La sanità come al supermarket: l’angio Tac in offerta speciale…

28 gennaio 2018

“Stop alle attese infinite”, recita un cartellone pubblicitario modello salmone affumicato a prezzi stracciati. La sanità siciliana ha finalmente trovato la propria identità. Visto che i soldi per gli ospedali pubblici servono per fare altre cose, ai cittadini siciliani non rimane che il privato: sorridi e paga!

La sanità come al supermercato. Salmone affumicato, provolone e bollicine in offerta? E in offerta, da oggi, anche le prestazioni sanitarie con tanto di pubblicità cartellonistica! Ecco a voi l’angio Tac in offerta speciale con un bel manifesto che, da qualche tempo, campeggia a Palermo (lo potete ‘ammirare’ nella foto sopra).

La scritta è ‘invitante’: “STOP alle attese infinite! ANGIO-TAC”.

Insomma, se volete passare un paio di ore rilassati, ‘gustando’ in santa pace un ben mezzo di contrasto, potete recarvi in via Dante numero 330 e lì troverete l’angio Tac che fa per voi…

Come dal salumiere: “Mi dia due etti di mortadella, un etto e mezzo di salame Napoli, due etti e mezzo di scamorza e… un’angio Tac…”.

Direte: ma l’angio Tac non è un esame diagnostico complesso? Certo. Ma perché non renderlo ‘frizzante’ e facile da raggiungere per tutti, soprattutto per chi è vittima di “attese infinite”?

Viene utilizzata per lo studio di anomalie del sistema vascolare, aneurismi (dilatazione dei vasi), dissecazioni (scollamento della parete di un vaso), stenosi (restringimenti o occlusioni di un vaso). E, come già accennato, ci vuole anche un bel mezzo di contrasto.

Ci serve per sapere se siamo in vena, se le arterie non fanno scherzi e altre cosette da medici. Cose allegre.

Giusto promuovere l’angio Tac contro i tempi lunghi? In realtà dalla promozione non si capisce di che tipo di offerta speciale si tratti. L’ecografia con sonda a matrice attiva – leggiamo nel manifesto – costa 30 euro; la R.M.N. a campo aperto costa 60 euro a “Distretto”; idem per una T.C. a 128 strati sempre a “Distretto”.

‘Sta cosa dei “Distretti’ ci inquieta: non è che con due “Distretti” si pagano, per caso, 120 euro?

E poi, mannaggia!, visto che la scritta “ANGIO-TAC” è a caratteri cubitali, via: magari indicare il prezzo! Anche per sapersi ‘regolare’. Perché tutti noi, almeno due o tre volte ogni settimana, pensiamo:

“Via, oggi mi faccio un angio Tac!”.

Tutti ne parlano: al bar, in ufficio, allo stadio, mentre scommettiamo sulle partite di calcio, in pizzeria. Per tanti, ormai, fare l’angio Tac è meglio che recarsi nei centri benessere…

Eh sì, gli ospedali pubblici in Sicilia ormai sono un disastro: posti letto centellinati, interi reparti sbaraccati, medici e infermieri che ormai, dopo otto anni di tagli e di turni massacranti, sono più malati dei pazienti che dovrebbero visitare e curare.

I soldi per la cosiddetta medicina del territorio non si trovano perché, grazie a Dio, la Regione siciliana deve foraggiare l’ISMETT, il Mauceri, l’Humanitas, il Rizzoli e via continuando con i grandi privati che, per fortuna, non hanno tolto ai siciliani il ‘piacere’ di prendere un aereo per farsi curare fuori dalla nostra Isola.

Per non parlare dell’ARPA Sicilia, della SAS e dei mutui della stessa Regione: tutto pagato con i fondi della sanità pubblica siciliana: olè!

A questo punto, siciliani, l’angio Tac andatevela a fare dai privati: ora c’è pure la bella pubblicità: da migliorare un po’, certo, ma la strada è quella giusta…

Tra un po’ avremo finalmente il giusto rilancio della pubblicità cartellonistica e, in generale, dell’attività pubblicitaria grazie alla sanità privata.

La colicisti fa le bizze? “Da noi non farete più la bile!”.

Problemi epatici? “Ci vuole un bel fegato: e noi siamo qui!”.

Respirate male? “Vi apriamo i polmoni!”.

Emorragie? Rimedio alla palermitana: “Basta iccari sangu!“.

Ti stuccasti ‘i ammi? “Ti rimettiamo in piedi!”.

Sei andato di testa? “La testa a posto!”…

Nella sanità siciliana è arrivato l’arrotino? Meglio: sono arrivati Renzi e Forza Italia. Volete mettere?

P.s.

Palermo, va Dante numero 330: l’edificio sembra una clinica privata…

Domanda a chi ce h’ha fatta a ‘torroncino’ con l’appropriatezza delle prestazioni sanitarie: adesso non vale più? 

 

 

 

 

 

 

 

 

AVVISO AI NOSTRI LETTORI

Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.
-La redazione
Effettua una donazione con paypal


Commenti