Una nave nel porto di Pozzallo sta scaricando grano del Kazakistan!

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Siccome il grano duro del Canada – che contiene glifosato e micotossine – non lo vuole più nessuno lo stanno sostituendo con il grano duro del Kazakistan. Ci auguriamo che il presidente della Regione, Nello Musumeci, e l’assessore all’Agricoltura, Edy Bandiera, ci spieghino quello che sta succedendo. Saverio De Bonis: “E’ un grano di pessima qualità”

Nel giorno in cui in Italia entra in vigore una legge-burla – l’etichettatura della pasta e del riso (ovviamente, acquistando un pacco di pasta non troverete alcuna indicazione: la scusa è che, tra sei mesi, entrerà in vigore un regolamento dell’Unione Europea che vanificherà la legge italiana, con l’etichettatura che si applicherà su base volontaria: una farsa imposta dalle multinazionali) – in Sicilia arriva una novità: il grano duro di provenienza dal Kazakistan. Proprio mentre noi scriviamo questo articolo, una nave sta scaricando grano nel porto di Pozzallo.

Attenzione: non è una novità. Già da qualche giorno il presidente di GranoSalus, Saverio De Bonis – candidato del Movimento 5 Stelle nel collegio del Senato in Basilicata – ha denunciato la svolta, chiamiamola così, dell’Italia:

“Il grano duro canadese – spiega De Bonis – è diventato troppo ingombrante. La battaglia che stiamo conducendo sta sortendo risultati importanti. Le analisi disposte sulla pasta e sulle farine hanno scoperto il gioco. E i consumatori cominciano a rifiutare la pasta che contiene glifosato. Così, adesso, hanno scoperto il grano del Kazakistan. Ma si tratta di un prodotto scadente”.

Proprio domani pubblicheremo un’intervista in cui De Bonis spiegherà perché il grano duro del Kazakistan – uno Stato transcontientale a cavallo tra Europa e Asia – è scadente.

Intanto diamo la notizia di questa nave carica di grano del Kazakistan che sta scaricando a Pozzallo. Una notizia incredibile, se si pensa che il grano duro del Sud Italia è uno dei migliori del mondo e che, tanto per cambiare, è oggetto della solita speculazione al ribasso.

Siamo proprio curiosi di capire che cosa farà, adesso, l’attuale assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera. Invierà subito i tecnici dell’assessorato per verificare che tipo di grano si sta scaricando? E chi è che utilizzerà questo grano del Kazakistan? Per produrre che cosa? Pasta? Pane, Pizze?

Ricordiamo che, lo scorso 12 agosto, l’allora candidato alla presidenza della Regione siciliana, Nello Musumeci, ha presentato un’interrogazione chiedendo ‘lumi’ su un carico di 190 mila quintali di grano duro arrivato con una nave proprio a Pozzallo e finito nei silos di Castel di Iudica (QUI L’ARTICOLO CON L’INTERROGAZIONE DI NELLO MUSUMECI).

Oggi Musumeci è il presidente della Regione siciliana. A questo punto, per una questione di coerenza, il presidente dovrebbe spiegare ai siciliani che cosa sta succedendo a Pozzallo e, soprattutto, se è ancora tollerabile offendere una Regione che produce un ottimo grano duro dai tempi dell’Impero Romano facendo arrivare navi che scaricano un prodotto mediocre!

 

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  • Anni fa parlando con Caputo, noto industriale del settore , con vendita ritenuta di eccellenza di farine per pizza , pasta, dolci vantavo i nostri grani meridionali come prodotti di qualità. Lui rispose che facevamo ridere, lui aveva grandissime zone in Kazakistan dove seminava e irrorava tutti i concimi vietati in Italia direttamente con l'aereo . "Tanto si pigliano chell che costa meno".

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