Orlando’s twist: “Mai nel partito di Lumia”. E, infatti, da ieri è nel Pd….

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Ci siamo imbattuti in una intervista in cui il sindaco di Palermo giurava che la sua adesione al Partito democratico sarebbe stata impensabile fino a quando…

Correva l’anno 2015. In una calda giornata di luglio, Leoluca Orlando, parlando con una cronista di Repubblica, spiegava le ragioni del suo astio nei confronti del Governo Crocetta, definito (non a torto) “una calamità istituzionale”.
Motivo?
“Perché da sette anni con Raffaele Lombardo prima e con Rosario Crocetta poi- spiega Orlando nell’intervista-si è costruito un sistema di potere che coinvolge imprenditori e politici e che non ha risolto i problemi della Sicilia. I nomi sui quali si regge questo sistema li ho fatti da tempo”.
“Quello del senatore Pd Beppe Lumia anzitutto, – prosegue Orlando  – che si è autoproclamato rappresentante dell’antimafia per ottenere scorciatoie e giustificazioni di incoerenze politiche. E ancora la Confindustria antimafiosa che da sette anni stabilmente è alla guida della Regione”.

Dopo qualche altro scambio di battute, la collega giornalista ricorda ad Orlando che già nel 2014 si era parlato di un suo ingresso ufficiale nel Pd. Cosa risponde il Nostro?

Leggere per credere:”Quando ero nella Dc dissi “o Lima
o io”. Scelsero Lima e me ne andai. In un partito in cui c’è Lumia io non posso stare”.

Qui potere leggere l’intervista in questione.

Come sappiamo, ieri, Orlando ha annunciato il suo ingresso nel Pd. Che, fino a prova contraria, è sempre il partito di Lumia.

Che dire?

Potremmo parafrasare Mark Twain e dire che ad Orlando “mancano le convinzioni, la coerenza. Dovrebbe essere presbiteriano, cattolico o qualcos’altro, non cercare di essere tutto…”.

Leoluca Orlando: “Aderisco al PD”. Ma se è renziano da un pezzo!

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