‘Spirtusano’ il mare siciliano e pagano solo 300 mila euro di royalty. Musumeci che fa?

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I grillini dell’Ars, facendo propria la battaglia condotta dal Comitato ‘Stoppa la Piattaforma’, tirano fuori, in un’interpellanza, una notizia che ha dell’incredibile: per fare ‘spirtusare’ il mare della nostra Isola che va da Trapani a Ragusa i petrolieri, nel 2017, hanno pagato alla Regione siciliana a appena 300 mila euro. Non è il caso di fare luce su questa storia? 

La notizia è incredibile: nel 2017 le royalty pagate alla Regione siciliana per tutte le piattaforme attive nel Canale di Sicilia ammontano a 296.347,75 euro, meno di 6 centesimi di euro a siciliano. Mettiamo a rischio il tratto di mare che va da Trapani a Ragusa (come potete vedere nella foto sopra) per incassare il più classico dei piatti di lenticche!

Questi, almeno, sono i dati ufficiali denunciati in un’interpellanza firmata dai parlamentari del Movimento 5 Stelle all’Assemblea regionale siciliana. Questo l’accordo con i petrolieri firmato dal passato Governo regionale targato Rosario Crocetta-PD (QUI POTETE APPROFONDIRE QUESTA INCREDIBILE STORIA).

L’interpellanza nasce da una battaglia condotta dal Comitato Stoppa la Piattaforma che ha tra i protagonisti l’ingegnere Mario Di Giovanna, da sempre in prima fine nella battaglia contro chi ‘spirtusa’ il mare della Sicilia.

Da quando questo blog è in rete abbiamo più volte denunciato gli accordi-capestro siglati dal Governo Crocetta sulla pelle dei siciliani. Ricordiamo i due ‘Patti scellerati’ (CHE POTETE APPROFONDIRE QUI). O la cancellazione di 5 miliardi di crediti dal Bilancio della Regione (COME POTETE APPROFONDIRE QUI).

Questa delle royalty sulle ricerche di idrocarburi all’insegna dello ‘sparagno’ per le ‘casse’ della Regione siciliana è una novità incredibile.

I petrolieri – grazie al Governo Renzi e, soprattutto, grazie all’acquiescenza del Governo regionale della passata legislatura – stanno ‘spirtusando’ il Canale di Sicilia anche con la tecnica dell’air gun, bombe d’aria che provocano danni ingenti all’ecosistema marino (COME ABBIAMO DOCUMENTATO QUI).

Ora, a parte l’assurdità di concedere ai petrolieri tutti questi permessi di ‘spirtusare’ il mare della Sicilia per sfruttare gli ultimi idrocarburi rimasti (con notevoli rischi per l’ambiente, come dimostrano io tanti incidenti avvenuti nel corso degli anni) quando in tate altre parti del mondo si punta sulle energie alternative (in Germania, dove c’è un eccesso di energia eolica, pagano i cittadini che consumano tale energia!), è semplicemente incredibile che tutto questo sia stato concesso a soggetti privati per fare incassare alla Regione siciliana appena 300 mila euro!

Qui nessuno è cretino. E se gli ‘ascari’ sono, per definizione, traditori della patria, ovvero soggetti da sbattere Cocito, fino a quando rimangono in questo mondo sono tutt’altro che fessi.

Cosa vogliamo dire? Che sarebbe bene indagare per fare chiarezza su tutti i punti di questa incredibile storia. La legislatura dell’Assemblea regionale siciliana è agli inizi. I parlamentari di buona volontà trovino il modo – una Commissione parlamentare o altri metodi d’indagine – per fare chiarezza su quest’ennesima bravata che porta la firma del passato Governo regionale di centrosinistra.

Quanto al Governo di nello Musumeci – che già ha avallato alcune incredibili storture finanziarie del passato Governo, sarebbe bene che, là dove è ancora possibile, bloccare questa sconcezza.

Foto tratta da l’altrasciacca.it

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