta – un miliardo e 300 milioni all’anno, più un’altra caterva di soldi con due ‘Patti scellerati’.

La Sicilia cade a pezzi – le autostrade della nostra Isola cadono a pezzi, le strade provinciali cadono a pezzi, le scuole cadono a pezzi (la scuola elementare ‘Levi Montalcini’ di Palermo cade a pezzi: denuncia di oggi della consigliera comunale Sabrina Figuccia) – e Gentiloni ha la sfacciataggine di presentarsi in Sicilia, a due giorni dal voto per le elezioni politiche, per dirci che è il momento di investire nel Sud e in Sicilia.

Domanda: Gentiloni, il sindaco di Catania, Enzo Bianco (compagno di partito e sodale di Gentiloni), i dirigenti del PD della nostra Isola cosa pensano dei siciliani? Ma veramente pensano che dimenticheranno tutti i danni fatti in Sicilia da Renzi, Rosario Crocetta e dal Governo Gentiloni?

Foto tratta da laspiapress.com 

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