Palermo: stanno per razionare l’acqua, ma quattro gocce di pioggia allagano la città!

13 febbraio 2018

Il paradosso lo fa notare la consigliera comunale di Palermo, Sabrina Figuccia. Che segnala anche la cattiva manutenzione dei tombini. Di fatti, l’acqua di Palermo finisce in mare, mentre dopo le elezioni de 4 marzo si andrà al razionamento. Uno sfascio totale ignorato dalla ‘Grande informazione’… 

Il paradosso di Palermo: mentre la città si prepara all’acqua razionata dai rubinetti (i turni scatteranno dopo le elezioni politiche del 4 marzo) la pioggia allaga la città!

Lo fa notare – e non le si può dare torto – la consigliera comunale, Sabrina Figuccia. Che spiega:

“E’ davvero paradossale: prima tutti i palermitani pregano il cielo che piova per scongiurare di rimanere senz’acqua, poi appena cadono due gocce, l’intera città, puntualmente come da anni, si allaga mandando in tilt il traffico automobilistico”.

“Da un lato, i dirigenti dell’Amap (l’Azienda del Comune che gestisce il servizio idrico ndr) stanno cercando disperatamente di predisporre un piano anti siccità, preparando i turni di razionamento che dovrebbero partire tra qualche giorno; dall’altro guardano, come tutti noi del resto, le nuvole sperando che ci facciano la grazia della pioggia. Ma, quando questa arriva, anche senza essere particolarmente copiosa o violenta, compie il sortilegio di trasformare strade e piazze in fiumi e laghi, purtroppo solo dannosi, considerato che da tempo immemorabile non viene effettuata alcuna seria manutenzione delle strade né, tanto meno, delle fognature, con i tombini che ‘saltano’ in aria perché non riescono a trattenere le acque reflue”.

“Insomma – conclude Sabrina Figuccia – non sappiamo cosa dobbiamo sperare: che piova o meno, i palermitani sono comunque costretti a fare i conti con innumerevoli disagi, restando con il dilemma: meglio finire allagati o morire di sete? Ai posteri, e a Giove Pluvio, l’ardua sentenza”.

In un Paese ‘normare’ un fatto del genere – che è frutto della pessima amministrazione di una città – sarebbe oggetto di servizi televisivi e giornalistici. Invece a Palermo la ‘Grande informazione’ non parla mai dello sfascio dell’attuale amministrazione comunale.

Pensate cosa sarebbe successo se si fosse venuto a sapere che un Comune amministrato dai grillini ha impiegato quindici anni per riparare una condotta idrica, facendo perdere in mare – per quindici anni! – 700 litri di acqua potabile al secondo! Tv, radio, giornali: li avrebbero massacrati!

Invece è successo a Palermo con la condotta idrica di Scillato: danneggiata da un terremoto nel 2002, è stata parzialmente riparata solo nel 2017. Protagonisti di questo sfascio: l’amministrazione di Palermo di centrodestra di Diego Cammarata e l’amministrazione di centrosinistra di Leoluca Orlando.

Ancora oggi – in questo momento, mentre a Palermo manca l’acqua e si va verso i turni! – 350 litri di acqua al secondo della sorgente di Scillato finiscono in mare!

Non solo. In mare finisce anche l’acqua del depuratore di Acqua dei Corsari (500 litri di acqua al secondo), l’acqua del depuratore di Fondo Verde (270 litri di acqua al secondo. E l’acqua dei fiumi e torrenti della provincia di Palermo che non viene captata (tre impianti costati un sacco di soldi e mai attivati).

E mentre l’acqua disponibile viene gettate in mare o non utilizzata, Palermo ha fatto man bassa facendo prosciugare le dighe artificiali. Spendendo pure una barca di soldi per portare in città l’acqua degli invasi (leggere energia elettrica pagata dagli ignari contribuenti!).

Insomma: lo sfascio totale!

Ovviamente, con questo sfascio totale – con le dighe prosciugate e l’acqua che finisce in mare – bisogna razionare l’acqua. Dopo le elezioni del 4 marzo, però: sennò i palermitani rischiano di non votare il candidato del sindaco di Palermo, Fabio Giambrone, che ha trovato posto nella lista del PD, cioè nel partito di Matteo Renzi e di Rosario Crocetta: il partito, per la cronaca, che ha affossato la Sicilia!

Ma tutte queste cose non sentirete mai parlare in Tv o nei ‘Grandi giornali’ (che non a caso si leggono sempre di meno).

Per ora la notizia è il fango sui grillini…

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